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martedì 19 marzo 2024

MUSICA E DINTORNI — il Blog di Fausto Pirìto

Fausto Pirìto

FAUSTO PIRITO - Sulle strade del Pop (e non solo) con l'ex caporedattore di Tutto Musica & Spettacolo, già direttore artistico del contest Rock Targato Italia e garante del Festival della contaminazione BresciaMusicArt, ideatore e curatore del Tributo ad Augusto Daolio e del contest Soms Experience, autore dei libri “In viaggio con I Nomadi” e “Vasco in concerto”

Viaggio nel mondo delle giovani band toscane / 4

di Fausto Pirìto - mercoledì 07 giugno 2017 ore 08:45

La giovane musica toscana vista dal fotografo rock Pietro Gandolfo

Nuovo appuntamento con i gruppi underground che operano nel nostro territorio. Questa volta, alla ribalta ci sono I Rumori del Tempo da Lucca e i Noiser da Palaia (PI).

Da dove arriva e che cosa significa il vostro nome?

I Rumori del Tempo: «Ci facevamo chiamare così già ai tempi del mio duo con Stefano Frugoli”, racconta Stefano Cascio. «Sintetizza al meglio lo stile e i temi dei testi. L'essere umano ha, tra le sue caratteristiche, il fatto di essere soggetto al tempo che scorre e questo tempo riceve spesso senso dalle dissonanze dell'esistere, più che dalle assonanze, dai rumori che fa dentro di noi ciò che ci accade. Mi sembrava suggerire un'ampia gamma di possibilità interpretative, soprattutto mi suggerisce ogni volta panorami diversi, mi chiedo anch'io il perché del nome e trovo sempre risposte provvisorie, ma anche la provvisorietà è una questione legata al tempo. Gli altri hanno pensato potesse andar bene, così l'ho tenuto... piuttosto, avrei sciolto il gruppo! :-)».

Noiser: «Il nome è nato per caso da una battuta di Davide e Marco e ci sembrò che rendesse bene l’idea del gran “casino” che producevamo inizialmente».

Quando, come, dove e perché è nata la vostra band?

I Rumori del Tempo: «Il nostro progetto nasce ufficialmente nel 2014 a Lucca da una mia idea”, continua Stefano. «Suonavo, quando mi capitava, con Frugoli (percussioni) che è stato un fedele compagno di viaggio e un amico fraterno, con cui ho iniziato a sperimentare. Facevamo delle performance con loopstation, qualche effetto, basi preregistrate, etc... Nel tempo ho sentito la necessità di allargare la formazione. Daniela venne a vederci suonare (era, credo, la sola nel locale). Tarantina, come me, ex compagna di scuola (anche se a quei tempi ci conoscevamo poco), ritrovata a Lucca per caso dopo più di vent'anni. Ricordavo che suonava la chitarra al liceo, così la invitai a venirci a sentire, spiegandole la cosa. Era il 2014. Dopo circa un anno è entrato Andrea, che ha risposto ad un mio annuncio. Sotto il profilo più strettamente musicale, ognuno di noi suona da molti anni e ciascuno con le proprie motivazioni, siamo un gruppo con l'istinto dei single a vita. Attualmente ci unisce la volontà di fare musica suonata dal vivo con pochi elementi necessari. Abbiamo un live-set elettroacustico piuttosto essenziale. Abbiamo cercato di creare insieme un ambiente sonoro differente per ogni brano, lavorando molto sul nostro modo di interagire e integrarci».

Noiser: «La nostra band è nata a Palaia nell’estate del 2013 dopo che Giacomo entrò a far parte degli Snow Drops come chitarrista e corista. Dopo varie complicazioni, il progetto mutò totalmente e rispuntò la “formula Noiser”».

Chi fa parte della band?

I Rumori del Tempo: «Stefano Cascio (parole, voce, tastiere, chitarra acustica), Daniela Caroli (chitarre elettriche, chitarra acustica, cori), Andrea Volpe (basso elettrico, cori), Stefano Frugoli (percussioni). L'età? Be', suoniamo da molti anni... diciamo che tra poco saremo tutti negli "anta"».

