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mercoledì 04 giugno 2025

SORRIDENDO — il Blog di Nicola Belcari

Nicola Belcari

Ex prof. di Lettere e di Storia dell’arte, ex bibliotecario; ex giovane, ex sano come un pesce; dilettante di pittura e composizione artistica, giocatore di dama, con la passione per gli scacchi; amante della parola scritta

Diseducazione televisiva e inerzia della politica

di Nicola Belcari - lunedì 02 giugno 2025 ore 09:00

Come funziona la politica? Sarebbe troppa ambizione pretendere di rispondere. Possiamo fare un piccolo esempio, marginale? Forse. Indicativo? C’è da aggiungere alla domanda una specificazione: la politica dei partiti; non la politica come filosofia e teoria dell’arte del governo dello Stato, la nobile e antica tradizione, la politica di Platone e Aristotele.

I partiti si avvicendano al potere e affidano incarichi di prestigio e ben remunerati ai propri esponenti. L’attività di alcuni enti amministrati non rimane identica? Un problema trova soluzione? Un tentativo di provvedimento? Tutte le critiche e le “denunce” evaporano nel nulla quando si ottiene la poltrona e lo scopo è raggiunto?

Ma eccoci all’esempio. Titolo: pagate il canone per farvi diseducare e zitti! Tanto è piccolo il problema, tanto dovrebbe essere risolvibile.

La tivvù pubblica manda in onda un programma diseducativo. Varie considerazioni permettono di affermarlo. Ciò avviene da anni e anni. Nessuno ha trovato da ridire? Il fatto è segnalato solo da una rete concorrente. Chi doveva vigilare? Perché non se n’accorge? perché non se n’è mai accorto? Che sia diseducativo lo sostiene un esperto. Dico uno. Una noce in un sacco non fa rumore. C’è bisogno di appigliarsi al parere di un esperto? Un partito non ha un’idea? Una visione del giusto e dello sbagliato?

Detto di passata. Non fa sorridere (di compatimento) sentir proporre, a fronte di preoccupanti fatti di cronaca di vario genere, un’ora alla settimana di educazione civica o all’affettività o sessuale o simili nella scuola nel mentre è attiva h. 24 tutti i giorni e in varie forme la diseducazione televisiva? E ancora tra parentesi. È consolidata tradizione l’espediente di antichi regimi autoritari (talvolta fatto proprio anche da quelli liberali) per controllare i sudditi e abbrutire la plebe: favorire la frequentazione di bordelli (virtuali nelle democrazie), la pratica di giochi d’azzardo, della tifoseria sportiva e altre distrazioni.

Tutti i politici intervistati sull’argomento concordano, il programma dove si regalano somme ingenti a casaccio è diseducativo, la critica è fondata. Maggioranza e minoranza unite. Senza opposizione. Tutti d’accordo.

Che cosa accadrà? Niente.

Nicola Belcari

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