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Attualità domenica 25 agosto 2024 ore 10:23

Scoperto un antico serbatoio geotermico

Foto di repertorio

Gli studi condotti all'Elba dall'Università di Bari sono importanti per il futuro della geotermia e per le ricerche di nuovi fonti di energia



ISOLA D'ELBA — Tracce di fluidi supercritici nel sistema geotermico sotto la superficie dell'Isola d'Elba orientale sono state trovate attraverso lo studio di micro-gocce di fluidi intrappolati dentro cristalli di quarzo associati ad ematite e magnetite, che si sono formati in un antico serbatoio geotermico circa5,5 milioni di anni fa per l'interazione tra il fluido geotermico e la roccia serbatoio.

Lo ha reso noto Andrea Brogi, docente e ricercatore del dipartimento di Scienze della Terra e Geoambientali dell'Università di Bari, in occasione dell'avvio del congresso nazionale della Società Geologica Italiana e Società Italiana di Mineralogia e Petrologia, che si terrà a Bari nella prima settimana di Settembre.

Brogi ha spiegato che gli studi condotti all'Elba sono importanti per definire un protocollo di indagini geologiche da applicare durante la fase di esplorazione geotermica.

Secondo Brogi "questo contribuisce alla riduzione del rischio minerario (riduce il rischio di sbagliare la perforazione che costa molti soldi) in quelle aree potenzialmente promettenti per l'individuazione e l'utilizzo della risorsa geotermica ad alta temperatura, per scopi elettrici, ed a bassa temperatura, per scopi termici (riscaldamento di abitazioni, uffici)".

"Quello che abbiamo svolto - ha concluso  Brogi - e che verrà invparte presentato al congresso, riguarda lo studio delle faglie (fratture che hanno interessato la crosta terrestre) e la loro capacità di veicolare e contenere fluidi geotermici, andando così a definire i condotti della circolazione dei fluidi in profondità ed i volumi laddove questi vengono immagazzinati (serbatoi)".


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