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Cronaca martedì 25 febbraio 2025 ore 11:23

Famiglia salvata in extremis dalle esalazioni

Doveva essere un semplice intervento ma i soccorritori della Pubblica Assistenza di Porto Azzurro hanno subito rilevato la presenza di monossido



PORTO AZZURRO — Doveva essere un semplice intervento di emergenza in codice giallo quello avvenuto l‘altra notte verso le 3, per un bambino di Capoliveri.

L’equipaggio del 118 della Pubblica Assistenza Porto Azzurro appena arrivato è salito nell’appartamento per visitare il bambino, ma nello stesso momento il sensore del monossido di carbonio in dotazione all’equipaggio dell’ambulanza portoazzurrina, ha iniziato con un fischio continuo di allarme, a segnalare la presenza di monossido nell’appartamento a concentrazioni elevate.

La famiglia composta dal bambino 13 anni, dalla mamma e dalla figlia di 20 anni, è stata avvisata del grave problema ed è stata fatta uscire subito dall’appartamento.

I soccorritori hanno chiesto quale tipo riscaldamento fosse in uso, ed è stata individuata, una stufa a Pellet. 

L’equipaggio ha chiesto di spengere la stufa e di aprire tutte le finestre, oltre a recarsi fuori dall’ abitazione.

"L'intossicazione da monossido di carbonio provoca sintomi acuti come cefalea, nausea, astenia, angina, dispnea, perdita di coscienza, convulsioni e coma. - evidenziano dalla Pubblica Assistenza di Porto Azzurro - Una concentrazione di monossido nell'aria pari a 2000-4000 parti per milione (0,2%-0,4%) provoca la morte in circa 15 minuti, dopo aver provocato perdita di conoscenza".

Il bambino aveva già sintomi di vomito e la mamma iniziava ad avere mal testa. 

La situazione stava precipitando: in accordo con la Centrale Operativa 118 di Livorno è scattato l’allarme superiore, inviando sul posto l’automedica da Portoferraio e ancora una ambulanza di supporto della Pubblica Assistenza SS. Sacramento di Portoferraio.

I pazienti hanno ricevuto le prime cure sulle due ambulanze all’esterno della casa e sono stato ricoverati al Pronto soccorso per accertamenti.

L’intervento si è concluso positivamente per la famiglia, grazie all’allarme del sensore di presenza di monossido di carbonio, che ogni appartamento dovrebbe avere per una maggiore sicurezza degli abitanti della casa, come evidenziato dalla Pubblica Assistenza di Porto Azzurro.


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