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Attualità martedì 06 agosto 2024 ore 18:48
Sant'Ilario, commemorate le vittime del rogo
Amministrazione comunale, autorità e forze dell'ordine insieme ai volontari Aib hanno reso omaggio ai cinque giovani che persero la vita nel 1985
CAMPO NELL'ELBA — Una cerimonia per ricordare le cinque vittime che persero la vita nel rogo di Sant'Ilario il 6 A𝗴𝗼𝘀𝘁𝗼 𝟭𝟵𝟴𝟱.
Questa mattina il sindaco, le autorità civili e religiose, le forze dell'ordine insieme a Protezione civile e volontari Aib, hanno reso omaggio ai ragazzi le cui vite furono spezzate dalle fiamme.
𝐍𝐚𝐝𝐢𝐚 𝐙𝐢𝐦𝐛𝐚𝐥𝐝𝐢, 𝟐𝟎 𝐚𝐧𝐧𝐢 𝐝𝐢 𝐂𝐚𝐫𝐚𝐭𝐞 𝐁𝐫𝐢𝐚𝐧𝐳𝐚, 𝐌𝐚𝐫𝐜𝐨 𝐂𝐚𝐫𝐦𝐢𝐧𝐚𝐭𝐢, 𝟏𝟗 𝐚𝐧𝐧𝐢 𝐝𝐢 𝐌𝐢𝐥𝐚𝐧𝐨, 𝐃𝐚𝐯𝐢𝐝𝐞 𝐏𝐞𝐫𝐭𝐢𝐥𝐞, 𝐄𝐦𝐚𝐧𝐮𝐞𝐥𝐞 𝐂𝐚𝐬𝐚𝐭𝐢 e 𝐒𝐚𝐧𝐝𝐫𝐨 𝐒𝐭𝐨𝐜𝐜𝐨, 𝟏𝟗 𝐚𝐧𝐧𝐢, 𝐝𝐢 𝐋𝐢𝐦𝐛𝐢𝐚𝐭𝐞 sono stati ricordati e per l'occasione il Comune di Campo nell’Elba ha diffuso il testo di una poesia del poeta elbano Andrea Pierulivo, scritta proprio per ricordare i cinque giovani.
Ecco il testo della poesia:
"𝘾𝙞𝙣𝙦𝙪𝙚"
𝑪𝒊𝒏𝒒𝒖𝒆 𝒅𝒊𝒕𝒂 𝒂𝒅𝒖𝒏𝒄𝒉𝒆 𝒔𝒕𝒓𝒆𝒕𝒕𝒆 𝒔𝒖𝒍 𝒄𝒆𝒓𝒊𝒏𝒐 𝒂𝒄𝒄𝒆𝒔𝒐 𝒄𝒉𝒆 𝒊𝒍𝒍𝒖𝒎𝒊𝒏𝒂 𝒊𝒍 𝒔𝒐𝒓𝒓𝒊𝒔𝒐 𝒅’𝒖𝒏 𝒄𝒖𝒐𝒓𝒆 𝒏𝒆𝒓𝒐, 𝒂𝒓𝒔𝒐, 𝒔𝒑𝒆𝒏𝒕𝒐.
𝑪𝒊𝒏𝒒𝒖𝒆 𝒇𝒊𝒂𝒎𝒎𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒂𝒍𝒍𝒂 𝒅𝒆𝒓𝒊𝒗𝒂, 𝒇𝒖𝒐𝒄𝒉𝒊 𝒇𝒂𝒕𝒖𝒊 𝒏𝒆𝒍 𝒗𝒆𝒏𝒕𝒐 𝒅𝒊 𝒑𝒐𝒏𝒆𝒏𝒕𝒆.
𝑭𝒂𝒎𝒆𝒍𝒊𝒄𝒂 𝒍𝒂 𝒍𝒊𝒏𝒈𝒖𝒂 𝒔’𝒂𝒍𝒛𝒂; 𝒍𝒊𝒒𝒖𝒆𝒇𝒂 𝒂𝒍𝒍’𝑨𝒄𝒄𝒐𝒍𝒕𝒂 𝒂𝒄𝒂𝒄𝒊𝒆 𝒆 𝒄𝒊𝒔𝒕𝒊, 𝒄𝒐𝒎𝒆 𝒍𝒂𝒎𝒂 𝒂𝒇𝒇𝒐𝒏𝒅𝒂 𝒏𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒄𝒂𝒓𝒏𝒆 𝒗𝒐𝒍𝒂, 𝒔’𝒂𝒃𝒃𝒂𝒕𝒕𝒆, 𝒔’𝒆𝒓𝒈𝒆, 𝒔’𝒂𝒈𝒊𝒕𝒂; 𝒅𝒓𝒊𝒕𝒕𝒂 𝒔𝒖 𝑺𝒂𝒏𝒕’𝑰𝒍𝒂𝒓𝒊𝒐, 𝒊𝒏𝒅𝒊𝒇𝒆𝒔𝒐 𝒆𝒓𝒆𝒎𝒐 𝒆𝒔𝒕𝒊𝒗𝒐.
