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Cultura venerdì 20 maggio 2016 ore 16:50
Appello per la rada di Portoferraio
E' possibile sostenere la ricerca archeologica sulla rada di Portoferraio mandando una mail al Governo, in ballo contributi importanti
PORTOFERRAIO — Il Governo ha messo a disposizione 150 milioni per spazi culturali da recuperare e da far crescere. Per questo è partito l'appello da parte di Italia Nostra Arcipelago Toscano, sostenuta anche dall'archeologo Franco Cambi, affinchè nei siti destinatari possa essere inclusa anche la rada di Portoferraio.
"Aiutateci a sostenere un progetto a cui Italia Nostra Arcipelago Toscano collabora già da quattro anni insieme a tre università toscane e alla Soprintendenza Archeologia della Toscana. La ricerca sulla Rada di Portoferraio ha una forte valenza sociale e coinvolge l’intera comunità dell’Isola d’Elba. Sostenere il progetto significa contribuire a rafforzare, arricchire, accrescere l’identità culturale locale. AIiuta la Rada di Portoferraio".
Per aderire alla campagna è sufficiente inviare all’indirizzo: bellezza@governo.it la seguente mail: "Anche io sostengo il progetto di valorizzazione e promozione del sito di Rada di Portoferraio. Paesaggio e archeologia, straordinaria emergenza culturale dell'Isola d’Elba (Comune di Portoferraio, LI".
Nella rada di Portoferraio, secondo il mito, sostarono gli Argonauti dell’eroe Giasone durante la lunga ricerca del Vello d’oro. Qui sorse la villa rustica romana di San Giovanni, attorno al 100 a.C., sulla costa fino a quel momento segnata dalla lavorazione del ferro. Il paesaggio cambiò di colpo e i forni per la riduzione del ferro lasciarono il posto ai vigneti e alle cantine in cui si produceva vino. Nella corte della villa si trovavano i dolia, grandi vasi in cui fermentava il vino. Proprietari della villa di San Giovanni, come poi di quella delle Grotte, furono i Valeri Messalla, una delle più influenti famiglie romane.
"La rada di Portoferraio - conclude l'associazione - è un luogo affascinante, fatto di attrattori ambientali e culturali, memorie mitologiche, storiche, archeologiche. La villa di San Giovanni merita di essere recuperata e valorizzata".
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