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Attualità martedì 21 agosto 2018 ore 17:00

Raccolta differenziata, l'Elba finalmente virtuosa

La raccolta porta a porta fatta all'Elba

​Volano le percentuali nei comuni gestiti interamente con la raccolta porta a porta: Portoferraio, Capoliveri e Marciana sopra la soglia dell'ecotassa



PORTOFERRAIO — ESA spa, gestore del ciclo dei rifiuti per i comuni dell’Isola d’Elba, ad esclusione che per il Comune di Porto Azzurro, comunica oggi  le percentuali di raccolta differenziata raggiunte fino al mese di luglio 2018 dai vari territori elbani.

Ben 3 comuni Portoferraio, Capoliveri e Marciana ormai si sono lasciati alle spalle l’ecotassa regionale, cioè quel tributo aggiuntivo, stabilito dal 2017 nella misura circa del 25% , versato alla Regione Toscana su tutti i rifiuti solidi conferiti a discarica e agli impianti di incenerimento senza recupero di energia.

L’ecotassa è una ulteriore penalizzazione economica che ha la funzione di incentivare i Comuni a produrre meno rifiuti e dall’altra di incentivarli a recuperare la gran parte dei rifiuti prodotti.

Per ottenere questi obiettivi la Regione Toscana punta sull’estensione delle modalità di raccolta dei rifiuti cosiddette “porta a porta”, stabilendo nel 2018, quote di finanziamenti per i comuni che hanno realizzato o realizzeranno progetti di raccolte di questo tipo.

ESA spa, che ha partecipato al bando di assegnazione, ha ottenuto il riconoscimento economico per i progetti di porta a porta di Capoliveri, Portoferraio e Campo nell’Elba e per il progetto di porta a porta che partirà prossimamente su Marciana Marina.

Questi i dati raggiunti dai vari Comuni Elbani:

I dati sono calcolati sulle produzioni al 31 luglio 2018 e la differenza è con lo stesso periodo del 2017.

Portoferraio 65,8% +17,00%

Capoliveri 72,4% + 9.2%

Rio 44,3% - 0,79%

Marciana 65,2% - 1,9%

Campo nell’Elba 49,10% + 18,0%

Porto Azzurro 17,7% - 2,2%

Marciana Marina 61.8% - 0,4%

Numeri più che confortanti arrivano dai dati dei Comuni in cui è attivo il servizio integrale del porta a porta gestito da ESA spa, in particolare premianti i numeri di Portoferraio, che nonostante l’esclusione del centro storico dal servizio di porta a porta, arriva a luglio a toccare il 70,5% di differenziata, di Capoliveri che raggiunge il 67,7% e Marciana con il 66,3%.

Ottimi risultati anche nei territori dove il porta a porta si affianca alla raccolta di prossimità, Campo nell’Elba raggiunge il 49,3% contro il 35,0% dello scorso anno e Marciana Marina il 60,4%.

Sui 7 Comuni elbani la media della raccolta differenziata si attesta sul 56,2%.

"I numeri che parlano dell’ottimo percorso che l’isola ha fatto in tema di rifiuti - commenta ESA spa -  nello stesso tempo inducono ad una riflessione: l’Elba è una realtà di grande valore culturale e ambientale, ma è allo stesso tempo, come tutte le isole un ecosistema particolarmente fragile, anche per l’incremento durante il periodo estivo della produzione di rifiuti da smaltire, e allora salvaguardare il nostro ecosistema non può prescindere da un’attenta gestione dei rifiuti e della raccolta differenziata.

Come sempre ricordiamo che l’ottimizzazione dei servizi di raccolta e di separazione dei rifiuti, può tradursi in benefici rilevanti sia come minori costi di trasporto e di smaltimento, sia come maggiori introiti conseguenti alla vendita ai consorzi di filiera dei rifiuti differenziati destinati a rientrare nel ciclo industriale come materia prima seconda, si benefici economici che sono destinati, a regime, a tradursi in minori aggravi per le tasche dei cittadini.

L’estensione dei servizi di raccolta porta a porta ha consentito a ESA spa, senza costi aggiuntivi, utilizzando le diminuzioni di costo determinate dalla minore produzione dei rifiuti e dalle vendite dei materiali riciclati, di contribuire allo sviluppo dell’occupazione locale con numeri che vedono impiegati oggi, circa n. 170 di operatori complessivi ( altri 30 circa attraverso i servizi esternalizzati), di cui a tempo indeterminato n. 79, le ultime 10 stabilizzazioni avvenute a fine 2017, 80 circa con contratti stagionali che coprono molti mesi creando un buon ritorno economico sulla nostra isola.

Molte le prospettive industriali di sviluppo che vorremmo percorrere, dall’organizzazione dei servizi di raccolta rivolti alle nuove forme di sharing economy, allo sviluppo, in linea con i dettami della Comunità europea, dei programmi di prevenzione dei rifiuti dando priorità a frazioni quali gli scarti alimentari, i RAEE, i rifiuti da costruzioni e demolizioni, gli imballaggi.

ESA spa chiede la collaborazione e la partecipazione sia delle amministrazioni che della comunità affinché possano iniziare le prime azioni di contrasto alla produzione non corretta dei rifiuti, allineandoci con quello che altre isole hanno già fatto: bandire dal nostro territorio l’utilizzo del sacco nero in plastica a favore del sacco trasparente per il rifiuto indifferenziato, bandire l’utilizzo di plastica durante le feste e le sagre a favore dei nuovi materiali biodegradabili e compostabili".


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