Cultura martedì 29 aprile 2025 ore 12:50
Musei napoleonici, inizia il restauro

Dal 10 Maggio al via i lavori di restauro delle Residenze Napoleoniche dell’Isola d’Elba – Villa San Martino e Palazzina dei Mulini
PORTOFERRAIO — Villa San Martino raddoppia gli orari di apertura al pubblico, la Palazzina dei Mulini chiude fino al termine dei lavori. Ancora aperti entrambi i musei, il 1 Maggio, il 4 Maggio a ingresso gratuito e per tutte le celebrazioni della “Settimana napoleonica”.
L’articolato e complesso progetto di restauro delle aree verdi dei Musei nazionali delle Residenze Napoleoniche dell’Isola d’Elba – Villa San Martino e Palazzina dei restituirà al pubblico di cittadini e turisti i parchi e giardini con un aspetto più simile possibile a quello originario, recuperando lo spirito del giardino di epoca napoleonica secondo un approccio filologico, tenendo conto delle trasformazioni stratificate nel corso del tempo, e con un’attenzione particolare all’accessibilità.
Il progetto presentato dalla Direzione regionale Musei nazionali Toscana del Ministero della Cultura per i Musei Nazionali delle Residenze Napoleoniche dell’Isola d’Elba – Villa San Martino e Palazzina dei Mulini a Portoferraio (LI), è stato finanziato con l’importante cifra di 1.999.980,00 euro dai fondi PNRR relativi agli “Interventi di restauro delle aree a verde, reintegrazione delle connessioni territoriali e adeguamento degli spazi al servizio dei visitatori”, ed è stato curato dallo studio Bellesi-Giuntoli.
I lavori prenderanno il via sabato 10 Maggio e per le loro caratteristiche renderanno necessaria la chiusura della Palazzina dei Mulini. Da allora Villa San Martino, oggetto di lavori meno impattanti, sarà aperta tutti i giorni dal lunedì al venerdì ore 9-18,30 (chiusura biglietteria ore 18); domenica e festivi ore 9-13,30 (chiusura biglietteria ore 13), in particolare anche il 1 Maggio dalle 9 alle 13,30 (ultimo ingresso 13), domenica 4 Maggio a ingresso gratuito e in accordo con il Comune di Portoferraio la Palazzina dei Mulini sarà aperta anche nella Settimana Napoleonica che si celebra a Portoferraio ogni anno.
I lavori alla Palazzina dei Mulini prevedono l’intervento di restauro di numerose aree, come derivato dalla valutazione del contesto generale, della storia del sito e dello stato fitosanitario della componente vegetale: a partire dalla aiuola e dalla area verde di ingresso si estenderanno al parco e al giardino pubblico, al camminamento del teatrino e dei bastioni, al Giardino di Minerva, al giardino murato e a quello terrazzato.
Il restauro che si basa su un attento studio della documentazione e delle stampe storiche, ripristinerà l’antico disegno del giardino all’italiana con la piantumazione delle essenze arboree e arbustive originarie (note anche dagli elenchi napoleonici). L’antica disposizione di questo giardino che si estende su una superficie di circa 5.000 metri quadri e si affaccia sulla scogliera con una vista unica sulla rada e sull’orizzonte è infatti raffigurato in numerose stampe e dipinti dell’epoca.
Grazie all’iconografia infatti è possibile conoscere verosimilmente come doveva essere l’aspetto del Giardino di Minerva ai tempi di Napoleone. Nello specifico, lungo il camminamento dei bastioni vi era un filare di alberelli, le aiuole ospitavano arbusti ed erano presenti dei vasi con agrumi ai lati del percorso centrale del giardino.Per esaltare la bellezza originaria verranno quindi ripristinate le caratteristiche aiuole geometriche tipiche del giardino e dove necessario il disegno originale verrà reinterpretato in chiave moderna, per apportare i dovuti miglioramenti in ambito di accessibilità e fruizione dell’area. Anche il giardino murato racchiuso tra muri alti ed accessibile attraverso un cancello di ferro battuto, dove probabilmente in passato erano stati collocati i limoni a spalliera che Napoleone aveva fatto arrivare dalla Campania, sarà ripristinato per ricostruire la memoria storica del luogoI terrazzamenti situati nella parte più alta del giardino, da cui è possibile godere della vista sul mare, il giardino murato e l’edificato di Portoferraio con il Forte Falcone, probabilmente in passato furono utilizzati ad orto e frutteto.
In quest’area Napoleone fece collocare peschi (poppa di venere), bergamotti autunnali, cedri, ciliegi, albicocchi, meli olandesi. Per tale ragione il progetto prevede la rimozione degli arbusti incongruenti con tale destinazione d’uso e la risistemazione dell’area con piante aromatiche ed officinali come Rosmarimus officinalis, Salvia officinalis, Santolina chamaecyparissus, Lavandula stoechas.
