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martedì 19 marzo 2024

PSICO-COSE — il Blog di Federica Giusti

Federica Giusti

Laureata in Psicologia nel 2009, si specializza in Psicoterapia Sistemico-Relazionale nel 2016 presso il CSAPR di Prato e dal 2011 lavora come libera professionista. Curiosa e interessata a ciò che le accade intorno, ha da sempre la passione della narrazione da una parte, e della lettura dall’altra. Si definisce amante del mare, delle passeggiate, degli animali… e, ovviamente, della psicologia!

​Se mi lasci non vale

di Federica Giusti - venerdì 28 maggio 2021 ore 07:30

Siamo toscani e non possiamo non conoscere qualche verso di Dante sull’amore, da quello angelico per Beatrice, a quello passionale di Paolo e Francesca.

Ma l’amore è forse alimentato dalla paura dell’abbandono? No, assolutamente no. Stare insieme, vivere una relazione di coppia non equivale a sentirsi completi solo con l’altro. Io francamente non credo alla storia delle due metà della mela che devono unirsi e completarsi a vicenda. Io credo che ognuno debba sentirsi completo per conto proprio e che l’altro possa essere un valore aggiunto, non qualcuno di cui temere la lontananza.

Le persone che soffrono la sindrome dell’abbandono, hanno bassa autostima e non credono di essere degni di essere amati. Spesso la loro storia familiare affonda le radici in uno scarso affetto genitoriale grazie al quale ripropongono schemi relazionali disfunzionali.

Sono spesso persone insicure che tendono ad affezionarsi rapidamente agli altri perché convinti di dover attingere dal partner la sicurezza che non hanno. Per fare questo sono portati a mettere in scena dei comportamenti non autentici perché essere se stessi significherebbe non essere amati. Così si ritrovano a fingere di essere diversi per compiacere l’altro.

Inutile dire che tutto questo li porti dritti verso relazioni tossiche nelle quali fanno di tutto pur di non essere lasciati.

Cosa che, quasi inevitabilmente accade, così si apre una spirale disfunzionale che li porta ad uscire da una relazione per entrare in una nuova, disfunzionale a sua volta.

Ma allora cosa si può fare per poter uscire da questa situazione che sa tanto di coazione a ripetere? Sarà banale quello che vi dico, ma si deve iniziare ad amare di più noi stessi.

Si deve, spesso con l’aiuto di una terapia, iniziare a valorizzare di più ciò che facciamo, ed esprimere quello che sentiamo, accettando ed amando il proprio corpo e sé stessi. Cosa importante è anche imparare a stare da soli, accettando i propri limiti e sentendosi competenti in ciò che si fa e del modo in cui lo si fa.

Aumentare la propria autostima, iniziare a credere di più in noi stessi è conditio sine qua non per poter iniziare ad avere una relazione sana con il partner, una relazione che non sia a rischio di paura dell’abbandono.

Se mi lascia vale! Vale la pena stare con me stesso e amare me stesso! Posso capire il motivo, posso migliorare e posso imparare a volermi più bene.

Perché alla fine, se non ci vogliamo bene da soli, come possiamo pretendere lo possano fare gli altri?

Federica Giusti

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