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Attualità venerdì 15 dicembre 2023 ore 14:00

Diabetologia, una rete integrata

Il dottor Graziano Di Cianni

L'Asl Toscana nord ovest spiega che l'Elba e Livorno sono più vicine con il primo ambulatorio integrato di telemedicina



PORTOFERRAIO — Si è svolto nei giorni scorsi il primo teleconsulto da parte di un diabetologo “esperto in tecnologie” in collegamento dall’ospedale di Livorno con una paziente in visita all’ambulatorio diabetologico di Portoferraio.

“Negli ultimi 10 anni gli strumenti a disposizione contro il diabete – spiega Graziano Di Cianni, coordinatore dell’Area Diabetologica dalla USL Toscana nord ovest e primario del reparto livornese – hanno subito una vera e propria rivoluzione. Le nuove tecnologie come i microinfusori permettono a noi operatori di mantenere un controllo prima impensabile e ai pazienti di avere elevati standard di vita. Questi dispositivi se hanno ricadute estremamente positive sui pazienti, comportano però un grado di espertizzazione dei nostri medici che non è facile riuscire a garantire in tutte le sedi".

"Per questo il ricorso alle televisite sarà sempre più determinante per assicurare un livello omogeneo di assistenza a tutti i territori nel rispetto della sostenibilità del sistema. Con questo progetto confidiamo cosi di poter incrementare del 30 per cento i controlli ambulatoriali assicurati ai diabetici elbani che utilizzino dispositivi tecnologici per la gestione della malattia con conseguente miglioramento dei parametri di controllo metabolici e della loro qualità di vita”, aggiunge Di Cianni.


L’offerta del progetto elbano prevede un ambulatorio integrato ovvero un servizio dove alle classiche visite ambulatoriali in presenza si affianchino televisite con quel personale specializzato presente esclusivamente in alcune sedi aziendali.

L’implementazione di questo progetto prevede il coinvolgimento di tre figure: il medico diabetologo esperto presente a Livorno, l’infermiera nell’ambulatorio elbano e un cosiddetto “specialist” per la gestione degli strumenti tecnologici utilizzati.

L’infermiera accoglierà fisicamente il paziente verificando la disponibilità degli esami del sangue e di altra documentazione sanitaria, e si occuperà della raccolta e dell’inserimento dei dati e degli esami nella cartella informatizzata.

Lo specialist interverrà per adiuvare lo scarico dei dati del sistema in uso e intervenire per la risoluzione di eventuali problematiche di natura tecnica (set infusionale, procedure tecniche, strumento). Una volta stabilito il collegamento audio-video verrà effettuata televisita con analisi dei dati disponibili, colloquio medico paziente e elaborazione del referto che verrà consegnato tramite mail al paziente con successiva data di valutazione.


“Il diabete mellito – continua Di Cianni – è una patologia cronica che necessita di molteplici e frequenti controlli. La telemedicina e soprattutto un team di cura adeguatamente formato, può garantire una maggior prossimità agli assistiti ovunque essi si trovino, anche a coloro che si trovino in condizioni geograficamente più complesse come quelli residenti nelle piccole isole. L’errore da evitare è considerare queste “smart visist” come una banale videochiamata alle quale siamo ormai tutti abituati. Queste necessitano di un supporto tecnologico specifico con impiego di risorse non banali ed è quindi il traguardo di percorso complesso compiuto con il totale sostegno della direzione aziendale e grazie alla strettissima e fattiva collaborazione di molte persone. Fra queste vorrei ringraziare espressamente la dottoressa Francesca Pancani, diabetologa esperta di Livorno che ha seguito lo sviluppo progettuale di questa innovazione e la dottoressa Giovanna Villani, diabetologa responsabile dell’ambulatorio elbano. Senza di loro il progetto non si sarebbe potuta realizzare questa importante innovazione”.


“L’attivazione di nuovi servizi e il rafforzamento di quelli già esistenti – dice il direttore generale dell’Azienda USL Toscana nord ovest, Maria Letizia Casani – conferma la volontà espressa più riprese da parte della direzione di investire in tutti gli ospedali e in particolare su quelli in condizioni anche geografiche particolari come quello di Portoferraio. La Sanità Pubblica è per sua natura universale, per questo anche chi vive in contesti che presentino aspetti di complessità geografica, è giusto che abbia la possibilità di avere servizi e professionisti a sua disposizione. Ogni zona costituisce uno snodo fondamentale della rete assistenziale pensata per le esigenze sanitarie cittadini e merita la nostra attenzione oltre che un adeguato impegno di risorse economiche e professionali. Con l’occasione ringrazio il dottor Di Cianni e tutto il suo staff per la professionalità e competenza messa a disposizione della nostra Azienda e soprattutto dei cittadini”.


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