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Politica martedì 06 luglio 2021 ore 18:21

Bosi ricordato al Senato e in Consiglio regionale

Francesco Bosi

Un minuto di silenzio in omaggio all'ex sindaco di Rio Marina, parlamentare, assessore comunale di Firenze e consigliere regionale



ROMA — La presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati oggi ha aperto i lavori dell'aula ricordando Francesco Bosi, parlamentare per 4 legislature e sindaco di Rio Marina per 10 anni.

Dopo aver ricordato gli incarichi principali svolti da Bosi sia nelle istituzioni che nella politica, sottolineandone i valori democratici e cristiani, la presidente Casellati ha detto: "Con Francesco Bosi perdiamo un amico, collega di tante battaglie parlamentari, un politico appassionato, capace e generoso. La sua incrollabile fede nei valori del cristianesimo sociale e nei principi della democrazia rappresentano un prezioso insegnamento per tutti i noi e per le future generazioni". 

Parole che Pier Ferdinando Casini ha condiviso rinunciando al suo intervento e sottolineando il suo apprezzamento per il discorso di Casellati che ha definito come un "bellissimo ritratto" di un "amico, un uomo buono giusto".

In seguito in Senato è stato osservato un minuto di silenzio per onorare la memoria di Bosi, silenzio poi conclusosi con un applauso.

Un minuto di silenzio in memoria di Francesco Bosi, persona e politico che ha legato il suo nome alla Toscana, ha aperto anche la seduta odierna del Consiglio regionale.

Come si legge in una nota del Consiglio regionale della Toscana, il presidente Antonio Mazzeo ne ha ripercorso la carriera politica ed istituzionale, ricordando che Bosi era nato a Piacenza il 7 aprile 1945 e aveva intrapreso la carriera politica nella Democrazia Cristiana, venendo eletto in Consiglio regionale nel 1990. 

Bosi aderì al Centro Cristiano Democratico, con cui divenne senatore nel 1996 e nel 2001. Diventò sottosegretario alla Difesa nel secondo Governo Berlusconi e fu poi riconfermato anche nel terzo Governo Berlusconi. Nel 2006 passò alla Camera, risultando eletto per l’Unione dei democratici cristiani e di centro e confermato nel 2008. Oltre agli incarichi di sottosegretario nei governi Berlusconi, fu sindaco per dieci anni di Rio Marina all’isola d'Elba.


“Con Francesco Bosi - ha detto Mazzeo - se ne va una storia di passione e di impegno che è sempre stata profondamente rivolta e legata alla Toscana, dalle esperienze come consigliere e assessore comunale a Firenze a quella in Consiglio regionale, dal Parlamento al governo nazionale”. 

Mazzeo ha espresso a nome di tutto il Consiglio “il più sentito cordoglio alla famiglia, agli amici e a tutti coloro che con lui hanno condiviso un pezzo di percorso politico”.

Il ricordo di Bosi poi nelle parole del presidente della Regione Eugenio Giani a “testimonianza del profondo dolore e della partecipazione nei confronti della famiglia nonché del ruolo di Bosi, che fu protagonista attivo anche in questo Consiglio”.

“Bosi ha dato molto alla Toscana -ha aggiunto Giani - ma voglio ricordarlo per le sue doti umane che lo portavano sempre al dialogo, un vero signore, una persona che tendeva ad evidenziare le qualità degli altri”. 

“Era persona che, da sottosegretario alla difesa, induceva orgoglio e rispetto nei confronti di chi è impegnato con la divisa a valorizzare l’identità nazionale. Aveva il senso istituzionale e non si era mai sottratto al senso del dovere“. Il presidente Giani ha poi ricordato il suo intuito quando, da assessore allo sport del comune di Firenze, nel 1985, ebbe le capacità per dar vita al Mandela forum. Giani vuole ricordarlo come “un esempio di far politica in modo corretto”.

Anche Marco Landi (Lega) portavoce dell’opposizione ricorda Bosi, al quale era legato da un rapporto personale, “fu mio testimone di nozze”, e da grande rispetto: “mi ha cresciuto politicamente e come persona e mi ha insegnato l’abc della politica”. “Lo ricordo con riconoscenza - afferma Landi - per aver dedicato la sua vita alla cosa pubblica e agli altri, una persona perbene, generosa e sempre disponibile, che ha creduto nei suoi ideali, portandoli avanti con coerenza e lealtà”. 

Landi ricorda: “Bosi ha un cursus onorum che dovrebbe farci riflettere sull’importanza della gavetta che lui ha fatto nella Dc”, “una lunga carriera politica e istituzionale, attivo nel sociale, cofondatore dei circoli Mcl, e attivo nella Cisl,”. 

Landi ha ricordato che “dal 90 al 95 fu consigliere regionale eletto nella circoscrizione fiorentina con maggior numero di preferenze di tutte le liste”.

“Oggi - conclude il portavoce dell’opposizione - Rio gli darà la sepoltura e il testimone che lascia per un’isola d’Elba e per una Toscana più forte e ambiziosa è una sfida che gli dobbiamo e che porteremo avanti nel suo ricordo.”


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