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giovedì 28 marzo 2024

DIRITTO PER TUTTI — il Blog di Guglielmo Mossuto

Guglielmo Mossuto

L'avvocato Guglielmo Mossuto svolge da 20 anni la sua attività professionale su tutto il territorio nazionale. Negli anni ha maturato esperienza in ogni settore di diritto civile, penale e del lavoro, offrendo un'assistenza completa e specializzata. Iscritto anche all'Ordine dei Giornalisti della Toscana, per anni ha curato rubriche di news legali su emittenti radiofoniche ed ha partecipato a numerose trasmissioni televisive su Rai1. Famoso è il suo gruppo Facebook “aiutoavvocato” www.avvocatofirenze.net

Omicidio stradale, la responsabilità del pedone

di Guglielmo Mossuto - venerdì 04 ottobre 2019 ore 16:46

La legge 41 del 2016 ha introdotto nel nostro ordinamento i reati di omicidio e lesioni personali stradali, disciplinati rispettivamente dagli articoli 589 bis e 590 bis del codice penale.

Per quanto riguarda l'ipotesi di omicidio stradale viene punito chi provoca la morte di un altro soggetto a causa della sua condotta imprudente, avendo violato norme sulla circolazione stradale.

La pena prevista è ridotta della metà nel caso in cui il decesso non derivi esclusivamente dalla condotta del conducente mentre è aumentata se il conducente guida senza aver conseguito la patente o a seguito di sospensione o revoca della stessa oppure se il veicolo è privo di assicurazione.

Inoltre, la pena è ovviamente aumentata nel caso in cui vi sia un'omissione di soccorso da parte del conducente stesso nei confronti della vittima.

Disciplina analoga è prevista per il reato di lesioni personali stradali attraverso il quale viene punito chi non causa il decesso di altra persona ma comunque provoca lesioni gravi e gravissime a causa della violazione di norme sulla circolazione stradale.

Può essere condannato un pedone per lesioni o omicidio stradale?

La risposta è si! La legge infatti è rivolta a qualsiasi utente della strada che violi le norme sulla circolazione stradale che, come noto, riguardano tanto i conducenti di veicoli quanto i pedoni.

Si pensi ad esempio all'ipotesi del pedone che attraversa fuori dalle strisce pedonali, magari in un tratto di strada con scarsa visibilità. In quel momento transita un motociclista che per evitare di investire il pedone sbanda, cade e muore. In questo caso, il pedone potrà essere condannato per il reato di omicidio stradale.

Parimenti, non potrà essere condannato per omicidio stradale il conducente di un veicolo che provochi il decesso di un pedone se questo ha posto in essere un comportamento in violazione del codice della strada tale da configurare un evento non prevedibile.

Spieghiamo meglio!

Se un pedone attraversa la strada in un tratto curvilineo, in orario notturno, senza segnalare in alcun modo la sua presenza e un automobilista non vedendolo lo investe, in questo caso il conducente, secondo quanto affermato dalla Cassazione (sent. 35834 del 30/08/2016), dovrà ritenersi innocente.

Tuttavia, l'automobilista, al fine di essere assolto dal reato di omicidio stradale, dovrà provare che il comportamento del pedone non era prevedibile e al tempo stesso dovrà fornire prova di essersi attenuto in maniera impeccabile alle norme sulla circolazione stradale.

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