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Attualità venerdì 18 febbraio 2022 ore 17:25

Tribunale elbano di nuovo a rischio chiusura

Tribunale sede distaccata di Portoferraio

Il presidente di Ancim Francesco Del Deo ha inviato una lettera al Ministro della Giustizia per chiedere di mantenere il servizio nelle isole minori



ISOLA D'ELBA — Sono di nuovo a rischio chiusura le sezioni distaccate dei tribunali delle isole Elba, Ischia e Lipari ripristinate con il decreto legislativo 14/2014 in ragione della specificità territoriale e dei gravi problemi legati all’insularità ed alla mancanza di continuità territoriale con le sedi distrettuali. 

La commissione giustizia del Senato ha infatti bocciato gli emendamenti tesi a mantenere in vita le strutture che, senza una proroga o una definitiva stabilizzazione, in base alla revisione della geografia giudiziaria ex decreto legislativo 155\2012, sono destinate a cessare la loro attività il prossimo 31 dicembre. 

Immediata la reazione dell’Ancim, l’associazione che raggruppa le isole minori italiane, il cui presidente Francesco Del Deo ha inviato una nota al ministro della Giustizia Maria Cartabia ed ai presidenti delle commissioni giustizia di Camera e Senato con la quale, argomentate le ragioni della necessità di mantenere in vita gli uffici giudiziari isolani, si chiede che “sia emendato il Decreto ‘Mille proroghe’ istituendo la nuova proroga della scadenza di tali Sezioni Distaccate quanto meno di ulteriori 2 anni, perché la chiusura di tali sedi comporterebbe un ulteriore danno ed ulteriori disagi a popolazioni già disagiate” e viene richiesto un incontro urgente con il ministro “per ascoltare la voce di territori con esigenze e disagi diversi dalla terraferma che meritano maggior tutela”.

Nella nota si ribadisce che “le ragioni che giustificano per Elba, Ischia e Lipari una eccezione alla regola ed alla revisione della Geografia Giudiziaria sussistono tutt’ora e non cesseranno il prossimo 31 dicembre, né in seguito, poiché si tratta di esigenze strutturali correlate alla mancanza della continuità territoriale”. 

Viene quindi precisato che “tali sezioni distaccate garantiscono lo smaltimento di un elevato contenzioso in sede penale e civile svolgendo un’attività molto produttiva per il servizio della Giustizia Civile e di quella Penale, superiore a quella di tanti altri Tribunali Periferici”, che “non vi sono canoni di locazione da pagare in quanto di proprietà dei Comuni e concesse in comodato d’uso gratuito al Ministero della Giustizia” e che “ esse hanno competenza territoriale per aree di particolare pregio ambientale e, quindi, la loro presenza serve a garantire efficienza e prontezza di decisioni a tutela del territorio, che secondo gli obbiettivi del Governo assurge a valore pregnante”.


“Informato della situazione dal presidente di Ancim – spiega il sindaco di Portoferraio Angelo Zini – abbiamo concordato questa prima iniziativa nei confronti del ministro e dei due rami del parlamento per ribadire con forza la necessità di mantenere la presenza delle sezioni distaccate dei tribunali nelle nostre isole. Ho dato la mia disponibilità a partecipare all’incontro a Roma con il ministro, qualora venisse concesso. Sarà inoltre necessario il supporto di tutto l’ordine forense, come già avvenuto in passato ed, ovviamente, dovranno essere effettuati tutti i tentativi possibili dal punto di vista dei canali politici e delle varie rappresentanze parlamentari e ministeriali. Qualora l’obiettivo dovesse saltare nel decreto ‘Mille proroghe’ attualmente in discussione, la questione dell’indispensabile presenza degli uffici giudiziari nelle piccole realtà insulari dovrà comunque trovare soluzione nel processo di riforma della giustizia all’attenzione del governo e del parlamento”.


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