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martedì 19 marzo 2024

PSICO-COSE — il Blog di Federica Giusti

Federica Giusti

Laureata in Psicologia nel 2009, si specializza in Psicoterapia Sistemico-Relazionale nel 2016 presso il CSAPR di Prato e dal 2011 lavora come libera professionista. Curiosa e interessata a ciò che le accade intorno, ha da sempre la passione della narrazione da una parte, e della lettura dall’altra. Si definisce amante del mare, delle passeggiate, degli animali… e, ovviamente, della psicologia!

​La Principessa e la fiaba sbagliata

di Federica Giusti - venerdì 15 aprile 2022 ore 07:30

C’era una volta, tanto tempo fa, una giovane donna che voleva assolutamente la sua favola!

Aveva lottato duramente, era scesa a compromessi e finalmente aveva tutto ciò che voleva.

Ed è stato così per qualche istante, solo per qualche istante.

Nelle favole il tempo è dilatato e siamo abituati ai “per sempre”, non agli attimi.

Soprattutto quando le cose vanno bene. Scusate eh, ma non “vissero per sempre felici e contenti?”

Grande delusione, non è così!? Non sempre le storie hanno un lieto fine, soprattutto quelle d’amore. E fa male quando l’incanto si distrugge tra le nostre mani, proprio nel momento in cui avevamo iniziato a crederci davvero.

Tutto scompare, come se cadesse il telo dietro di noi e il meraviglioso castello dove regnava la nostra speranza, di colpo diventasse solo una brutta parete ingiallita che cade a pezzi.

Dove è finito tutto? Dove è andata a finire la Principessa?

Eccola lì, con il trucco che cola, il vestito sgualcito, il cavallo scomparso e il Principe che se ne è andato chissà dove, fiero e noncurante di essersi portato via il destriero e il castello. Lei è lì, sola, disperata, all’angolo. Letteralmente a pezzi.

Se c’è una cosa positiva, però, dell’essere a pezzi, è che possiamo ricostruire tutto anche in un modo nuovo, diverso.

Ma che fatica ricostruire. Nelle fiabe mica c’è questa parte, quella in cui tutto va a farsi benedire. Le altre principesse sembrano così felici e splendenti, anche senza i filtri di Instagram! Sono sempre a raccontare storie fantastiche di amori stupendi, mentre la nostra Principessa perde ancora di più la speranza...

La fata è lì che insiste nel dire che bisogna rimboccarsi le maniche, che un giorno questo dolore sarà utile, e che dobbiamo cercare di andare avanti, magari cambiando alcuni atteggiamenti, essere noi quelle che devono fare il primo passo. Ma che roba è? Ma stiamo scherzando? La Principessa già è ferita e dovrebbe essere in grado pure di aiutarsi da sola e tendere la mano a chi l’ha devastata?! Mai e poi mai…

Vuoi mettere la soddisfazione di stare lì a leccarsi le ferite e a piangere strappandosi tutti i capelli, maledicendo il Principe ogni minuto della sua vita?

Forse vista così non è proprio il massimo vero? Forse sarebbe necessario fare altro, iniziare davvero a rimettere al centro sé stessa, dando un colpo di reni e dimostrando che no, neanche tutto il male che le ha fatto il Principe potrà essere sufficiente ad annientarla! Lei è una Principessa, e che diamine! E può ancora riprendere in mano la sua vita!

To be continued….

Oggi ho voluto scrivere un articolo diverso dal solito, ho voluto usare la forma della fiaba per raccontare quello che spesso ascolto nei racconti delle mie pazienti durante le terapie. Ho cercato di portarvi con me, nel cuore di Pontedera, dentro al mio studio, e farvi sentire sulla pelle ciò che sentono le tante Principesse che si ritrovano in fiabe sbagliate. E quello che dice nella fiaba la fata, è ciò che dico io, riscuotendo spesso sguardi straniti se non vere e proprie disapprovazioni. Ma ciò che accade, nel lungo periodo, è proprio la trasformazione, la capacità di capire che se non ci aiutiamo anche noi, non otteniamo davvero niente. E allora arrivano su whatsapp foto di bruchi che diventano farfalle, oppure ci sono donne che entrano in studio con un sorriso festeggiando il divorzio da quel Principe che tanto Principe poi non era, altre che fanno squadra tra loro e si sostengono nel cammino della rinascita. E capisci che davvero fai il lavoro più bello del mondo!

Federica Giusti

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