Politica lunedì 17 dicembre 2018 ore 17:03
"Trasparenza e partecipazione, parole vuote"
L'attacco alla giunta Allori da parte del gruppo "Lista per il futuro" su procedure e previsioni del piano regolatore portuale di Marciana Marina
MARCIANA MARINA — Il gruppo di minoranza consiliare "Lista per il Futuro" del Comune di Marciana Marina è intervenuto su uno dei punti all'ordine del giorno del Consiglio comunale di oggi relativo al Piano regolatore portuale, sottolineando di non aver ricevuto la documentazione da esaminare e mettendo in evidenza una serie di criticità della proposta.
L'intervento è a firma dei consiglieri Francesco Lupi, Guido Citti e Andrea Ciumei.
"Egregio Sindaco, egregi Consiglieri comunali, abbiamo appreso dalla convocazione del Consiglio comunale che nella giornata odierna avreste provveduto alla lettura di questo punto all’odg, considerata la vostra intenzione di dare ‘Avvio del procedimento preordinato alla stesura di una variante allo strumento urbanistico ed afferente la rivisitazione normativa e tecnica dei contenuti del Piano Regolatore Portuale, nonché integrazione del documento programmatico per l’avvio del procedimento al Piano Operativo approvato con deliberazione di C.C. N. 4 del 23/02/2017. Approvazione dei documenti “Documento programmatico per l’avvio del procedimento alla variante al PRP e integrazione all’avvio del procedimento al Piano Operativo” e Documento preliminare’.
Ebbene, considerato che nell’incipit della deliberazione si da per certo che la documentazione sia stata consegnata a qualcuno, si evidenzia fin da subito che a questo Gruppo consiliare non ne è mai pervenuta ufficialmente copia, ma non solo: a questo Gruppo consiliare, prima della notifica della convocazione del Consiglio odierno, non è mai stata fornita neppure informazione ufficiale relativa alla procedura in corso, e va quindi considerato atto univoco da parte della maggioranza, senza percorso partecipativo né con i Consiglieri e neppure con la cittadinanza. Rilevato quanto sopra, rimandiamo la discussione in merito al contenuto degli allegati ad atti successivi che saremo ben felici, eventualmente arrivassero, di osservare e discutere facendoci affiancare da professionalità e competenze specifiche.
Francamente, considerato lo spirito ed il messaggio da voi profuso durante la campagna elettorale, ci saremmo aspettati che le parole ‘Legalità, Partecipazione e Trasparenza’, ripetute come un mantra in ogni sede e in ogni occasione, avrebbero generato occasioni di confronto per meglio affrontare, come da voi riferito, la difficilissima ed infruttuosa esperienza amministrativa che vi trovate a sperimentare.
Purtroppo così non è andata, la trasparenza e la partecipazione sono rimaste parole vuote nella vacuità della vostra azione amministrativa, e a parte alcune righe scritte nel foglio di convocazione di Consiglio, nulla è stato da voi intrapreso, né con noi e neppure con le Associazioni di categoria costrette a sollecitarvi sulla stampa per ottenere un incontro promesso mesi fa e che ancora attende riscontro.
A tal proposito sarebbe opportuno che la Sindaco si informasse meglio sulle procedure regionali vigenti, onde evitare figure barbine con chi ogni giorno opera nel rispetto di quelle norme.
E siccome non si è neppure dato avvio ad alcun percorso partecipativo con la cittadinanza - sia per Piano Operativo, sia per questo nuovo atto - tutti aspettano di sapere come intendiate procedere per l’urbanistica in generale, e come intendiate procedere per mettere in sicurezza (memorizzate il concetto, vi servirà in futuro) il porto turistico (e non l’ormeggio, come furbescamente parrebbero far intendere alcuni passaggi contenuti negli atti di questo punto all’odg).
Pare però che non tutti siano stati tenuti all’oscuro, e prego voi consiglieri di accertarvene prima che sia troppo tardi: nel mese di ottobre 2018, nella cassetta delle lettere di un nostro consigliere comunale, sono stati recapitati due fogli stampati a colori ai quali abbiamo dato francamente poco peso.
A nostra personale interpretazione erano totalmente inverosimili, irrispettosi delle norme contenute nel Piano Regolatore vigente ed efficace (e pagato), incuranti delle prescrizioni e maliziosamente interpretabili come l’azione di difesa e la tutela di interessi particolari di alcuni esercenti e dei concessionari di demanio pubblico. Invece, oggi, quanto recapitatoci sembra perfettamente inquadrabile nelle direttive contenute nel testo del deliberato e nei relativi allegati; e fa specie leggere che sia proprio il sindaco a voler portare avanti quelle intenzioni, considerato che il medesimo sindaco è a tutt’oggi a libro paga di una associazione che svolge attività commerciale dentro il porto e che la medesima associazione ha sempre manifestato in passato, a tutti i precedenti amministratori, evidenti interessi nel voler mantenere e consolidare il proprio ruolo commerciale (misto al sociale, per carità) all’interno del porto turistico.
Così come indispone che sia proprio il sindaco e l’attuale maggioranza a voler avviare un percorso che dovrà impegnare altre decine o forse centinaia di migliaia di euro di soldi dei contribuenti per modificare – considerato che a nostro avviso sarà impossibile fare variante con le procedure messe attualmente in campo senza accordo di pianificazione - uno strumento urbanistico che ha già ricevuto il placet da parte di tutto gli enti interessati, con contributi vincolanti su sicurezza, su paesaggio, su dimensioni e su ogni altro aspetto che oggi vorreste ridiscutere in virtù, forse, di malcelati interessi di bottega. Se fino ad oggi ci siamo limitati a mettervi in guardia, da oggi abbiamo altri doveri, nel rispetto del nostro ruolo e del nostro mandato, che stante la situazione attuale ci impegnano ad evidenziare i fatti alle competenti Autorità (siano esse di controllo o anticorruzione); sembrerebbe infatti che i provvedimenti alla base di questo procedimento apparirebbero finalizzati alla tutela di interessi di carattere privato, e non pubblico.