Noiser: «Giacomo Calloni ( Little Jack ), 19 anni, voce e chitarra; Marco Casiero (9Bass ), 34 anni, basso; Davide Casiero (The Toy), 29 anni, batteria».

Quali sono i vostri generi e personaggi musicali di riferimento?

I Rumori del Tempo: «Amiamo la musica a 360 gradi e siamo aperti un po' a tutto negli ascolti, senza essere superficiali. Non siamo propriamente fan sfegatati di nessuno. I generi che mirano a distruggere le orecchie o indugiano in virtuosismi fini a se stessi li abbiamo relegati alla nostra adolescenza. Oggi cerchiamo di ascoltare tante cose diverse, siamo sempre alla ricerca. Qualsiasi brano cantato o strumentale può essere fonte di ispirazione. Ci interessano la poesia e le emozioni che la musica degli altri ci trasmette».

Noiser: «Il nostro background è sempre stato prettamente pop punk / punk rock ma non solo; anzi, abbiamo anche un sacco di altre influenze, dall’indie al metalcore per esempio.
Nonostante ciò, i nostri punti di riferimento restano Deryck Whibley (Sum 41) per Giacomo, Travis Barker (Blink 182) per Davide e Mark Hoppus (Blink 182) per Marco».

Per i testi, che lingue usate e quali argomenti affrontate?

I Rumori del Tempo: «Utilizziamo l'italiano e le nostre canzoni fotografano situazioni legate all'esistenza individuale o collettiva, inscritta nel tempo e nutrita dai dubbi, dalle domande, dalle incertezze, dai rumori appunto, che la rendono unica e propriamente umana. C'è in ogni testo la ricerca di una luce».

Noiser: « I nostri testi sono sempre stati esclusivamente in inglese per il momento, tranne qualche piccola eccezione. Gli argomenti che trattiamo sono vari… dalle delusioni amorose alla depressione, dalla dipendenza da alcool a semplici storie estive. Comunque sia, c'è sempre un bel fondo di verità e molto di personale, il tutto accompagnato da un filo di malinconia».

Avete già registrato demo, Ep, cd? Se sì, quali e quando?

I Rumori del Tempo: «Ciascuno di noi ha precedenti esperienze di registrazione in altre formazioni. Come I Rumori del Tempo abbiamo registrato il nostro primo CD omonimo, uscito nel dicembre 2016 e disponibile sulle maggiori piattaforme online. Attualmente lo stiamo promuovendo in totale autonomia».

Noiser: «Sì, abbiamo registrato un Ep intitolato Live in Pescia e registrato durante un nostro concerto presso la Fabbrica Dell’Ossi. Alle tracce live abbiamo poi aggiunto 3 pezzi in studio. Il tutto ha visto poi la luce a inizio 2016».

Avete qualcuno che vi segue nella produzione artistica o lavorate da soli come collettivo autogestito?

I Rumori del Tempo: «La produzione artistica è autogestita. Nella stesura degli arrangiamenti del disco abbiamo praticamente realizzato tutto da soli, tuttavia abbiamo chiesto qualche parere in giro a musicisti amici, professionisti e non, che hanno ascoltato le demo e ci hanno detto la loro mentre il progetto era in divenire... un modo di collaborare che ci permette di riflettere e confrontarci su quello che ci piace fare; un grande arricchimento... e siamo molto grati a chi ci ha supportato perché ci ha fatto crescere. Sul piano pratico, nel gruppo ciascuno ha il suo ruolo specifico e lo rispettiamo».

Noiser: «No, abbiamo sempre lavorato da soli come collettivo autogestito».

Potete riassumere la vostra attività live fino a oggi?

