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Attualità martedì 29 aprile 2025 ore 19:00
La strada del Piano riapre il 1 Maggio

La Provincia di Livorno spiega come funzionerà il monitoraggio. Il traffico a senso alternato non prevede limito di carico
RIO — Terminate le operazioni di installazione e messa a punto del sistema di monitoraggio, che terrà sotto controllo gli eventuali movimenti anomali nel sottosuolo dell’area del sinkhole, la strada provinciale 26 nella zona del Piano sarà riaperta al transito il primo Maggio.
Lo ha fatto sapere la Provincia di Livorno attraverso una nota, parte del cui contenuto era stato anticipato dal consigliere provinciale Andrea Solforetti durante un'assemblea a Rio Marina.
Il sistema dei sensori è stato tarato, al fine di eliminare i possibili fattori di disturbo del segnale e in questi giorni sono iniziate le prime rilevazioni.
“La Provincia ha lavorato costantemente per superare il problema della chiusura della strada – sottolinea la presidente Sandra Scarpellini – mettendo sempre in primo piano la sicurezza della viabilità, da cui non si può prescindere. Lo abbiamo fatto comprendendo perfettamente l’evidente disagio creato dall’impossibilità di transitare sull’unica strada che consente di spostarsi in tempi brevi, e accogliendo l’urgenza delle sollecitazioni espresse quasi quotidianamente dalla cittadinanza. Tuttavia, tenuto conto della gravità della situazione, dovuta ad un quadro geologico estremamente complesso, in questi due mesi abbiamo fatto tutto quanto era nelle nostre possibilità, che significa comprendere e monitorare l’evoluzione del fenomeno sinkhole, ripristinare e riaprire la strada, nell’unico modo possibile, garantire le opportune condizioni di sicurezza per la viabilità attraverso il monitoraggio costante della situazione. Inoltre, non meno importante, abbiamo messo le basi per il futuro consolidamento della strada”.
L’ordinanza di riapertura della strada è in fase di predisposizione e, come annunciato, dal primo maggio consentirà il transito a senso unico alternato, regolato da semafori, senza limitazioni di carico.
Alla verifica dei dati rilevati dal sistema sovrintenderà la soc. Geoapp, che ha installato i sensori, mentre le eventuali anomalie evidenziate saranno gestite attraverso un’apposita Procedura Operativa di Allertamento del Monitoraggio (POAM).
Il sistema di monitoraggio, infatti, analizzerà le possibili deformazioni superficiali e gli eventi microsismici dell’area in prossimità del sinkhole, consentendo una valutazione immediata e costante delle condizioni di stabilità della zona.
L’eventuale rilevazione di valori anomali, rispetto ai parametri monitorati, attiverà un sistema di allarme con valutazione della criticità su tre livelli: assente, moderata e elevata.
Il superamento delle soglie di criticità moderata ed elevata farà scattare la POAM con allertamento del personale addetto della Provincia che, qualora la verifica dei dati da parte de tecnici di Geoapp confermi l’allerta, effettuerà un sopralluogo per fare ulteriori rilevazioni e valutazioni.
In caso di criticità elevata, inoltre, dopo il sopralluogo i tecnici provinciali potranno disporre la chiusura immediata della strada e il Comune di Rio attuerà le misure specifiche previste dal Piano di Protezione civile, in particolare per l’avviso telefonico alla cittadinanza e garantirà il supporto della Polizia municipale per il presidio della strada.
“L’apertura della strada per il primo maggio – aggiunge la presidente Scarpellini – consentirà di superare i disagi per la popolazione e le attività economiche, in vista dell’avvio della stagione estiva. La Provincia procederà quanto prima all’affido della progettazione, in modo da essere pronti a partire con i lavori non appena saranno reperite le risorse per l’intervento. Ringrazio il presidente della Regione Giani, per aver compreso la complessità della situazione e aver subito messo a disposizione le risorse sia per contribuire in parte all’allestimento del sistema di monitoraggio, mentre una parte resta in carico alla Provincia, sia per la progettazione dei lavori di consolidamento della strada, che daranno una soluzione definitiva al problema degli sprofondamenti”.
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