𝑪𝒊𝒏𝒒𝒖𝒆 𝒑𝒂𝒊𝒂 𝒅’𝒐𝒄𝒄𝒉𝒊 𝒔𝒂𝒍𝒕𝒆𝒍𝒍𝒂𝒏𝒕𝒊𝒂 𝒔𝒄𝒓𝒖𝒕𝒂𝒓𝒆 𝒊𝒍 𝒗𝒆𝒏𝒕𝒐, 𝒂 𝒔𝒐𝒏𝒅𝒂𝒓𝒆 𝒊𝒍 𝒇𝒖𝒎𝒐.
𝑷𝒐𝒊, 𝒈𝒊𝒖', 𝒗𝒆𝒓𝒔𝒐 𝒍’𝒊𝒈𝒏𝒐𝒕𝒐 𝒂𝒛𝒛𝒖𝒓𝒓𝒐; 𝒊𝒎𝒑𝒂𝒍𝒑𝒂𝒃𝒊𝒍𝒊 𝒄𝒓𝒆𝒂𝒕𝒖𝒓𝒆, 𝒊𝒏𝒗𝒊𝒏𝒄𝒊𝒃𝒊𝒍𝒊, 𝒊𝒓𝒓𝒂𝒈𝒈𝒊𝒖𝒏𝒈𝒊𝒃𝒊𝒍𝒊.
𝑪𝒐𝒎𝒆 𝒕𝒖𝒕𝒕𝒊 𝒏𝒐𝒊, 𝒂 𝒗𝒆𝒏𝒕’𝒂𝒏𝒏𝒊. 𝑵𝒆𝒔𝒔𝒖𝒏𝒐 𝒄𝒉𝒆 𝒈𝒓𝒊𝒅𝒊, 𝒏𝒆𝒔𝒔𝒖𝒏𝒐 𝒄𝒉𝒆 𝒂𝒗𝒗𝒊𝒔𝒊; 𝒆𝒑𝒑𝒖𝒓𝒆 𝒊𝒏𝒄𝒐𝒎𝒃𝒆, 𝒍’𝒊𝒓𝒓𝒆𝒑𝒂𝒓𝒂𝒃𝒊𝒍𝒆.
𝑪𝒊𝒏𝒒𝒖𝒆 𝒕𝒐𝒓𝒏𝒂𝒏𝒕𝒊 𝒗𝒆𝒓𝒔𝒐 𝑳𝒂 𝑷𝒊𝒍𝒂; 𝒊𝒍 𝒑𝒓𝒊𝒎𝒐 𝒆 𝒔𝒆𝒄𝒄𝒐, 𝒃𝒓𝒆𝒗𝒆, 𝒖𝒏𝒐 𝒔𝒄𝒉𝒊𝒐𝒑𝒑𝒐 𝒅’𝒂𝒔𝒇𝒂𝒍𝒕𝒐, 𝒖𝒏𝒂 𝒃𝒂𝒓𝒂𝒄𝒄𝒂 𝒅𝒊 𝒍𝒂𝒎𝒊𝒆𝒓𝒂, 𝒖𝒏 𝒎𝒖𝒓𝒐 𝒅𝒊 𝒇𝒖𝒎𝒐 𝒖𝒏 𝒄𝒓𝒂𝒕𝒆𝒓𝒆 𝒅𝒊 𝒇𝒊𝒂𝒎𝒎𝒆: 𝒊𝒍 𝒏𝒖𝒍𝒍𝒂.