I Rumori del Tempo: «Abbiamo provato a partecipare a diversi festival e concorsi mentre lavoravamo all'uscita del disco. Le esperienze sono diverse, abbiamo suonato in alcuni locali toscani, soprattutto nella zona di Lucca, Pisa e Livorno, con qualche puntata nella zona di Genova, Bologna e Siena. Ogni concerto ci ha restituito qualcosa in termini umani e musicali. Tra tutti, segnaliamo il Festival Music...Ale (Cascine di Buti - PI), il Premio Bertoli (Bologna), e - di recente - il Soms Experience 2017 (Palaia - PI). All'Italian Music Fest, organizzato nel luglio 2015 a Roma, abbiamo ricevuto il Premio della critica per il testo del brano Tutto il cielo davanti. Altre esperienze che ci hanno arricchito sono state Artarchia Festival 2016 (Lucca), il Boario Art Fest 2016 (Lucca), la manifestazione Guarda che l'Una (Lucca - agosto 2016) e il Tuscania Festival 2016 (Peccioli). Siamo stati molto impegnati nell'arrangiamento dei brani, per questo abbiamo partecipato alle manifestazioni che ci sono capitate per testare le canzoni, senza concentrarci troppo sul prendere date per i live. Abbiamo cercato di esserci laddove ci veniva proposto o in quei contesti che abbiamo ritenuto adatti a noi. Ci interessa soprattutto far conoscere le nostre canzoni e il nostro mondo musicale, condividerlo con le persone, uscire e conoscere altri gruppi e altre situazioni creative, stimolarci artisticamente».

Noiser: «La nostra presenza sul palco fino a oggi è stata piuttosto intensa, tra live in acustico e live in elettrico. Abbiamo suonato nei posti più disparati, dalle sagre ai club, dai contest ai festival, tutto per il puro piacere di far sentire la nostra musica e divertirci».

Qualcuno dei membri del vostro gruppo ha collaborazioni/ progetti alternativi con altre band?

I Rumori del Tempo: «Andrea (basso elettrico) suona da poco in un'altra band (Aridopachi - hard rock). Gli altri no, sebbene, al di fuori del gruppo, ciascuno coltivi la musica con lo studio o dedicandosi ad altri progetti personali che hanno a che fare con la musica».

Noiser: «Giacomo, il cantante, ha un proprio canale YouTube (Little Jack) dove esegue cover e riarrangia brani noti del panorama rock e pop internazionale».

Che cosa significa per voi la parola “successo”? Avete “un sogno nel cassetto”?

I Rumori del Tempo: «Il successo è qualcosa che riguarda l'interiorità di ciascuno. Hai successo se sei felice e stai bene in quello che stai facendo nel momento in cui te lo chiedi. La notorietà e i grandi numeri sono valori che abbiamo relegato alla nostra adolescenza... e l'adolescenza è finita. Se arriva bene, significa che la nostra proposta intercetta il gusto degli altri. Se non arriva, continuiamo suonare per il piacere e l'urgenza di farlo. Il sogno nel cassetto è incrementare l'attività live, far conoscere la nostra musica, avere tempo e risorse per suonare il più possibile, migliorare continuamente, scrivere meglio, produrre cose di migliore qualità rispetto a quello che abbiamo saputo fare fino a oggi e condividerle con gli altri».

Noiser: «Per noi, anche se sembrerà banale, successo significa riuscire ad arrivare alle persone che ci ascoltano, smuovergli qualcosa dentro, creare una sorta di empatia e trasmettergli la stessa energia e sudore che abbiamo messo noi nello scrivere i pezzi. Il nostro sogno è comunque di riuscire, negli anni a venire, a crearci un pubblico e un nome nel panorama underground italiano e magari non solo».

Progetti concreti a breve scadenza e per il futuro?

I Rumori del Tempo: «I nostri prossimi impegni sono il No Gap Festival (Campi Bisenzio, FI, 10 Giugno) e il Tuscania Festival 2017 (Peccioli 24-25 giugno). Subito dopo ci rimetteremo a lavoro per un altro disco, magari un Ep, ci stiamo ragionando. Vogliamo continuare a “esplorarci”».

Noiser: «Stiamo lavorando ad un vero e proprio album da far uscire il prima possibile, in cui racchiudere tutto il meglio che abbiamo saputo realizzare dagli inizi a oggi. Per il futuro puntiamo a evolverci, senza mai restare fermi o “etichettarci”... e soprattutto, vogliamo continuare a migliorarci».

Buona Musica a tutti!

Fausto Pirìto

Neve scaccia neve - I Rumori del Tempo (Copyright 2016)
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