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Attualità giovedì 27 giugno 2019 ore 16:30

Anpi: "Nessuno vuole sminuire quanto accaduto"

Foto di repertorio

Con una nota l'Anpi Elba risponde alla signora Nannini, 89enne testimone di alcuni tragici fatti avvenuti all'Elba nel 1944 nell'operazione "Brassard"



PORTOFERRAIO — Il caso della nave Sea Watch 3 con 42 migranti a bordo sta facendo discutere tutta l'Italia e anche all'Elba, almeno sui social polemiche e prese di posizione si fanno sentire.

Dopo aver pubblicato la testimonianza della signora Anna Nannini in risposta all'Anpi su alcuni fatti tragici avvenuti all'Elba nel 1944, durante l'operazione "Brassard" (leggi qui l'articolo) , interviene di nuovo l'Anpi Elba con una nota di risposta.

Qui di seguito il testo.

"Gentile sig.ra Nannini,l’appello dell’Anpi Isola d’Elba a sostegno delle 42 persone della Sea Watch 3 non nega, né vuole sminuire, la portata drammatica di un evento come lo sbarco delle truppe francesi coinvolte nell’operazione Brassard. 

Una portata drammatica che coinvolse tutti: tanto gli 'invasori' o 'liberatori', che a centinaia finirono macellati sulla spiaggia minata de La Foce, quanto gli 'invasi' o 'liberati' che nelle successive 48 ore subirono le angherie delle truppe lanciate allo sbaraglio. Ma ci preme sottolineare che quegli avvenimenti segnarono, per l’Isola d’Elba, il culmine di una spirale di violenza iniziata con il bombardamento nazista di Portoferraio, passata per l’eccidio di Procchio, l’affondamento dello Sgarallino e i numerosi bombardamenti alleati. 

L’operazione Brassard non fu uno 'sfizio dei francesi', ma un episodio violento in un contesto di guerra totale, in cui i civili sono trattati alla stregua di eserciti combattenti.Questo non sminuisce la sua testimonianza ma, anzi, la colloca nel suo contesto, mettendola in relazione ad altre altrettanto drammatiche: quanti persero un parente o un amico nel bombardamento tedesco del settembre 1943? 

Quanti patirono la fame e le restrizioni della libertà individuale durante l’occupazione nazista? Ci permetta di sottolineare che porsi queste domande è interrogarsi sulla storia di quei giorni. Chi ha voluto sollecitare la sua comprensibile reazione al nostro appello non si è fatto scrupolo di utilizzare le vittime di allora per una polemica sul presente.

Ad ogni modo speriamo di coinvolgerla in un’iniziativa da noi organizzata che permetta di far ascoltare ai più giovani la sua drammatica testimonianza, senza strumentalizzazioni o polemiche fuori luogo.

Cordiali saluti, ANPI – Isola d’Elba"


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