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Attualità mercoledì 13 maggio 2020 ore 13:37

"L'emergenza non sia scusa per ridurre servizi"

Ospedale di Portoferraio

Cisl-Fp interviene su accorpamenti dei reparti nell'ospedale elbano e chiede che la situazione sia ripristinata. Sindacato pronto a scendere in piazza



PORTOFERRAIO — "La responsabilità del sindacato è richiamare la direzione alla realtà. Non si prenda l’emergenza ad alibi per ridurre i servizi” è questa la posizione del segretario generale della Cisl-Fp Livorno Francesco Redini, in merito alle grosse difficoltà che si riscontrano nel territorio elbano.

“La creazione di una unità multidisciplinare, - prosegue il segretario - che accorpa in una più unità operative, poteva avere senso come prima risposta all’emergenza Covid, proseguire su questa strada vorrebbe dire ridurre i servizi alla cittadinanza e lasciare i lavoratori a lavorare in condizioni di insicurezza e rischio clinico.” 

"Non è pensabile una degenza in cui sono presenti medicina, ortopedia, chirurgia, ospedale di comunità, psichiatria e area carceraria. - prosegue il segretario Cisl-Fp- Ogni specialistica richiede competenze specifiche, acquisite nel tempo e necessita di spazi propri adeguati. Ora si assiste ad una confusione di procedure e a una sovrapposizione di spazi inconcepibile. Molti operatori sono dirottati sulla famosa 'bolla' per il ricovero di pazienti Covid o sospetti tali. Bolla spesso vuota perché si preferisce 'snellire' i percorsi inviando i malati in attesa di tampone direttamente in medicina. E a giugno aprirà il nuovo Pronto soccorso che richiederà immissione di nuove risorse, con l’apertura della breve osservazione e la nuova camera iperbarica. Qualche nostalgico ha riesumato un antico desiderio della precedente Direzione Asl di avere un’unica area di degenza a Portoferraio, forse per risparmiare personale". 

"Ma la nostalgia guarda al passato, noi vogliamo guardare al futuro. - aggiunge Daniele Di Biagio, delegato sanità Cisl per l’Elba- Negli ultimi tempi abbiamo passato momenti difficilissimi per una gestione del personale che non coinvolge minimamente le professionalità presenti nel P.O. di Portoferraio. Tutto è calato dall’alto con risultati a nostro avviso discutibili". 

"La Cisl- FP Livorno - dichiara il segretario Redini - è totalmente contraria ad una operazione che riduce servizi e peggiora la qualità assistenziale, aumentando il rischio clinico e abbassando il benessere organizzativo. Se la Direzione aziendale dovesse procedere in questa scelta e se addirittura ci fosse all’orizzonte una riduzione strutturale di posti letto non ci rimarrà che scendere in piazza con i cittadini e i lavoratori". 

"Quindi - conclude Redini - con il mese di giugno deve finire questa esperienza della degenza unica ripristinando i servizi e condizioni di lavoro sicure. Come Cisl-Fp abbiamo chiesto un incontro con la Direzione su tutto questo. Ad oggi non abbiamo ricevuto risposte. Confidiamo che anche la conferenza dei sindaci si faccia presente in questa partita così delicata".


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