La legittima difesa è legge. Cosa prevede la riforma
di Guglielmo Mossuto - lunedì 29 aprile 2019 ore 17:59
Il caso
Sembra che la tanto agognata legge sulla legittima difesa da poco approvata abbia trovato subito una sua prima applicazione.
Da quanto reso noto, infatti, venerdi 26 aprile scorso un ragazzo di sedici anni si sarebbe introdotto insieme ad altre due persone in un appartamento per compiere un furto quando sono stati scoperti dal proprietario di casa che ha aperto il fuoco.
I tre sono riusciti a scappare mentre il proprietario ha chiamato le autorità per denunciare sia il furto sia il fatto di aver sparato ai ladri. Nello stesso pomeriggio, un ragazzo sedicenne veniva abbandonato da un'auto al pronto soccorso del Policlinico Gemelli di Roma con ferita da arma da fuoco.
Ad oggi le indagini sono ancora in corso e il proprietario di casa non risulta iscritto nel registro degli indagati.
Cosa sancisce la nuova legge? Quando la difesa è legittima?
La nuova legge va a modificare alcune norme del codice penale, di quello civile e di quello di procedura penale.
Ma andiamo con ordine e vediamo gli elementi innovativi.
Proporzionalità: con la riforma viene sempre considerato sussistente il rapporto di proporzionalità tra difesa e offesa quando si tratta di legittima difesa domiciliare. In altre parole, se una persona utilizza un'arma legittimamente detenuta per difendere la propria o altrui incolumità ovvero i propri o altrui beni all'interno di un luogo di privata dimora si ritiene sempre sussistente il rapporto di proporzionalità precritto dalla legge per configurarsi la legittima difesa. Inoltre, con la nuova legge viene meno il requisito dell'attualità dell'aggressione. Infatti sarà sufficiente che sussista un pericolo o una minaccia di aggressione.
Grave turbamento: trattasi della condizione psicologica in cui deve trovarsi colui che agisce al fine di non essere punito. In questo modo viene meno l'imputazione per delitto colposo proprio perchè si è agito per difendersi da aggressioni, reali o minacciate, in una situazione di turbamento.
Risarcimento danno: in caso di assoluzione in sede penale, chi si è difeso dall'aggressione non correrà il rischio di vedersi notificare una citazione per il risarcimento dei danni in sede civile, come invece avveniva fino ad oggi.
Inasprimento delle pene: in caso di furto in appartamento, il colpevole potrà ottenere la sospensione condizionale della pena solo dopo aver risarcito la vittima per i danni causati con la sua intrusione. Nel caso di violazione di domicilio viene elevata a quattro anni di reclusione la pena massima, elevata anche per il furto in abitazione a sei anni mentre per lo scippo e la rapina a sette anni.
Economia processuale: viene riconosciuta massima priorità nella formazione dei ruoli d'udienza e viene riconosciuta la possibilità di beneficiare del gratuito patrocinio anche nei casi di archiviazione, proscioglimento o non luogo a procedere.
Una difesa quindi che diventa pressoché sempre legittima e un inasprimento delle pene che mira a far sentire il cittadino più tutelato.
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Guglielmo Mossuto