Attualità venerdì 25 aprile 2025 ore 12:00
25 Aprile, cerimonia elbana a Portoferraio

Oltre ai sindaci dei sette Comuni, il vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio e il vicepresidente del Consiglio regionale Marco Landi
PORTOFERRAIO — Una cerimonia che unisce tutti i Comuni dell'isola d'Elba quella che si è aperta questa mattina a Portoferraio in occasione del 25 Aprile, festa della Liberazione nazionale dal nazi-fascismo di cui ricorre l'80esimo anniversario.
Ad aprire la cerimonia questa mattina alle 9 è stata la deposizione di una corona di alloro al monumento ai caduti in Piazza della Repubblica.
Presenti alla cerimonia Gian Marco Centinaio, vicepresidente del Senato, Marco Landi, vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Davide Montauti, sindaco di Campo nell'Elba, Simone Barbi, sindaco di Marciana, Gabriella Allori, sindaca di Marciana Marina, Tiziano Nocentini, sindaco di Portoferraio, Marco Corsini, sindaco di Rio, Walter Montagna, sindaco di Capoliveri, e Aldo Marcello Tovoli, vicesindaco di Porto Azzurro, i rappresentanti delle Forze dell’Ordine e delle Associazioni d’Arma.
La deposizione della corona d’alloro al Monumento ai caduti è stata seguita dalla benedizione del Parroco del Duomo don Kevin Sciberras e dalla esecuzione dell’Inno Nazionale da parte del trombettiere della Polizia Penitenziaria e della Filarmonica "G.Pietri" Giuseppe Sammartano.
Dopo la commemorazione in piazza della Repubblica la cerimonia si è spostata presso l’Auditorium De Laugier, in salita Napoleone, per i saluti delle Autorità, dove ci sono stati gli interventi del sindaco di Portoferraio Tiziano Nocentini, del vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio, del vicepresidente del Consiglio Regionale della Toscana Marco Landi e del sindaco del Consiglio Comunale dei ragazzi Franco Galli.
Il vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio, nel suo apprezzato discorso, ha ricordato anche le imprese e l’estremo sacrificio di due elbani, “Giordano Piacentini che partì dall’isola per arruolarsi in Piemonte nella nona Divisione Garibaldi, di ispirazione comunista, e poi perdere la vita nel sottocampo di Gusen a Mauthausen, ed Ilario Zambelli, che combatté nel Fronte militare clandestino della Marina, di stampo conservatore e guidato dal monarchico Giuseppe Cordero Lanza di Montezemolo, prima di finire entrambi trucidati alle Fosse Ardeatine".
Centinaio nel suo intervento ha evidenziato che trasformare il 25 Aprile in una festa di parte è un "errore storico", ricordando che "fu la storia di uomini e donne, laici e cattolici, repubblicani e monarchici, comunisti e liberali. Patrioti che di fronte a un bene più grande, la libertà di tutti, misero da parte le loro ideologie".
Il vicepresidente del Senato ha poi ricordato i valori alla base della democrazia e il messaggio di pace del pontefice Papa Francesco.
Marco Landi, vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, nel suo discorso ha ricordato il contributo alla Resistenza della giovane Norma Parenti di Massa Marittima che per il suo impegno nella lotta contro il nazi-fascismo fu poi barbaramente uccisa dai tedeschi. Landi ha inoltre evidenziato il sacrificio di quanti hanno lottato e lottano per un mondo migliore.
Molto applaudito dai presenti anche l’intervento del sindaco del Consiglio comunale dei Ragazzi, Franco Galli.
“Abbiamo bisogno - ha detto fra l’altro il giovane studente - che le idee di ognuno vengano rispettate seguendo quello che è il fondamento della nostra Repubblica: la Costituzione, che all’articolo 21 sancisce esplicitamente che tutti quanti hanno il diritto di manifestare il proprio pensiero liberamente attraverso tutti i mezzi possibili. Impariamo, dunque, a rispettare quelle idee che ci hanno liberato dalle oppressioni fasciste, e diffondiamo nel mondo, come i ragazzi e le ragazze di allora, il privilegio maggiore che abbiamo: la libertà”.
A nome dei sindaci elbani ha parlato il primo cittadino di Rio Marco Corsini, rivolgendosi al vicepresidente del Senato e ricordando, insieme ai temi della ricorrenza della Festa della Liberazione, "la fragilità di un territorio come quello dell’Isola d’Elba appena colpita da importanti eventi meteorologici ed assillata, in violazione dei diritti costituzionali, dalle pesanti conseguenze della condizione di insularità, come la continuità territoriale, le carenze nei servizi essenziali come sanità, sicurezza, giustizia, istruzione".
“Un appello al Governo e al Parlamento – ha precisato Corsini – perché si adoperino come la Costituzione comanda”.
L’intervento del sindaco Tiziano Nocentini ha infine ricordato i temi del 25 Aprile con riferimento a quello che l’Elba e Portoferraio hanno dovuto subire nel corso della seconda guerra mondiale.
“Il 25 Aprile è il giorno in cui l’Italia ha rialzato la testa dopo le tenebre della guerra e della dittatura. La festa della Liberazione, all’isola d’Elba, ed in particolare a Portoferraio, ha un sapore particolare. Portoferraio ha ancora – a 80 anni di distanza – ferite aperte di cui si parla ancora oggi, come l’affondamento dello Sgarallino del 22 settembre 1943 e i bombardamenti del 1944. Tutta la nostra isola ha pagato un prezzo alto, lo sappiamo bene. Portoferraio, bombardata, ferita a morte, ha conosciuto la paura, il dolore, la perdita di persone care. Ma ha anche dimostrato il coraggio, la solidarietà, la speranza. E questo oggi dobbiamo ricordarlo. Da sindaco di Portoferraio, da cittadino italiano, da uomo delle istituzioni, sento forte la responsabilità di mantenere vivo questo ricordo e tradurlo in azione quotidiana nell’ascolto, nel rispetto, nel servizio per la comunità”.
“Un pensiero di gratitudine – ha concluso il sindaco di Portoferraio - va a tutti coloro che, ieri come oggi, lavorano per la democrazia: ai militari, alle forze dell’ordine, ai cittadini che ogni giorno scelgono l’onestà, il dialogo, il rispetto. Che la memoria del 25 Aprile continui a guidarci”.
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