Il tempo libero. Il tempo ritrovato.
di Federica Giusti - venerdì 04 febbraio 2022 ore 07:30
Abito a Pontedera da sempre e so da anni che esiste l’Università della Terza Età. Eppure, fino a qualche mese fa, non avevo idea di cosa fosse nel concreto e di quanto potesse essere importante per i non più giovani del territorio.
È proprio vero che, spesso, ti rendi conto di quanto possa essere utile una determinata risorsa proprio quando ci sbatti sopra il naso.
Come ho detto più volte, da qualche mese, mia mamma è rimasta sola e ha dovuto, come accade in queste situazioni, rimboccarsi le maniche e trovare nuove modalità per passare il tempo, quel tempo che non può più condividere con mio padre.
Ed è grazie a lei che ho conosciuto l’UTEL, l’Università del Tempo Libero, come attualmente si chiama. E ne sono entusiasta!
Mi capita di raccomandarla anche a pazienti che siano in pensione e che abbiano voglia di mettersi in gioco e condividere. Purtroppo, come accade per tutti i settori della nostra vita, anche qua il Covid ha fatto lo sgambetto, per cui alcune attività si sono dovute riadattare, altre sono state eliminate, altre ancora sono rimaste fedeli alla versione iniziale. Però c’è, è attiva ed è viva!
I corsi sono adatti a tutti, seguono le passioni a 360°, per quel che si può fare in tempi di pandemia. Per cui si attivano le funzioni cognitive ma si affina anche la coordinazione oculo-manuale e la curiosità. Corsi di bricolage si intersecano a corsi di poesia e di psicologia, per poi passare all’inglese e al cucito. Insomma tante proposte diverse con una finalità comune: impegnare il tempo creando spazi di condivisione e confronto.
Cosa c’è di meglio? Secondo me poco o niente onestamente!
Perché gli anziani hanno bisogno più di altri di sentirsi vivi, di sentirsi utili e di impegnarsi.
Perché non è mai troppo tardi per imparare qualcosa di nuovo o rispolverare vecchie conoscenze.
Perché attivare la mente e rendere le nostre mani operose è il più grande vaccino che possiamo fare a noi stessi per allontanare il più possibile il decadimento cognitivo, fisico e morale.
Il tempo libero spesso è visto, a questa età, come un limite anziché come un’opportunità. Proprio perché non si sa come riempirlo e, quindi, diventa eco, cassa di risonanza della propria solitudine. Per fortuna, il tempo libero può diventare un tempo utile, un tempo ritrovato da spendere per arricchirsi.
In un mondo che corre e che vuole tutti al top, spesso la fascia d’età dei pensionati viene esclusa, delegata e relegata al ruolo di baby sitter prima e di persone da curare dopo. Ma c’è altro e direi per fortuna!
Possiamo davvero imparare molto, e possiamo farlo a tutte le età, purché siamo disposti a metterci in gioco e sporcarci le mani. Ecco perché, adesso che ho la fortuna di conoscere questa realtà più da vicino, posso davvero apprezzarne l’importanza e ringraziare a gran voce tutti coloro che si sono adoperati in passato e attualmente affinché possa esistere sul nostro territorio.
Se non la conoscete, beh, iniziate subito a farlo perché è una ricchezza infinita che abbiamo a disposizione e non va affatto sprecata!
Federica Giusti