Cronaca martedì 27 maggio 2025 ore 10:50
Addio a Stefani, custode della biodiversità

Il professor Agostino Stefani aveva realizzato vari progetti in collaborazione con Pnat e con l'Orto dei Semplici Elbano. Il cordoglio
LUCCA — È morto il professor Agostino Stefani, persona molto legata all'Elba che si è occupata a lungo della conservazione della biodiversità con particolare legame ai progetti legati all'Orto dei Semplici Elbano a Rio nell'Elba.
A ricordare il ruolo e l'impegno di Stefani è il Parco Nazionale Arcipelago Toscano attraverso una nota.
"Il Parco Nazionale Arcipelago Toscano partecipa con sincera commozione al cordoglio per la scomparsa del Prof. Agostino Stefani, già docente presso la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, per lunghi anni collaboratore scientifico del Parco Nazionale e protagonista indiscusso nella tutela della biodiversità agricola dell’Arcipelago Toscano. - si legge nella nota - Con la sua scomparsa, perdiamo non solo uno studioso di altissimo profilo, ma anche un uomo capace di unire la passione e l’interesse per la ricerca con la cura per le persone e il territorio, qualità che ha sempre saputo mettere al servizio di progetti condivisi con il PNAT, tra cui la creazione della Banca del Germoplasma dell’Arcipelago Toscano".
"In questi giorni si è appena concluso l’incontro pubblico “Banca del Germoplasma dell’Arcipelago Toscano – Conservazione e valorizzazione dell’agrobiodiversità”, - prosegue la nota - svoltosi il 15 Maggio 2025 presso il Centro di Educazione Ambientale “R. Foresi” di Lacona. L’evento si è sviluppato su impulso proprio del Prof. Stefani, come compendio di una vita di studi e ricerche dedicate alla salvaguardia delle risorse genetiche vegetali insulari a rischio di estinzione. Purtroppo, a causa della malattia che da tempo lo affliggeva, il Professore non ha potuto partecipare personalmente all’incontro".
"A lui, però, è stato rivolto il pensiero commosso di tutti i presenti, - prosegue la nota - che ne hanno ricordato l’insostituibile contributo scientifico ed umano. L’incontro ha riunito enti di ricerca, università, amministratori locali e coltivatori custodi, in un confronto multidisciplinare che ha affrontato temi cruciali quali la caratterizzazione genetica delle varietà autoctone, l’uso di marcatori molecolari, le proprietà salutistiche delle piante tradizionali, il recupero gastronomico e la valorizzazione delle erbe spontanee, nell’ottica di uno sviluppo sostenibile e radicato nel patrimonio culturale locale".
"Il legame profondo tra il Prof. Stefani e il Parco si era già concretizzato in due importanti progetti condotti tra il 2011 e il 2017 dai laboratori BioLabs della Scuola Superiore Sant’Anna, - prosegus ancora la nota - che hanno portato al censimento e alla caratterizzazione di numerose varietà di fruttiferi tradizionali dell'isola d'Elba ed alla stampa di poster, cartelloni e soprattutto due pubblicazioni ancora disponibili al pubblico. Di particolare rilievo fu, nel 2017, l’approvazione da parte della Regione Toscana della registrazione di sei varietà fruttifere elbane nel Repertorio Regionale, risultato ottenuto grazie all’approfondito lavoro di documentazione realizzato insieme al collega Fabiano Camangi. Tra le varietà censite: il Pero ‘Angelica dell’Elba’, i Fichi ‘Nerucciolo’ e ‘Popone’, e tre diverse varietà di Pesco – ‘Sanguigno settembrino’, ‘Sanguigno ottobrino’ e ‘Spiccicaiolo’. Il lavoro è poi proseguito con la caratterizzazione di alcune varietà ortive, svolto in collaborazione con l’agronoma Giulia Spada, che portò nel 2021 all’ iscrizione al Repertorio Regionale di alcune varietà di piante ortive tradizionali dell'isola d'Elba, tra cui la nota "Cipolla di Patresi", la “Cipolla di Zanca” e la “Cipolla Ciatta”, una varietà di cavolo, il "Cavolo di Patresi", tre varietà di fagiolo e quattro varietà di pomodori a grappolo, i cui semi sono oggi conservati presso la Banca del Germoplasma dell'Arcipelago Toscano".
"Oggi queste varietà sono ancora conservate in numerosi orti e terreni privati, dove continuano a vivere grazie alla lungimiranza e alla dedizione del Prof. Stefani. - si conclude la nota - A nome del Presidente, della Direzione e di tutto il personale, l’Ente Parco esprime il proprio affetto e sentito cordoglio alla famiglia, ai colleghi e agli allievi del Professore. La sua opera resta un patrimonio indelebile per il nostro territorio e continuerà a ispirare le azioni presenti e future per la tutela della biodiversità agricola dell’Arcipelago Toscano".
"Legambiente Arcipelago Toscano esprime le più sentite condoglianze alla famiglia e ai colleghi per la scomparsa del professor Agostino Stefani, già docente alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e scienziato che ha fatto conoscere e salvato molti gioielli della biodiversità agricola dell’Arcipelago Toscano che rischiavamo di perdere per sempre. - si legge in un'altra nota - Legambiente ha avuto l’onore di partecipare a diversi progetti del professor Stefani e abbiamo così avuto la fortuna di conoscere uno scienziato appassionato, visionario, di grandissima intelligenza e capacità che sapeva coniugare conoscenza e storia, sapienze e natura. Uno studioso al quale la natura delle nostre isole deve molto".
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