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Politica venerdì 15 aprile 2016 ore 09:36

Il caso Val di Denari arriva in consiglio

La minoranza chiede che siano dichiarate illegittime le ordinanza a favore della ditta e avverte: "Situazione ormai insostenibile"



PORTOFERRAIO — "Siamo costretti, a distanza di mesi e di fronte ai disagi arrecati ai cittadini, a ritornare sopra alla vicenda della strada del Consorzio Val di Denari. La situazione è infatti diventata di mese in mese sempre più insostenibile".

Comincia così la lunga e articolata lettera che la minoranza consiliare guidata da Cosetta Pellegrini ha presentato a corredo della mozione iscritta all'ordine del giorno sulla situazione di Val di Denari. 

"Per comprendere bene la gravità della stessa, è necessario fare qualche precisazione preliminare: la strada di Val di Denari è divenuta strada vicinale ad uso pubblico gestita dal Consorzio nel 1978 e non è progettata per il transito dei mezzi pesanti. Proprio a tal fine, il sindaco, con ordinanza del 1982, limitò il transito veicolare nella stessa ai soli veicoli gommati del peso non superiore a 150 quintali: da quel momento la strada non ha avuto alcun intervento di adeguamento, che consentisse il transito a mezzi di carico e portata superiori.

Tutto si è svolto nella più perfetta normalità per anni, fino a quando, in attuazione del comparto PEEP Sghinghetta, non è cominciato un insostenibile transito di autobetoniere, del peso presumibilmante compreso fra 100 e 400 quintali, che hanno compromesso la staticità del fondo stradale e danneggiato le relative sottostrutture.

E’ assolutamente chiaro che il PEEP vada realizzato e che vadano fornite risposte alle famiglie in attesa della loro prima abitazione. Quello che non è tollerabile sono le modalità che ha voluto seguire la sua amministrazione, di fatto stravolgendo le regole dettate dal piano approvato dal Consiglio Comunale nel 2009.

Il primo aspetto da rilevare è che, nel PEEP approvato dalla precedente amministrazione, l’impresa costruttrice o cooperativa di costruzione avrebbe dovuto presentare un progetto unitario delle urbanizzazioni da realizzare senza gravare sulle vecchie viabilità. In effetti il progetto preliminare delle opere fu presentato all’amministrazione comunale il 6 agosto 2013. Le opere di urbanizzazione stesse furono poi validate dal tecnico comunale, Mauro Parigi, con propria determina, il 14 maggio 2014.

Nella successiva convenzione ventennale stipulata fra la soc. Val di Denari (soggetto realizzatore) ed il Comune il 18 dicembre 2014, venivano individuate le seguenti opere di urbanizzazione da realizzarsi immediatamente: realizzazione di parcheggio pubblico e relativi accessi, sistemazione del verde pubblico, realizzazione impianti e condotte di acquedotto e fognari, realizzazione di strada di accesso al lotto.

A conferma di ciò vi è il fatto che nella stessa convenzione “Il cessionario (cioè la ditta realizzatrice) si obbliga all’esecuzione diretta, a propria cura e spese delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria". Nella convenzione in oggetto, però, vi è anche la prima, incredibile sorpresa: il progetto delle opere di urbanizzazione originario, è stato “modificato ed aggiornato a seguito di necessità dello stralcio funzionale di cui alla delibera di G.M. del 18 dicembre 2014”. Come dire: la precedente amministrazione per le urbanizzazioni e per le costruzioni aveva immaginato un disegno unitario e non uno spezzatino, la nuova giunta lo ha fatto saltare con propria delibera.

Pur non condividendo per niente l’approccio, possiamo immaginare che questa scelta sia stata legata ad un fine costruttivo: cercar di far partire comunque il PEEP, anche per stralci. Quello che, a nostro avviso, non si poteva però assolutamente fare era cambiare la normativa e l’impostazione di Piano senza coinvolgere il consiglio comunale e senza la dovuta pubblicità e partecipazione dei cittadini alla scelta. In ogni caso le opere di urbanizzazione andavano fatte. Tant’è che con la convenzione il Comune autorizzava “l’Impresa Val di Denari S.r.l. all’esecuzione delle opere di urbanizzazione nelle aree comunali ricomprese nell’ambito 28 Sghinghetta –Val di Denari”. 

