STOP DEGRADO martedì 01 agosto 2023 ore 10:36
Vandali sfregiano le mura di San Cerbone
Un gruppo di escursionisti domenica si è trovato davanti ad un vero e proprio sfregio contro un edificio storico dell'Elba
MARCIANA — Domenica 30 Luglio i partecipanti al trekking delle farfalle “San Cerbone, tra castagni e santi” organizzato da Legambiente, dopo aver percorso lo stradone di Pedalta ed aver raggiunto la briglia/diga che porta alla grotta di San Cerbone, si sono incamminati lungo l’ampio stradone che risale dolcemente passando sotto i fili d’acciaio e i tralicci della cabinovia per Monte Capanne e, aggirando degli alberi caduti lungo l’antica via di San Cerbone che andrebbero tagliati e spostati, hanno raggiunto la Chiesa di San Cerbone, pregustando già una sosta al fresco ai tavoli dietro il santuario realizzati recentemente dal CAI dell’Isola d’Elba.
Lo racconta in una nota Legambiente Arcipelago Toscano.
"San Cerbone è un posto bellissimo, una chiesa dedicata al vescovo di Populonia che si dice si ritirò e nascose nel suo eremo di roccia per sfuggire ai longobardi e dove morì nel 575. - spiegano da Legambiente - La chiesa, che ricorda la storia di questo santo venerato in tutto l’Arcipelago Toscano, segnava il confine tra le comunitas di Marciana e Poggio ed è stata restaurata negli anni ’80 da un comitato presieduto dal barone danese Viggo De Wichefeld. La chiesa è chiusa dopo che venne vandalizzata all’interno con scritte e disegni. Un posto appartato, spirituale, dove si respira la storia e la pace. Dove è bello sostare per riposarsi, mangiare un boccone e meditare".
"E’ stata quindi grande la sorpresa degli escursionisti quando si sono trovati, sul retro della chiesa e di fronte all’area di sosta, di fronte ai muri esterni dell’antico santuario completamente istoriati da brutti e banali disegni e graffiti che sfregiano la storia e la bellezza dell’Isola d’Elba. - aggiungono da Legambiente - I vandali che hanno preso di nuovo di mira San Cerbone hanno addirittura firmato e datato i loro sfregi, quasi a rivendicare un atto imperdonabile e, al tempo dei socialnetwork e dei selfie, forse non sarebbe difficile identificarli e far pagar loro i danni e il necessario ripristino di questo indecente atto di vandalismo di gruppo di questi nuovi barbari ai quali il Santo non è riuscito a sfuggire..E’ quello che Legambiente chiede che facciano il Comune di Marciana, il Parco di Marciana e le forze dell’ordine perché quello che è stato fatto a San Cerbone è indecente e imperdonabile. Questi non sono la scritta o il disegno di un writer (spesso anche artisticamente pregevoli) su un brutto muro di una periferia cittadina, questo è un insulto portato direttamente al cuore verde e nascosto di un’isola e alla sua antica storia che troppe volte non sappiamo difendere e valorizzare..Così come andrebbe immediatamente tolto il vecchissimo e arrugginito generatore (che risale ai tempi della Comunità Montana dell’Elba e Capraia) che si sta disfacendo e inquinando vicino al fosso, poco prima del laghetto antincendio, dove la baracca/rifugio sta evidentemente cedendo e diventando pericolosa.
E anche il piccolo rudere della chiesina di San Francesco d’Assisi (XVII – XIX secolo), lungo la discesa che, tra i castagni, da San Cerbone porta a Marciana, andrebbe messo in sicurezza, segnalato e ripulito dalle scritte realizzate con lo spray da altri vandali, da altri imbecilli".
Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI