Cultura mercoledì 16 gennaio 2019 ore 15:32
Le ipotesi di Zecchini su una matrice preistorica

L'archeologo mette in dubbio la datazione e la funzione della matrice della Collezione archeologica Foresi esposta al museo di Rio nell'Elba
RIO — Nel museo archeologico del Distretto minerario di Rio Alto è esposta una piccola matrice in arenaria macigno, multipla e frammentaria, per la produzione di strumenti di bronzo, di rame o di ferro.
La trovò Raffaello Foresi nel 1865 a Colle Reciso/S. Lucia e ne inviò un modello a Igino Cocchi, professore di geologia all’Università di Firenze, affinché la esaminasse.
Entrambi la ritennero autentica e la riferirono all’Età del Bronzo. In anni recenti studiosi di università e di soprintendenze hanno rianalizzato la matrice riferendola di volta in volta a tempi protostorici o al Medioevo, oppure etichettandola come probabile falsificazione.
Secondo Michelangelo Zecchini, che ha pubblicato i risultati della sua ricerca nel sito on line Academia.edu, aggiornando una precedente bozza, nessuna delle tre ipotesi è valida: la matrice non risale né all’Età del Bronzo né al Medioevo, e non è neppure una falsificazione. Si tratta, al contrario, di una forma da getto della prima metà dell’Ottocento adatta a produrre puntali e punte di lancia per cancelli o inferriate.
Per chi volesse leggere o scaricare lo studio di Zecchini al seguente link:
https://www.academia.edu/38161106/LA_MATRICE_LITIC...
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