Orbene, come direbbe qualcuno, a quanto si intuisce dai documenti contenuti nella delibera posta al punto 3 dell’ogd di questo Consiglio Comunale, esiste l’intenzione di assimilare all’avvio del procedimento al PO ciò che in realtà si configura come un nuovo progetto dell’area portuale. Citare furbescamente l’art. 86 della L.R.T. 65/2014 non vi salverà da verifiche che, a nostro avviso, non tarderanno ad arrivare.
Ma c’è di più: sempre a nostro avviso, senza troppi giri di parole, le modifiche che tentate di attuare attraverso la ‘riqualificazione graduale dell’area portuale’ non tengono conto che a oggi lo specchio acqueo è campito come Porto Turistico, e sbadatamente o volontariamente dimenticate che il fattore ‘sicurezza’ è requisito fondamentale per la corretta progettazione di un qualsiasi porto di competenza regionale.
Fare finta che non si siano verificati danni all’interno dello specchio acqueo (l’ultimo evento della settimana scorsa ha danneggiato irreparabilmente un pontile di proprietà comunale in adiacenza alla diga foranea), in conseguenza delle non più eccezionali mareggiate che si verificano nel nostro settore marittimo, non vi esimerà dall’essere oggetto dei futuri provvedimenti che la Regione potrebbe mettere in campo in conseguenza del fortunale occorso lo scorso 28 ottobre 2018; esattamente quanto successo per le valutazioni di rischio inasprite dalla Regione successivamente agli eventi alluvionali per il rischio idraulico e idrogeologico.
E come soprassedere sulle vostre valutazioni relative alla tutela dell’ambiente marino, considerato che proprio lì dove sono stati per incanto scoperti numerosi esemplari di pinna nobilis e innumerevoli specie protette (quale biologo incaricato dal Comune e con quale incarico ne ha accertato la presenza?), si vuole costruire un distributore (in difformità da quanto prescritto nel confronto con la Regione), che per sua natura non può essere posizionato in quel luogo, proprio sopra l’unica prateria di posidonia ancora di pregio all’interno del porto; per non parlare poi della necessità di utilizzare piazza Bonanno per deposito cisterne carburanti (!) considerato che da qualche parte il carburante deve pur essere stoccato prima di essere erogato; e sul rispetto del paesaggio?
Intendete posizionare un molo che (sempre per le norme in materia di sicurezza dettate dagli Uffici regionali) dovrà avere requisiti simili al molo già previsto nel PRP vigente.
Quanto ad individuare un nuovo disegno urbanistico a terra, per nuovi parcheggi, aree a verde e servizi di assistenza in genere, ci corre l’obbligo di ricordarvi che è già molto ben esplicitato nel PRP vigente ed efficace (e pagato), condiviso e asseverato da tutti gli Enti chiamati ad esprimere pareri di competenza in materia di viabilità e traffico.
Ma l’apoteosi la raggiungete, finalmente, quando riferite sulla necessità di modifica al PRP per consentire l’ampliamento dell’arenile interno al porto, interessato da punti blu per affitto sdraio e dove lasciate che i residenti e i turisti si bagnino in un mare inquinato (cfr. dati della Società S.O.S. Ambiente incaricata dall’amministrazione comunale dei prelievi e delle analisi nella zona antistante l’Hotel Marinella, e conservati presso l’UTC); ma anche quando, per giustificare le auspicabili nuove modalità gestionali del bene demaniale, vi spingete a formulare piani di investimento inverosimili tesi a giustificare la possibile mancata partecipazione di privati che, poverini, potrebbero incorrere in rischi derivanti dall’effettiva redditività delle attività oggetto di concessione, tralasciando volutamente che sarebbe a carico del privato la realizzazione di opere pubbliche e di pubblica utilità a vantaggio della comunità marinese.
Ebbene si, a nostro modesto parere rischiate di fare gli interessi dei privati (quali lo vedremo) sostituendovi a loro in valutazioni che spettano ad altri settori, ma non senz’altro agli uffici comunali. Chi è in malafede potrebbe addirittura pensare che abbiate intenzione di diminuire gli investimenti per favorire chi da sempre considera quell’area bene proprio e non bene comune.
Cari consiglieri, cara sindaco, da quanto emerge appare chiaro che a un anno e mezzo dalla vostra elezione non abbiate ancora superato la fase della propaganda elettorale, quella delle promesse ad personam, quella delle modifiche certe e sicure agli strumenti di governo in maniera unilaterale senza confronto alcuno, e se dalle parole (che non costano nulla) intenderete passare ai fatti (che costano parecchio e che impegnano soldi pubblici dei nostri concittadini) significa che saremo, anche qui, costretti a rivolgerci alle sezioni di chi i conti pubblici li controlla eccome.
State infatti facendo finta di dimenticare gli investimenti per la progettazione del PRP vigente, state facendo finta di dimenticare – o forse non conoscete - le procedure di Legge, accampate giustificazioni puerili e tirate in ballo addirittura il rispetto costituzionale per giustificare i vostri intenti. Fra la campagna elettorale ed il tempo del vostro mandato sono passati in totale due anni, e in questi anni vi abbiamo osservato attentamente, e spesso abbiamo sorvolato sulle sciocchezze, sulle vostre mancanze e quelle degli uffici. Ebbene, quel tempo è arrivato alla fine".
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