Attualità venerdì 24 giugno 2022 ore 08:51
Tartarughe marine, fallita la nidificazione

Secondo Legambiente sono state disturbate troppo. L'associazione ricorda le regole da seguire se si trova una tartaruga marina sulla spiaggia
CAPOLIVERI — Anche questa volta – come già successe nel 2021 – la tartaruga (o le tartarughe?) che che nella notte tra il 22 e il 23 giugno ha provato a nidificare sulla spiaggia di Lacona, nel Comune di Capoliveri, all’Isola d’Elba, dopo aver fatto ben tre tentativi, non ci è riuscita ed è tornata in mare con il suo prezioso carico di uova anche se, analizzando le immagini disponibili, gli esperti dicono che mamma tartaruga era evidentemente pronta a depositare le uova e che ha anche probabilmente tentato di farlo.
Lo fa sapere Legambiente Arcipelago Toscano attraverso una nota.
"Purtroppo, - spiegano dal Cigno Verde - mentre lo staff dello stabilimento balneare Sun Beach, in particolare il proprietario Francesco e il custode Abidin, è intervenuto immediatamente per mettere in sicurezza il possibile sito di nidificazione, allontanare i curiosi dalla tartaruga marina che stava saggiando la spiaggia e per cercare di impedire che venissero scattate foto col flash, altri, in particolare turisti che sembrano di lingua tedesca, non si sono comportati altrettanto correttamente. Ed è probabilmente questo tipo di disturbo che ha portato la tartaruga a fare diversi tentativi in più punti e poi a tornare in mare senza aver nidificato".
"Dato che le tartarughe nidificano quando e dove ritengono più giusto - proseguono da Legambiente - e che non è possibile pattugliare le spiagge con volontari dal tramonto all’alba, Legambiente Arcipelago Toscano ricorda cosa bisogna fare se si avvista una tartaruga su una spiaggia all’Isola d’Elba:
- Chiamare immediatamente la Capitaneria di Porto/Guardia Costiera al 1530 e/o Legambiente Arcipelago Toscano (Isa 3407113722)
- Non avvicinarsi alla tartaruga sulla spiaggia e in nidificazione;
- Non scattare foto illuminando la tartaruga con i cellulari (a Lacona erano all’opera almeno 4 cellulari che illuminavano la tartaruga):
- Non filmare la tartaruga illuminandola, né durante la risalita sulla spiaggia, né durante la deposizione; né quando ritorna in mare. Si tratta di un disturbo che causa un forte stress nella tartaruga che potrebbe decidere di non tornare più a nidificare sulla stessa spiaggia.
- Segnalare il punto di possibile nidificazione e aspettare Capitaneria di Porto e volontari di Legambiente per la messa in sicurezza del nido".
"La vicenda di Lacona - commentano da Legambiente - evidenzia la necessità di una maggiore informazione dei turisti, in particolare di quelli del nord Europa che vivono le tartarughe marine come qualcosa di esotico da fotografare e filmare immediatamente – che va fatta sia sulle spiagge con la cartellonistica che stanno ri-installando Legambiente, Parco Nazionale Arcipelago Toscano e Comune di Capoliveri, sia con periodici momenti informativi dei turisti ospiti di campeggi e alberghi e degli operatori balneari".
Legambiente Arcipelago Toscano fa inoltre sapere che ha già in programma, come negli anni passati, iniziative divulgative sulle spiagge e si rende disponibile anche a realizzare serate dedicate alle tartarughe nelle strutture turistiche che vogliono dare una informazione corretta ai loro ospiti su come comportarsi con queste magnifici animali che vengono a farci visita dal mare per seminare vita e speranza sulle nostre spiagge.
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