Politica lunedì 28 ottobre 2024 ore 19:25
Turismo, quale futuro per la Gestione associata?
La convenzione fra i sette Comuni elbani per la promozione turistica e la gestione del contributo di sbarco scade a Dicembre
ISOLA D'ELBA — A poco più di un mese dalla scadenza si pone il problema del rinnovo della convenzione della Gestione Associata per il turismo dei Comuni elbani con una discussione che coinvolge sia i sette sindaci che le categorie economiche del territorio.
Un altro punto su cui il dibattito è acceso riguarda la scelta fra il contributo di sbarco e la tassa di soggiorno.
Quest'ultima privilegerebbe economicamente i Comuni che hanno più strutture ricettive sul territorio e più presenze turistiche. Ma è anche evidente che se un Comune decidesse di applicare la tassa di soggiorno gli altri non potrebbero applicare il contributo di sbarco e quindi cadrebbe la attuale Gestione associata del turismo, o comunque dovrebbe essere ripensata in modo diverso da come è organizzata attualmente. I Comuni dovrebbero comunque trovare una forma organizzativa per associarsi per la promozione e decidere le risorse da mettere in Comune in un budget unico che qualcuno gestisca per tutti come avviene ora.
"Stiamo lavorando per il rinnovo della convenzione della Gat - spiega Walter Montagna, sindaco del Comune di Capoliveri, ente capofila della Gestione Associata per il turismo - e puntiamo ad essere nuovamente l'ente capofila. Stiamo discutendo con gli altri sindaci elbani per un ammodernamento della Gat e per una eventuale struttura parallela che si occupi della promozione".
"In ogni caso - prosegue il sindaco di Capoliveri - qualunque metodo si decida di applicare, tassa di soggiorno o contributo di sbarco, sarà necessario un anno di transizione anche perché i pacchetti turistici per la promozione sono già stati preparati e i Comuni in caso di passaggio alla tassa di soggiorno devono comunque organizzare degli uffici specifici. Noi stiamo lavorando sia con Roma sia con la Regione per trovare una soluzione che appunto modernizzi la struttura della promozione ma stiamo anche lavorando per accorciare il gap che si verrebbe a creare con l'applicazione delle tariffe della tassa di soggiorno rispetto al contributo di sbarco che andrebbe ad incidere sulle strutture ricettive".
"Anche in caso di passaggio alla tassa di soggiorno che viene poi applicata dai vari Comuni alle strutture ricettive, e al di là di chi sarà poi l'ente capofila - prosegue Montagna - è necessario che rimanga una struttura comprensoriale, un tavolo tecnico, in cui i 7 sindaci si confrontano su più problematiche perché il tavolo della Gat è l'unico che affronta temi e problemi comprensoriali vari, a differenza dei tavoli tecnici su sanità e istruzione che sono invece molto specifici".
"Anche con la tassa di soggiorno è possibile avere una gestione associata che riguarda la promozione turistica e altre attività dove ciascun Comune mette una parte di risorse", aggiunge Montagna.
"Certo una tassa ibrida fra contributo di sbarco e tassa di soggiorno metterebbe d'accordo tutti ma per arrivare a questo serve una legge nazionale. Noi ci stiamo muovendo comunque anche in questa direzione", conclude Montagna.
Per Niccolò Censi, coordinatore della Gestione Associata per il turismo dei Comuni elbani "in caso di passaggio alla tassa di soggiorno i Comuni dell'ambito Elba possono e devono comunque consorziarsi per azioni condivise sulla promozione. Ognuno dovrà mettere una quota proporzionale per formare un budget complessivo. Questo avviene già negli altri ambiti della Toscana dove appunto non c'è il contributo di sbarco".
Resta da capire quindi se anche per quest'anno si andrà verso una proroga, magari di un altro anno, della Gestione Associata per la quale è necessaria l'unanimità dei 7 Comuni elbani.
Lo scorso anno era stata prorogata per 12 mesi la convenzione fra i sette Comuni dell'isola d'Elba per la Gestione associata del turismo, Gat, che si occupa anche di una serie di servizi comprensoriali.
La convenzione, oltre ad unire i 7 Comuni sulla promozione turistica come "ambito Isola d’Elba" si regge su risorse finanziarie che derivano dagli introiti del contributo di sbarco dovuto dai cittadini non residenti e non proprietari di immobili sul territorio, che via mare o via aereo accedono sull'isola.
Il contributo di sbarco quindi è trattenuto dalle compagnie dei trasporti che collegano l'isola con il continente ed è un contributo una tantum.
Una parte del contributo di sbarco viene divisa fra i 7 Comuni e una parte invece viene gestita dal Comune capofila per attività di promozione turistica, servizi comprensoriali, attività connesse all'ambiente etc.
La tassa di soggiorno invece si applica da parte dei Comuni attraverso le strutture ricettive ed è una quota dovuta per ogni giorno di permanenza sul territorio. In teoria quindi, in base a come verranno decise le tariffe da parte di ciascun Comune, i Comuni che hanno più strutture ricettive e più turisti avrebbero introiti maggiori, come già detto.
A Dicembre 2024 scade la convenzione che nel 2023 era stata prorogata solo di un anno, dato che tre Comuni, Portoferraio, Capoliveri e Marciana, proprio nel 2024, andavano ad elezioni con un possibile cambio di amministrazione comunale, come avvenuto per Portoferraio.
Valentina Caffieri
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