Attualità domenica 13 ottobre 2024 ore 13:45
"Giù le mani dalle Fornacelle", la manifestazione
In tanti sulla spiaggia per dire "no" alla privatizzazione e per chiedere il ripristino della strada distrutta durante dei lavori
RIO — In tanti questa mattina sono scesi a piedi alle Fornacelle per dire in modo pacifico "no" alla privatizzazione di una spiaggia che è sempre stata pubblica e accessibile anche in auto almeno da 40 anni.
La strada infatti è stata distrutta in gran parte nel tratto finale durante i lavori di privati che sono intervenuti per "la messa in sicurezza della sponda sinistra del fosso", così si legge in una ordinanza del Comune di Rio. E sulle modalità degli interventi ci sono una serie di questioni oggetto di scontro legale ma anche oggetto di denuncia.
Tuttavia basta visitare la zona per accorgersi dello scempio avvenuto dove non solo si è messo mano alla spiaggia per creare un enorme sbocco di un fosso, che prima non si vedeva e che a monte risulta di esigue dimensioni, ma sono stati tranciati cavi e tubi a servizio di una abitazione e di una attività, a ridosso della spiaggia sul lato destro.
A chiedere l'intervento delle autorità competenti affinché sia ripristinata la carrabilità del tratto finale della strada e affinché siano fatte tutte le opportune verifiche su quanto è accaduto è Mirco Giordani, nella doppia veste di consigliere comunale di minoranza del Comune di Rio e di titolare dell'attività alle Fornacelle.
Giordani ha evidenziato come, oltre ai danni subiti dalla sua famiglia e dalla sua attività, ci sia anche la importante questione della accessibilità di un bene pubblico che è la spiaggia delle Fornacelle.
E poi le modalità con cui è avvenuta la distruzione di parte del tratto finale della strada con un vero e proprio blitz con ruspe e mezzi, avvenuto nel tardo pomeriggio di domenica scorsa (vedi video in apertura di articolo).
Alla manifestazione è intervenuto anche Umberto Mazzantini, responsabile Mare di Legambiente Toscana e consigliere del Direttivo del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano che ha sottolineato che quello che è accaduto e sta accadendo alla spiaggia delle Fornacelle "non è una questione fra privati" ma si tratta della fruizione e gestione di un bene pubblico quale è la spiaggia, che oltretutto è in zona Parco e quindi tutelata. Perciò Mazzantini a nome di Legambiente ha lanciato un appello agli enti competenti, Comune, Parco e Demanio a mettersi al tavolo con i privati e a organizzare un piano che, partendo dalla vicenda delle Fornacelle possa in tempi certi mettere ordine sulla costa riese e sulla accessibilità alle spiagge, che sarebbero 13 in tutto solo nel Comune di Rio ad essere inaccessibili (vedi video in fondo all'articolo).
Per quanto riguarda poi le modalità con cui sono avvenuti i lavori che hanno reso la spiaggia inaccessibile ai mezzi con un grande sbancamento di terra, Paola Mancuso, avvocato ed ex sindaca del Comune di Rio Marina ha evidenziato come ci sia stata "una mancanza di trasparenza della vicenda".
"Che non siano ancora pubblici gli atti autrizzativi di questo scempio è assolutamente inaccettabile", ha dichiarato Mancuso che poi ha aggiunto: "che è impossibile che il piano del vincolo idrogeologico diventi il pretesto per far fare uno scempio di questo genere ad un privato".
"Se quanto è accaduto è stato una svista - ha concluso Mancuso - vuol dire che a questo territorio non guarda più nessuno" (vedi video in fondo all'articolo).
La manifestazione è poi proseguita in piazza davanti al palazzo municipale di Rio, a Rio Marina.
Ricordiamo che domenica 6 Ottobre nel tardo pomeriggio sono stati effettuati gli interventi che hanno causato ingenti danni alla strada e al privato sulla base di una Scia che poi è risultata non essere valida perché non protocollata dal Comune, dato che è stata inviata di domenica ad uffici chiusi, come si legge nell'ordinanza di sospensione dei lavori emessa dal Comune di Rio (leggi qui l'articolo).
Quello che i cittadini e i diretti interessati chiedono è che venga fatta chiarezza sulle responsabilità di quanto accaduto ma anche che in tempi brevi sia ripristinata la viabilità della strada e quindi la piena accessibilità alla spiaggia, oltre a tutte le verifiche sulla sicurezza dei lavori eseguiti.
Valentina Caffieri
© Riproduzione riservata
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