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Attualità sabato 18 luglio 2015 ore 14:56

Portoferraio e Documento Elba, ecco le differenze

La commissione sanità della conferenza dei sindaci ha stilato un documento con analogie e differenze tra i due Progetti Sanità per l’Isola d’Elba



MARCIANA — La Commissione Sanità incaricata dalla Conferenza dei Sindaci dell’Isola d’Elba ha analizzato i due documenti che finiranno sul tavolo regionale per quanto riguarda la sanità elbana.

Da una parte la proposta di Portoferraio, denominata "Accordo preliminare concordato tra Comune di Portoferraio ed Organizzazioni Sindacali CGIL-CISL-UIL confederali Provinciali per la stipula di un nuovo patto territoriale sanitario con la Regione Toscana", e dall'altra il Documento Elba, o meglio detto, il "Progetto Sanità Insulare Isola d’Elba (documento firmato dai Sindaci dell’Isola d’Elba il 12/03/15)", evidenziando i punti in comune e le differenze.

Secondo la relazione affidata alla stampa "La proposta del Comune di Portoferraio è ampiamente compresa nel Progetto Sanità Insulare Isola d’Elba". La relazione si divide in due parti, la prima analizza i punti in comune, la seconda evidenzia le differenze.

Punti in comune tra i due Progetti

a) L’Elba in quanto Isola deve avere in loco le caratteristiche di Ospedale di Base specialistiche di 1° e 2° livello. 

b) Specifiche dell’Ospedale di Base: “Lo standard minimo delle funzioni operative da garantire: Pronto Soccorso, Medicina interna, Chirurgia generale, Cardiologia h24, Anestesia e Rianimazione H/24, Ortopedia e Traumatologia, Ostetricia e Ginecologia e Neonatologia/Pediatria, Punto Nascita, Oncologia secondo la programmazione regionale, Terapia sub-intensiva multidisciplinare, Radiologia, Laboratorio, Immuno-trasfusionale, Centro di Emodialisi, funzione di Endoscopia digestiva h12, Riabilitazione con letti codice 56 secondo la programmazione aziendale”

c) Potenziamento: del Pronto Soccorso, con attività di Breve Osservazione; dell’emergenza-urgenza, del 118, della diagnostica (Radiologia, Laboratorio)

d) Centro iperbarico

e) Ambulatori specialistici

f) Potenziamento dell’Ospedale di Comunità; Cure domiciliari intermedie, ADI (assistenza domiciliare integrata), Riabilitazione, Salute mentale

Differenze tra i due Progetti

Progetto Portoferraio

Creazione di uniche equipe specialistiche Cecina-Piombino-Elba, Presenza H/24 di 1 chirurgo dell’equipe integrata, Unica area medico-chirurgica a Portoferraio

Progetto Sanità insulare Isola d’Elba

Rinforzare l’attività sull’isola rendendola più autonoma: non significa isolamento insulare, ma una diversa declinazione della specificità insulare. In caso di avversità meteo quale operatore giunge all’Elba?. 

Chirurgia generale (Unità operativa complessa) di buon livello, mini invasiva, Day surgery, Day Hospital, Week surgery, Traumatologia-Ortopedia di buon livello in loco, Materno-Infantile: punto nascita declinato secondo quanto previsto dalla Rete Materno Infantile Regionale Toscana (2012) per Portoferraio: è previsto il reparto di ostetricia, reparto di neonatologia di 1° livello-pediatria, servizio di anestesia-rianimazione H/24. 

Il personale (medici, ostetriche, infermieri) deve essere preparato ad affrontare l’emergenza-urgenza, la rianimazione neonatale, la stabilizzazione del neonato che sarà successivamente trasferito c/o una Patologia neonatale di 2°-3° livello. 

Neuropsichiatria infantile, Terapia del dolore- cure palliative- parto indolore, l’Isola come laboratorio di ricerca dell’Università (previsto da OMS, U.E): significa maggior collegamento con l’università, miglioramento del livello di prestazioni, parte del percorso universitario praticato all’Elba. Significa riqualificazione. 

Nell’ambito dell’utilizzo di nuove tecnologie (tele refertazione, cartella elettronica): il teleconsulto pediatrico cardiologico con la Fondazione Monasterio è già in atto
Territorio: casa della salute in 2 punti periferici dell’Isola, bottega della salute
Carcere: si pone l’attenzione alla realtà insulare della sanità carceraria".

I punti focali sono quindi quelli in gran parte enunciati: da una parte il progetto di "rete" specialistica con Piombino e Cecina e dall'altra (fra le altre cose) si punta sulla collaborazione con il polo universitario.

"Quando si affronta la tematica della gestione della sanità su un’isola occorre studiare bene le problematiche - scrivono i commissari nelle conclusioni - non viste da spettatore esterno che abita in continente, ma vissute come uno che abita sull’Isola, con tutti i tempi e condizioni meteo. Deve essere considerata la specificità insulare e di conseguenza il fatto che l’Elba meriti una declinazione a parte. 

A supporto di questa peculiarità c’è finalmente un documento ufficiale del Ministero della Salute: “ l’Osservatorio Nazionale per l’Assistenza Sanitaria nelle piccole isole”; è previsto “ un progetto interregionale in materia di ottimizzazione dell’assistenza sanitaria nazionale nelle piccole isole e in altre località caratterizzate da eccezionale difficoltà di accesso”. 

Ovvero è previsto l’accantonamento di una quota nell’ambito del Piano sanitario Nazionale - spiegano i membri della Commissione - con la Regione occorre impostare una trattativa, valutando anche il momento difficile del Paese. Le richieste, seppur con alcune modifiche, sono pertinenti proprio in virtù dell’insularità, in considerazione dell’ottica dipartimentale. In particolare nella riorganizzazione generale delle ASL Toscane è indispensabile semplificare le pratiche assunzionali.

Il Progetto Sanità insulare Isola d’Elba che contiene, come si può osservare, buona parte del Progetto di Portoferraio, “non è un libro dei sogni”, perché alcuni aspetti che sembrano tanto futuri sono già realtà (v. ad es. il corso “Nina” di rianimazione neonatale, stanziato dalla Regione, svoltosi per la prima volta decentrato, proprio all’Isola d’Elba; sarà l’inizio di corsi analoghi in tutta Italia, per avvicinare e favorire l’apprendimento di nuove tecniche e migliorare la preparazione). 

L’informazione alla popolazione deve essere sempre scientificamente corretta. Fatte queste premesse si evince che la soluzione migliore per tutta l’Isola d’Elba è trovare un’unione di intenti, non una divisione!

La Commissione Sanità, di cui fanno parte Anna Bulgaresi, Presidente della Conferenza Zonale dei Sindaci dell’Isola d’Elba e sindaco di Marciana, Bruno Maria Graziano, Direttore di Presidio dell’Ospedale di Portoferraio, Marialuisa Chiappa, Consulente tecnico per i Sindaci dell’Isola d’Elba e Gianni Donigaglia, Direttore di Zona Elba, membro della Conferenza Zonale dei Sindaci dell’Isola d’Elba, vice Presidente A.N.S.P.I Associazione Nazionale Sanitaria Piccole Isole, è disponibile ad un confronto con le istituzioni e tutti coloro che desiderano approfondire la materia.

Luca Lunedì
© Riproduzione riservata


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