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Politica venerdì 30 maggio 2025 ore 10:31
"Rio Elba, servizi e qualità della vita"

Il segretario del Pd riese commenta l'annuncio dell'amministrazione comunale sull'iter per i Borghi più belli d'Italia
RIO — "Ho letto con attenzione l’annuncio dell’Amministrazione Comunale di voler candidare Rio nell’Elba al circuito de “I Borghi più belli d’Italia” che è, in sé, una notizia positiva. È giusto valorizzare la storia, l’identità e il patrimonio culturale del nostro borgo".
Fabrizio Ania, segretario del Pd di Rio commenta l'annuncio dell'amministrazione comunale in merito al progetto per il borgo di Rio nell'Elba.
"Ma perché questa candidatura sia credibile e non resti un’operazione di facciata, - prosegue Ania - occorre affrontare il tema con una visione ben più ampia. Mi colpisce l’assenza, nel comunicato istituzionale, di qualsiasi riferimento esplicito al tema della rigenerazione urbana. Eppure, questo dovrebbe esserne il punto di partenza. Parliamo di una sfida cruciale se intendiamo rilanciare la vita di Rio nell’Elba: rigenerare non è un concetto tecnico, ma una scelta politica e culturale, che riguarda la qualità della vita, l’equilibrio tra memoria e innovazione, la sostenibilità e la coesione sociale".
"Essere tra i “borghi più belli”- spiega il segretario del Pd - non significa solo avere un paesaggio suggestivo o un passato importante: significa offrire una vita possibile, dignitosa, attrattiva per residenti e visitatori durante tutto l’anno. Oggi, purtroppo, Rio nell’Elba è lontana da questo standard. Negli ultimi anni abbiamo assistito a un progressivo impoverimento del centro storico, con la chiusura di negozi e servizi essenziali – alimentari, botteghe, attività quotidiane che garantivano vitalità, incontro, prossimità".
"A questo si aggiunge la fragilità dei servizi alla persona, dall’assistenza agli anziani ai servizi per l’infanzia e per i giovani, dalle attività educative e culturali ai presidi sociosanitari. - prosegue Ania - Parlare di rigenerazione urbana significa pertanto ripensare il borgo come spazio abitabile e desiderabile: accessibile, servito, sicuro, vivo. Non esiste bellezza del borgo senza una comunità stabile, e non esiste comunità stabile senza una rete di servizi pubblici e commerciali che renda possibile vivere, lavorare, studiare, crescere e invecchiare dignitosamente in paese. Il riferimento alla storia e alla tradizione mineraria, pur doveroso, resta troppo generico".
"È indispensabile parlare con chiarezza del Parco Minerario, che dovrebbe essere uno dei cardini della rinascita culturale e identitaria dei nostri paesi. - aggiunge Ania - E invece, oggi, è in una situazione di grave difficoltà, segnata dalle dimissioni dei membri del Consiglio di Amministrazione e da operazioni di dismissione del patrimonio pubblico – come la vendita di Villa Pescetti e Villa Palombo – che appaiono incoerenti con ogni reale prospettiva di valorizzazione. Non c’è bellezza del borgo di Rio nell’Elba senza il rilancio del Parco Minerario, che deve essere un patrimonio scientifico, educativo e ambientale unico nel suo genere, capace di generare conoscenza, lavoro e senso di appartenenza. Ma per farlo serve una visione strategica, che coinvolga università, centri di ricerca, associazioni, imprese e cittadini. Così oggi, purtroppo, non è. Non c’è bellezza senza un progetto di rilancio dei nostri luoghi simbolici e strategici: il lavatoio pubblico, la biblioteca comunale e il museo archeologico, se adeguatamente valorizzati, possono diventare centri vitali di cultura e aggregazione. Il recupero della Valle dei Mulini e del percorso dell’Acquavivola, ad oggi dimenticati, rappresentano un’occasione concreta di tutela ambientale e valorizzazione storico-identitaria. Allo stesso modo, non c’è bellezza del borgo di Rio nell’Elba, senza una strategia che ricucia il tessuto urbano e sociale, integrando tutti i paesi del Comune in un’unica visione di sviluppo sostenibile. Era questa la promessa e il senso dell’unificazione tra Rio Marina e Rio nell’Elba o sbaglio?"
"E sulla partecipazione, invito l’Amministrazione a rendere davvero partecipato il percorso di candidatura, superando la logica del “gruppo di lavoro ristretto” e avviando tavoli pubblici, coinvolgendo cittadini, associazioni, esercenti, operatori turistici, studenti, professionisti e il Terzo Settore. Io credo che Rio nell’Elba abbia le risorse per diventare un borgo davvero “bello”, nel senso più pieno, profondo e umano del termine. Ma questo richiede scelte nette, visione politica e soprattutto ascolto", conclude il segretario del circolo Pd di Rio.
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