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Cultura lunedì 27 agosto 2018 ore 10:00

​La navigazione antica nella Toscana e all’Elba

Uno dei relitti che giacciono sui fondali dell'Elba

Martedì 28 Agosto nella Piazzetta degli Artisti una serata dedicata alle scoperte archeologiche avvenute nei fondali dell'isola



MARCIANA MARINA —  Alla fine del 1998, durante i lavori sulla linea ferroviaria Genova – Roma nell’area della stazione di Pisa San Rossore, venne alla luce uno straordinario contesto archeologico: Le Navi Antiche di Pisa.

A distanza di 20 anni dal primo ritrovamento, le imbarcazioni — restaurate con procedimenti lunghi e molto complessi — e i loro carichi, saranno esposti nella splendida cornice degli Arsenali Medicei di Pisa, sul Lungarno Simonelli, dove sta prendendo forma il Museo delle Navi Antiche e della città di Pisa che verrà inaugurato entro la fine dell’anno.

Non solo Pisa, ma tutte le coste toscane sono state cruciali per il commercio marittimo e l’Elba non fa eccezioni: le parole degli antichi evocano ma non possono ricostruire la fitta rete di percorrenze che si è intrecciata intorno all’isola a partire già dal VII secolo a.C. e molte navi hanno solcato il mare che la lambiva, senza lasciare traccia del loro passaggio. Tuttavia alcuni vascelli non giunsero mai a destinazione: spinti dai venti sugli scogli granitici del versante occidentale o sorpresi da una tempesta, hanno interrotto la loro corsa e si sono adagiati sul fondo del mare.

I fondali elbani custodiscono un patrimonio archeologico di singolare ricchezza e, sebbene sia chiaro che le navi naufragate erano per la quasi totalità dirette altrove, la loro presenza intorno all’Elba documenta quanto i suoi mari fossero frequentati e quindi l’importanza centrale che rivestiva nelle rotte marittime dell’antichità.

Queste e altre scoperte archeologiche saranno protagoniste della serata “La navigazione antica nella costa toscana e all’isola d’Elba”, che si terrà Martedì 28 Agosto nella Piazzetta degli Artisti (Viale Regina Margherita 10), alle ore 21,30. Ne parleranno Laura Pagliantini (Direttore scientifico e culturale del parco archeologico “Villa romana delle Grotte”, archeologa-direttore per l’Università di Siena e Gruppo Aithale del cantiere dello Scavo archeologico di San Giovanni, responsabile degli eventi culturali del sistema museale del Comune di Portoferraio) e Gloriana Pace (dottoranda di ricerca presso l’università di Pisa e collaboratrice del dottor Andrea Camilli per il progetto Museo delle Navi). Con la partecipazione di Alessandro Schezzini, Presidente della Sezione elbana Lega Navale Italiana e Sandro Leonelli, Vice Presidente della sezione Piombino Lega Navale Italiana. In collaborazione con Italia Nostra Arcipelago Toscano e Lega Navale Italiana.

Durante l’evento verrà inoltre presentato il libro Memorie d’Acqua, Tagete, 2014, di Cinzia Capotosti e Sandro Leonelli. 220 pagine per descrivere quali meraviglie si nascondono là dove Mar Ligure e Mar Tirreno si fondono. 220 pagine per raccontare le avventure di un gruppo di amici, che dando vita nel 1998 al Gruppo Subacqueo della sezione di Piombino della Lega Navale Italiana, hanno in realtà dato vita ad una delle imprese più emozionanti ed appassionanti che si potessero fare, tutte raccolte in un volume unico nel suo genere, un libro che parla di mare, di territorio e di uomini: “Il porto di Piombino, cento chilometri di costa e 2000 anni di storia sepolti sotto il mare”. L’idea e la realizzazione di Memorie d’Acqua, con il contributo dell’Autorità Portuale di Piombino e dell’isola d’Elba e con il Patrocinio del Comune di Piombino, del Quartiere Porta a Terra-Desco e della Presidenza della Lega Navale Italiana, sono nate proprio per l’esigenza da parte degli autori, soci della sezione di Piombino della Lega Navale Italiana e subacquei del Gruppo, di raccogliere e fare il punto della situazione su tanti anni di immersioni, studio del territorio e scoperte di numerosi relitti.

Un patrimonio di storia e un tesoro inestimabile che non deve essere perso né dimenticato, soprattutto dalle generazioni più giovani.


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