Attualità mercoledì 22 marzo 2023 ore 17:45
Quale futuro per l'aeroporto elbano?

Tempi stretti per decidere se procedere con l'allungamento della pista ma anche per un nuovo bando di Enac sulla continuità territoriale
ISOLA D'ELBA — La sopravvivenza dell'aeroporto de La Pila, che si trova nel territorio del Comune di Campo nell'Elba, e dei collegamenti aerei fra Elba e Continente, sono due questioni fondamentali che chiamano le istituzioni elbane ad una chiara presa di posizione.
Infatti sul tavolo ci sono varie questioni. La prima e più immediata riguarda la scelta che sarà effettuata dall'amministrazione comunale di Campo nell’Elba sull’allungamento della pista di atterraggio dell'aeroporto. Su questa decisione il sindaco di Campo nell'Elba Davide Montauti è stato chiaro: la decisione sarà presa consultando i cittadini campesi che si dovranno esprimere attraverso un referendum consultivo che potrebbe svolgersi domenica 23 Aprile.
È infatti il 27 Aprile il termine ultimo, per una risposta sullo sviluppo dell'aeroporto, quello dato da Toscana Aeroporti, società azionaria di Alatoscana, società che gestisce lo scalo elbano, a Comune di Campo nell'Elba e Regione Toscana.
Toscana Aeroporti ha infatti spiegato che solo se si procederà ad un ampliamento della pista con la possibilità di far atterrare aerei più capienti sarà possibile sostenere i costi dello scalo aeroportuale elbano.
Nel caso in cui Toscana Aeroporti uscisse dalla compagine societaria di Alatoscana ci sarebbe il concreto rischio di paralisi e chiusura dello scalo aeroportuale.
Tuttavia una possibilità potrebbe esserci se all'uscita di Toscana Aeroporti seguisse un immediato subentro di altri soci o la presa in carico di più quote azionarie da parte dei soci già presenti.
Ricordiamo che Alatoscana è una società per azioni di cui fanno parte la Regione Toscana, socia di maggioranza con il 51,05%, la Camera di Commercio della Maremma e Tirreno col 34,35%, Toscana Aeroporti col 13,27% e altri soci con l'1,33%.
In base allo statuto di Alatoscana, la società ha vita fino al 31 Dicembre 2023 e la sua esistenza può essere prorogata dall'assemblea dei soci, di cui appunto il peso più importante è quello della Regione Toscana.
Bisogna quindi capire se, al di là dell'ampliamento della pista dello scalo elbano, c'è o no la volontà di far proseguire l'attività dell'infrastruttura che comunque riveste un ruolo importante sia per i cittadini elbani che per intercettare ulteriori mercati turistici.
C'è poi un'altra questione che riguarda il bando di Enac per la continuità territoriale per tre anni, già scaduto e per il quale il Comune di Campo nell'Elba, in accordo con gli altri sindaci elbani e la Regione, ha chiesto la proroga di un anno in attesa di un eventuale nuovo bando.
La compagnia Silver Air, che nel 2019 si è aggiudicata il bando, ha dato però disponibilità a proseguire il servizio solo per 9 mesi e cioè fino al 31 Ottobre 2023.
Per coprire i costi aggiuntivi di questi 9 mesi la Regione ha stanziato una cifra ma mancano i finanziamenti ministeriali, motivo per cui in questi giorni i 7 Comuni dell'Isola stanno approvando uno schema di accordo per contribuire al servizio di questo periodo per la quota di 125mila euro.
Del bando di Enac e di eventuali fondi statali per la contabilità territoriale aerea per altri 3 anni però al momento non si hanno notizie.
Il prossimo step sul futuro dello scalo aeroportuale elbano al momento riguarda il risultato che emergerà dal referendum sull’allungamento o meno della pista di atterraggio.
Tuttavia i cittadini campesi dovranno esprimersi senza che sia ancora pronto lo studio sull'impatto economico ambientale dello scalo aeroportuale elbano, affidato dal Comune di Campo nell'Elba ad una società specializzata e finanziato con il contributo di sbarco, come stabilito dalla conferenza dei sindaci elbani all'interno della Gestione Associata del Turismo.
Valentina Caffieri
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