Politica sabato 19 aprile 2025 ore 12:05
Sanità, botta e risposta Semeraro-Nocentini

Il portavoce del Comitato Elba Salute interviene dopo il Consiglio comunale di Portoferraio e il sindaco Nocentini replica
PORTOFERRAIO — "Portofertaio non ha bisogno di un assessorato alla cultura come non ha bisogno di un assessorato alla salute e alle politiche sociali. Questo mi è sembrato di sentire il 17 aprile al Consiglio Comunale di Portoferraio visto il penoso impianto di audio e microfoni. Che Portoferraio non abbia bisogno di un Assessorato alla cultura in una città dalla storia antichissima che si snoda nei secoli ad iniziare da Apollonio Rodio che racconta lo sbarco degli Argonauti di Giasone, conoscere tutto sul Forte Falcone e Forte Stella; sapere della Villa Romana della Linguella e immergersi nella storia dei Medici. Sapere di Tommaso Porcacchi per la realizzazione della Torre del Gallo. Studiare Giovan Battista Adriani per poi arrivare all’Imperatore Napoleone e apprezzare le sue opere fonte di studio e turismo per poi non dimenticarci di Passanante e di Adolfo Coppedè progettista del palazzo dei Merli, del Palazzo degli Altiforni e della Fattoria di S. Martino e soffermarsi così sugli insediamenti Etruschi-Romani di Castiglione di S. Martino, di Monte Fabrello e Monte Puccio per arrivare alla necropoli di Casa del Duca e della Villa Romana delle Grotte a Latrano ci sembra riduttivo e sintomo di negligenza culturale. Cosucce, abbiamo recepito dai fatti e atteggiamenti, l’importante è pensare al disavanzo e agli estintori che secondo date e scadenze di mancata messa in sicurezza sono un vero rompicapo".
Lo scrive Francrsco Semeraro, portavoce del comitato Elba Salute.
"Nello stesso Consiglio comunale il Sindaco ha ribadito per ben due volte, sia nel messaggio di apertura, sia quasi alla fine della seduta, che per la salute e politiche sociali non necessita nessun assessorato perché ha lui la delega (Sindaco Nocentini, la giunta Zini al contrario di quanto lei ha detto, aveva un assessorato con Assessore alla sanità e politiche sociali) - aggiunge Semeraro - e se si avesse bisogno di spiegazioni e di confronti di natura sanitaria e sociale di fare riferimento all’assessore alla sanità del Comune di Capoliveri nominato anche vicepresidente della Conferenza dei Sindaci che per natura politica e Amministrativa ha nulla a che vedere con l’Amministrazione di Portoferraio".
"Chiediamo: ma Portoferraio non ha una persona che può fare l'assessore alla salute e alle politiche sociali? - prosegue Semeraro - Allora perché in campagna elettorale e in ogni dove al suo fianco era sempre presente il dottor Bruno Maria Graziano, medico e profondo conoscitore del sistema ospedaliero e sanitario elbano, in quanto ha fatto 7 anni il direttore del distretto ospedaliero e da lei, Sindaco Nocentini, presentato in campagna elettorale come l’uomo che doveva cambiare la sanità dalle sue fondamenta? Allora ci ha mentito? Il dottor Graziano ha portato alla sua lista anche 58 voti per la sua elezione a Sindaco. Nessun dubbio sulla professionalità del professor Castellacci e dei suoi meriti specialistici ma a noi cittadini di Portoferraio non serve un assessore con sede in un altro Comune così come non ci sta bene far riferimento a lui quale amministratore di una giunta estranea a Portoferraio qualora si avesse bisogno di conferire con un amministratore per problemi legati alla sanità locale e sociale".
"Signor Sindaco Nocentini, lei crede davvero che sia possibile allo stato attuale con la crisi del personale sanitario e la scarsità delle risorse ritornare ad avere un ospedale di prossimità come il nostro autonomo? Per essere autonomi come la si racconta l’Asl deve concederci una brigata di medici, di infermieri, oss, tecnici radiologi e di laboratorio e un buon numero di anestesisti compreso rianimatori per terapia intensiva e sub intensiva. Ma lei signor Sindaco crede possibile tutto questo per creare la nuova autonomia con il nostro bacino di utenza? Si pensi invece di far rete con altri ospedali. Avremmo tutto da guadagnare. Se poi è realmente convinto di ottenere questa autonomia iniziate da subito a chiedere un Cardiologo in pianta stabile (Piombino ne ha 3 e ne ha richiesti altri 3) di cui siamo senza anche per le urgenze al punto che svariate volte per leggere un ECG urgente bisogna mandarlo negli ospedali della costa mentre il paziente attende col pericolo di vita costante", conclude Semeraro.
Alle dichiarazioni di Semeraro il sindaco di Portoferraio, Tiziano Nocentini, ha replicato con una lettera aperta.
"Gentile Francesco Semeraro, ho letto con attenzione la sua riflessione sull’ultimo consiglio comunale e colgo l’occasione per fare chiarezza, sgombrando il campo da malintesi e polemiche inutili. - scrive Nocentini - Portoferraio non ha affatto rinunciato alla Cultura, né tantomeno alle Politiche Sociali e Sanitarie. Chi afferma il contrario, o ha ascoltato male (e purtroppo l’impianto audio di cui è dotato il Consiglio Comunale non aiuta), oppure ha già deciso di non voler ascoltare. La Cultura è affidata a una consigliera delegata competente e presente, che lavora in stretto raccordo con me e con la giunta. Non esiste solo l’etichetta “assessore” per far funzionare un settore: esiste il lavoro, la visione e il risultato. E le deleghe affidate sono piene, operative e chiare".
"Quanto alla Sanità e al Sociale, - aggiunge il sindaco - tengo per me la delega perché ritengo questo tema di assoluta priorità e centralità, tanto da volerlo seguire personalmente, supportato da due figure autorevoli: Il Prof. Enrico Castellacci, vice sindaco di Capoliveri e vicepresidente della Conferenza dei Sindaci in sanità, nato fra l’altro a Portoferraio e perfetto conoscitore delle cose elbane, è stato eletto con il voto unanime di tutti i sindaci dell’Elba. La sua competenza ben nota a tutti e il suo ruolo sono un’opportunità per tutti, anche per Portoferraio. Non rappresenta un altro Comune, rappresenta un territorio unito su una sfida comune Il Dott. Bruno Graziano, da me stimato e coinvolto in campagna elettorale, non ha potuto assumere incarichi istituzionali formali. Ma continuerà a portare il suo contributo in modo operativo, come persona di esperienza e conoscenza del sistema sanitario elbano. Nulla di ciò che è stato detto in campagna elettorale è stato disatteso".
"Infine, voglio dire con chiarezza che non sono un sognatore disinformato: so perfettamente che l’autonomia ospedaliera non si costruisce a parole né con illusioni. Ma rivendicare il diritto a un ospedale funzionante, completo e sicuro, non è una fantasia. È un dovere. Per questo siamo al lavoro per chiedere con forza ciò che ci spetta. Le critiche sono ben accette quando costruiscono. Ma non quando si basano su una lettura parziale o su insinuazioni che non rendono giustizia a chi lavora ogni giorno per la città", conclude Nocentini.
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