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Attualità lunedì 16 gennaio 2017 ore 14:00

Sigarette e gravidanza, l'allarme della Fondazione

Si è svolto nella collegiata di San Sebastiano il convegno organizzato dalla fondazione Isola d'Elba Onlus contro il fumo passivo



MARCIANA — Dare a tutte le donne in età fertile, alle donne fumatrici che iniziano una gravidanza e a tutte le coppie che desiderano avere dei figli raccomandazioni relative al fumo di sigaretta.

E' questa, in estrema sintesi, la motivazione che ha riunito nella Collegiata San Sebastiano di Marciana gli intervenuti al convegno organizzato dalla Fondazione Isola d'Elba Onlus contro il fumo passivo, dal titolo Se fumi tu, fumo anch'io.

Introdotti dal presidente Marco Mantovani e accolti dal sindaco Anna Bulgaresi, sono intervenuti fra gli altri i medici Fabrizio Rosi, Silvia Lanzi e Duilio Biani, Marialuisa Chiappa ha presentato il progetto diretto ai minori e Giuseppe Bernardi i gruppi di mutuo aiuto per smettere di fumare.

"L'obiettivo dell'incontro - commenta Chiappa - è far conoscere le basi principali su cui si fondano le evidenze di tali raccomandazioni, far conoscere quali sono i principali esiti avversi della riproduzione associati al fumo materno e paterno in gravidanza e prima del suo inizio, informare ed illustrare l’efficacia di interventi rivolti a limitare l’esposizione al fumo passivo".

"Il fumo in gravidanza è un problema attuale e rilevante - si legge nella presentazione illustrata al convegno - è  necessaria una maggior consapevolezza, sia medica che sociale, non solo degli effetti deleteri legati al fumo ma soprattutto delle misure preventive da mettere in atto. 

L’ intervento deve essere esteso anche al partner fumatore e all’ambito familiare. L’ intervento deve essere sostenuto dalle varie figure professionali sanitarie che interagiscono con la donna in gravidanza. Tutte le donne in età fertile che fumano vanno incoraggiate a smettere di fumare, soprattutto in vista di una gravidanza, attraverso una breve sessione di counseling anti-fumo oppure consigliando un intervento presso centri specialistici". 

I dati presentati parlano quindi di un bambino su sette di madre fumatrice nasce prematuro. Il fumo aumenta del 6,7% il rischio di parto anticipato (intorno al 20%). Il 15% delle nascite premature sono riconducibili al consumo di sigarette in gravidanza. Con più di 20 sigarette al giorno, il rischio di un distacco della placenta, con conseguente morte del feto, è doppio rispetto a quello che corrono le madri non fumatrici. Il 25% delle morti fetali potrebbero essere evitate se le donne fumatrici riuscissero a sottrarsi alla dipendenza del fumo entro la sedicesima settimana di gestazione. 

"Per le future mamme - si legge nelle conclusioni - che eliminano le sigarette durante le prime 13 settimane il rischio di morte fetale è all’incirca uguale a quello delle madri che non hanno mai fumato. Una donna incinta dovrebbe smettere di fumare il più presto possibile, non soltanto per il bambino, ma anche per se stessa". 


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Anna Bulgaresi commenta il convegno Se Fumi tu fumo anch'io
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