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Attualità giovedì 02 ottobre 2025 ore 10:43
Diabete, all'Elba 55 televisite ai pazienti

È questo il dato relativo all'impiego della telemedicina all'Elba da parte dell'ambulatorio diabetologico
ISOLA D'ELBA — Sono 55 le televisite che l'ambulatorio diabetologico dell'isola d'Elba effettua ogni anno, consentendo ai pazienti elbani, senza spostarsi in continente, un collegamento diretto con il medico diabetologo dell’ospedale di Livorno.
Come spiega l'Asl in una nota, si tratta di una modalità con cui sperimentare con mano le nuove potenzialità di assistenza, possibili grazie alle nuove tecnologie digitali, che stanno rivoluzionando il modo di accedere a servizi sanitari sempre più innovativi e integrati.
L’ambulatorio diabetologico dell’Isola d’Elba, diretto da Giovanna Villani, cui si è affiancata, da agosto scorso, la dottoressa Milena Scopelliti, ha in carico circa 3mila pazienti ed effettua televisite da due anni.
“Il servizio di televisita è dedicato ai pazienti con diabete di tipo 1 – spiega Villani - quel diabete di origine autoimmune che provoca una totale assenza di insulina nel corpo causando iperglicemia. È un diabete che si manifesta generalmente in età infantile o adolescenziale ma può comparire anche in giovani adulti. L’unico trattamento efficace è la somministrazione di insulina, tramite iniezioni affiancate al monitoraggio costante della glicemia e a uno stile di vita sano”.
“Il modello di assistenza avviato all’Elba – prosegue la dottoressa - consente di affiancare alle tradizionali visite ambulatoriali in presenza un sistema di consulto a distanza, con la collaborazione tra il medico diabetologo esperto presente a Livorno, l’infermiera dell’ambulatorio elbano e uno specialista tecnologico per la gestione degli strumenti avanzati come microinfusori e penne da insulina intelligenti”.
Grazie alla televisita, i pazienti possono ricevere una valutazione specialistica in tempo reale, riducendo i tempi di attesa e migliorando la continuità assistenziale, soprattutto per chi vive in aree geograficamente svantaggiate. Il sistema favorisce una risposta organizzata e integrata ai bisogni dei pazienti cronici, promuovendo una stretta collaborazione tra professionisti sanitari e pazienti.
“Lavoriamo in equipe – aggiunge Villani - con un team multidisciplinare composto da diabetologo, infermiere, dietista, podologo e altri specialisti e offriamo percorsi completi per la diagnosi, gestione e monitoraggio della malattia. Sono previsti esami di laboratorio e strumentali, consulenze nutrizionali e screening delle complicanze”.
Sono attivi percorsi integrati con la Medicina interna di Portoferraio, per i casi più gravi, ad esempio i pazienti a rischio o a seguito di amputazione, oppure con piede diabetico complicato da osteomielite, o che richiedano la cosiddetta terapia a pressione negativa.
Una quota di prestazioni dell’ambulatorio diabetologico è dedicata a garantire l’accesso prioritario ai pazienti diabetici per effettuare la elettromiografia (due posti settimanali), la radiografia del piede (due posti settimanali), il fundus oculi, l’elettrocardiogramma e lo screening della neuropatia autonomica (tre posti settimanali), la visita nefrologica mirata alla valutazione della nefropatia diabetica (due posti). Ogni settimana è attivo anche un ambulatorio dedicato al piede diabetico, per lo screening, la diagnosi e il trattamento delle lesioni. Infine, è stato strutturato un percorso specifico per il diabete gestazionale, che include educazione alimentare, attività fisica, monitoraggio della glicemia e, se necessario, terapia insulinica o farmacologica.
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