𝑪𝒊𝒏𝒒𝒖𝒆 𝒑𝒊𝒏𝒊 𝒅𝒂𝒍𝒍𝒂 𝒄𝒉𝒊𝒐𝒎𝒂 𝒗𝒆𝒓𝒅𝒆 𝒂𝒃𝒃𝒓𝒂𝒄𝒄𝒊𝒂𝒕𝒊 𝒂 𝒒𝒖𝒆𝒍 𝒕𝒐𝒓𝒏𝒂𝒏𝒕𝒆; 𝒔𝒖 𝒐𝒈𝒏𝒊 𝒕𝒓𝒐𝒏𝒄𝒐 𝒖𝒏 𝒇𝒊𝒐𝒓𝒆 𝒅𝒊 𝒄𝒂𝒎𝒑𝒐 𝒔𝒖 𝒐𝒈𝒏𝒊 𝒇𝒊𝒐𝒓𝒆 𝒖𝒏 𝒄𝒖𝒐𝒓𝒆 𝒂𝒑𝒑𝒆𝒔𝒐 𝒂 𝒖𝒏 𝒏𝒂𝒔𝒕𝒓𝒐
𝒔𝒖 𝒐𝒈𝒏𝒊 𝒄𝒖𝒐𝒓𝒆 𝒖𝒏 𝒔𝒐𝒈𝒏𝒐𝒅𝒆𝒏𝒕𝒓𝒐 𝒖𝒏 𝒔𝒐𝒈𝒏𝒐, 𝒖𝒏 𝒄𝒂𝒏𝒕𝒐, 𝒖𝒏𝒂 𝒑𝒓𝒆𝒈𝒉𝒊𝒆𝒓𝒂.
𝑪𝒊𝒏𝒒𝒖𝒆 𝒃𝒂𝒎𝒃𝒊𝒏𝒊 𝒐𝒓𝒎𝒂𝒊 𝒑𝒆𝒓𝒔𝒊 𝒏𝒆𝒍 𝒗𝒆𝒏𝒕𝒐 𝒗𝒐𝒍𝒂𝒏𝒐 𝒔𝒐𝒑𝒓𝒂 𝒔𝒕𝒂𝒈𝒏𝒊 𝒅𝒊 𝒄𝒆𝒏𝒆𝒓𝒆 𝒃𝒐𝒍𝒍𝒆𝒏𝒕𝒆.
𝑪𝒐𝒎𝒆 𝒏𝒂𝒖𝒇𝒓𝒂𝒈𝒉𝒊 𝒅’𝒖𝒏 𝒈𝒓𝒊𝒈𝒊𝒐 𝒐𝒄𝒆𝒂𝒏𝒐 𝒗𝒂𝒈𝒂𝒏𝒐 𝒑𝒆𝒓𝒅𝒖𝒕𝒊 𝒕𝒓𝒂 𝒐𝒏𝒅𝒆 𝒊𝒏𝒄𝒂𝒏𝒅𝒆𝒔𝒄𝒆𝒏𝒕𝒊.
𝑬𝒔𝒕𝒂𝒕𝒊 𝒆𝒍𝒃𝒂𝒏𝒆 𝒑𝒓𝒊𝒎𝒂 𝒆 𝒅𝒐𝒑𝒐, 𝒗𝒆𝒏𝒕’𝒂𝒏𝒏𝒊 𝒇𝒂: 𝒄𝒊𝒏𝒒𝒖𝒆 𝒏𝒐𝒎𝒊 𝒔𝒖 𝒖𝒏 𝒄𝒊𝒑𝒑𝒐 𝒆 𝒒𝒖𝒆𝒍𝒍𝒐 𝒄𝒉𝒆 𝒓𝒆𝒔𝒕𝒂 𝒆 𝒖𝒏’𝒐𝒎𝒃𝒓𝒂 𝒎𝒂𝒍𝒊𝒈𝒏𝒂 𝒔𝒆𝒅𝒖𝒕𝒂 𝒂𝒍 𝒏𝒐𝒔𝒕𝒓𝒐 𝒇𝒊𝒂𝒏𝒄𝒐, 𝒏𝒂𝒔𝒄𝒐𝒔𝒕𝒂 𝒕𝒓𝒂 𝒍𝒆 𝒑𝒊𝒆𝒈𝒉𝒆 𝒅𝒆𝒍 𝒕𝒆𝒎𝒑𝒐 𝒆 𝒅𝒆𝒍𝒍’𝒊𝒏𝒅𝒊𝒇𝒇𝒆𝒓𝒆𝒏𝒛𝒂.
𝑪𝒊𝒏𝒒𝒖𝒆 𝒅𝒊𝒕𝒆 𝒂𝒅𝒖𝒏𝒄𝒉𝒆 𝒔𝒕𝒓𝒆𝒕𝒕𝒆 𝒔𝒖𝒍 𝒄𝒆𝒓𝒊𝒏𝒐 𝒔𝒑𝒆𝒏𝒕𝒐 𝒑𝒆𝒓 𝒏𝒂𝒔𝒄𝒐𝒏𝒅𝒆𝒓𝒆 𝒊𝒍 𝒔𝒐𝒓𝒓𝒊𝒔𝒐 𝒅𝒊 𝒖𝒏 𝒄𝒖𝒐𝒓𝒆 𝒏𝒆𝒓𝒐 𝒄𝒉𝒆 𝒏𝒐𝒏 𝒃𝒂𝒕𝒕𝒆".
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