Nuova veste e particolare attenzione è dedicata alle aree di accoglienza al pubblico che prevedono punti di sosta e ristoro, e la realizzazione di una zona di attesa riparata all’interno dei giardini, collegata alla nuova biglietteria. L’adeguamento delle barriere architettoniche che comporterà il ripristino di alcuni volumi abbattuti, la realizzazione di un nuovo ingresso, ed il completo rifacimento dei servizi, saranno realizzati grazie a un altro specifico finanziamento PNRR.
Per la Villa di San Martino il progetto di restauro deve necessariamente puntare alla conservazione e valorizzazione di quello che sostanzialmente si caratterizza come un parco ottocentesco poiché la Villa e il suo parco sono stati drasticamente modificati dall’intervento di realizzazione della Galleria Demidoff, che ha alterato completamente la relazione tra il modesto edificio originario nel quale soggiornò – brevemente - Napoleone e il contesto circostante testimoniato dall’iconografia storica.
I lavori riguarderanno principalmente il ripristino della sentieristica a cui si lega il progetto di fruizione libera del parco della villa che si estende su una superficie di circa 35.000 metri quadri, in collegamento con i sentieri del Parco Elbano. Nel percorso sono presenti fontane ornamentali, sedute in pietra, vasche, la serra progettata da Adolfo Coppedé e la “Fontana di Napoleone” che sarà restaurata e di nuovo visibile insieme a tutte le zone di interesse naturalistico, assicurandone il libero accesso dai sentieri del parco.
In generale l’estensione delle aree a verde accessibili al pubblico dei due siti verrà ampliata, e i due compendi monumentali saranno maggiormente interconnessi con il territorio, per un più intenso collegamento col contesto storico, naturalistico e paesaggistico dell’Isola.
Le date di inizio dei lavori sono state determinate da un lato dalle tempistiche del PNRR, dall’altro dalla stagionalità richiesta e necessaria dei lavori di piantumazione. I lavori saranno completati entro la fine del 2025.
Il progetto complessivo prevede anche un aggiornamento dei percorsi di visita delle due residenze e una generale revisione su base filologica degli allestimenti.
Al termine di tutti gli interventi le due residenze napoleoniche elbane saranno nuovamente restituite al pubblico con un aspetto interamente rinnovato e con percorsi di visita aggiornati, anche integrati con i progetti attivi sul territorio, particolarmente attenti all’inclusività a alla più ampia fruibilità. Se ne prevede la riapertura definitiva per l’inizio della stagione turistica 2026.
Nel frattempo entrambe le residenze saranno protagoniste delle celebrazioni della “Settimana napoleonica” del simposio "Le rotte mediterranee di Napoleone" che si terrà a Portoferraio, dal 2 al 4 Maggio 2025 organizzato dal Comune di Portoferraio, Fondation Isola d’Elba, Iter Vitis e UGIVI, per sottolineare come il suo soggiorno lì fu decisivo per lo sviluppo del paesaggio urbano e agricolo dell'isola. Le iniziative comprenderanno la presentazione e la degustazione dei vini dell'isola, accompagnate da conferenze sull'impatto della presenza di Napoleone sul paesaggio viticolo e sulla produzione di vino dell'isola e culmineranno con sabato 4 maggio alle 15,30 alla Palazzina dei Mulini con la rievocazione storica dello sbarco di Napoleone all’Isola d’Elba in collaborazione con l’Associazione CulturaleHistoriae e la Petit Armèe.
“L’occasione dei finanziamenti PNRR è fondamentale per le due Residenze napoleoniche dell’Elba – dichiara Stefano Casciu, direttore regionale Musei nazionali della Toscana del MiC -. Il progetto di riqualificazione e di restauro delle aree a giardino e parco è stato riconosciuto tra i migliori tra quelli presentati per l’Investimento 2.3 “Programmi per valorizzare l'identità dei luoghi: parchi e giardini storici” e, in aggiunta ai fondi PNRR dedicati al miglioramento dell’accessibilità, darà la possibilità di ridisegnare e potenziare le due sedi napoleoniche elbane, che sono al centro del patrimonio culturale e turistico dell’Isola. I lavori sono complessi ed articolati. La temporanea chiusura del sito museale dei Mulini, mentre Villa San Martino continuerà ad essere visitabile, è un piccolo sacrificio che sarà però il viatico per un forte rilancio museale, culturale e turistico di questi due splendidi siti".
“Accettiamo di buon grado questo lungo periodo di chiusura – ha commentato il sindaco di Portoferraio Tiziano Nocentini – perché questi lavori sono una occasione irrinunciabile per restituire alle residenze napoleoniche il loro splendore e la loro fruibilità ai massimi livelli. Del resto la necessità e i tempi di questo intervento erano noti già da un anno agli addetti ai lavori del settore turistico – culturale e alla pubblica amministrazione; per la nostra parte noi cercheremo di compensare i flussi turistici nel centro storico della città con orari di apertura prolungati e iniziative mirate nel Teatro dei Vigilanti e nelle Fortezze Medicee. Abbiamo acconsentito alla chiusura della Palazzina dei Mulini con questa tempistica per non perdere la prossima stagione turistica. Siamo certi che potremo festeggiarne al meglio la riapertura nella primavera del 2026”.
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