La stessa società era "costituita custode delle aree suddette fino alla consegna delle opere di urbanizzazione convenientemente realizzate e collaudate". Il testo vincolante e obbligatorio della convenzione è questo. La realtà tutt’altra cosa, poiché l’attuale amministrazione, nel frattempo: ha consentito che le abitazioni venissero costruite senza aver realizzato le necessarie urbanizzazioni, previste dal piano e dalla convenzione sottoscritta, ha permesso che si continuasse ad utilizzare la vecchia strada del Consorzio Val di Denari, provocando alla stessa un evidente e conclamato danno e con ciò danneggiando tutti i cittadini membri del Consorzio.

Quando questi ultimi si sono ribellati, scrivendo lette e mail di protesta, l’amministrazione Ferrari non ha minimamente ascoltato le loro ragioni ed, anzi, il sindaco ha emesso ben due ordinanze, palesemente illegittime, per consentire il transito sulla strada e sul ponticello agli autocarri di massa superiore ai 150 q.li. Che le ordinanze siano illegittime lo dicono la legge ed i regolamenti comunali. In una nota del 5 ottobre, mostrataci dal Consorzio, il segretario comunale scriveva: "il sindaco ha speso un potere di ordinanza di cui non dispone, ponendo in essere una condotta abusiva. Ma la questione è assai più delicata perché ha fatto ciò: In data 1 maggio quando gli uffici sono chiusi, all’insaputa degli stessi uffici e scavalcando il parere tecnico degli uffici comunali sulla perizia privata".

Soprassediamo sulle ulteriori affermazioni del segretario che abbiamo letto, poiché sono di tale gravità che generano in noi persino imbarazzo e perché il segretario ha affermato di aver trasmesso gli atti alle competenti autorità e quindi riteniamo saranno queste ultime a valutare. Al di là di tutto, però, resta il danno per i residenti membri del Consorzio Val di Denari, che hanno visto la loro strada vicinale ed il relativo ponticello compromessi.

E poi vi è un danno potenziale molto più grande: quello per il Comune. Aver dato concreta attuazione al PEEP, infatti, senza aver ancora realizzato le necessarie urbanizzazioni, espone l’amministrazione al rischio di ritrovarsi, nel malaugurato caso di un problema nella realizzazione e cessione degli alloggi, con una cattedrale nel deserto, priva dei benché minimi requisiti di legge. 

Il Comune, in sostanza, non solo non avrebbe dovuto firmare ordinanze per autorizzare improbabili transiti di mezzi pesanti, ma avrebbe dovuto imporre al privato la preventiva realizzazione delle opere di urbanizzazione e intervenire con decisione nel caso che non venissero effettuate, perché le urbanizzazioni sono allo stesso tempo un requisito di legge essenziale ed un bene della collettività, cioè di tutti i cittadini.

Adesso, di fronte alla disastrosa gestione del PEEP Sghinghetta da parte della giunta Ferrari, non si può che chiedere un cambio di passo. Per questo, chiediamo che sindaco e giunta comunale a diano corretta attuazione al PEEP, secondo la convenzione con il privato, al fine di far realizzare immediatamente le necessarie opere di urbanizzazione, rendendo l’area oggetto delle edificazioni autonoma dal punto di vista dell’accesso e dotata di tutti gli standard di legge, che il sindaco annulli in autotutela le citate ordinanze sulla viabilità emesse, ripristinando così la vigenza della vecchia ordinanza del 1982 ed impedendo il transito dei mezzi pesanti (>150 q.li) sulla strada e sul ponte di Val di Denari e che sindaco e giunta comunale verifichino che i membri del Consorzio Val di Denari, ingiustamente danneggiati dai danni arrecati alla strada, vedano risolte tutte le problematiche da loro correttamente evidenziate".


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