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Attualità lunedì 12 giugno 2017 ore 15:14

Sanità, Portoferraio come a Volterra

Raccogliamo l'intervento di Francesco Semeraro, storico attivista in campo sanitario, che fa eco alla protesta del sindaco Ferrari a Portoferraio



PORTOFERRAIO — "Se un sindaco si oppone al depotenziamento e ai tagli dell'ospedale, non ha diritto di confrontarsi. Così a Portoferraio e a Volterra", inizia così la lettera di Francesco Semeraro in merito all'ultimo appello lanciato dal sindaco di Portoferraio (leggi l'articolo consigliato).

"Il sindaco Ferrari sono anni che chiede incontri con la Regione e con l'ASL perchè preoccupato dall'evidente depotenziamento dell'ospedale e oltre a non venir ascoltato pur essendo l'Amministratore del paese più vasto e dove sorge l'ospedale, non riceve neanche risposte. - ha aggiunto - Evidentemente per l'ASL e la Regione ci sono sindaci meritevoli di ascolto e altri no".

Entra in ballo, dunque, la recente mobilitazione avvenuta a Volterra mossa dal sindaco Marco Buselli che, preoccupato per il depotenziamente del presidio ospedaliero del posto, si è barricato sul torrione della città.

"Per questo gesto si è visto estromettere il proprio vicesindaco delegato a rappresentarlo dal confronto sulla sanità svolto in una sala a Volterra. Ad escludere la rappresentanza delle Istituzioni Volterrane è stata l'assessore regionale alla salute Saccardi forse perché non ha gradito la protesta di un sindaco che ha a cuore la salute dei suoi concittadini e che chiede di discutere e definire le richieste sanitarie dei Volterrani senza fughe in avanti o protocolli improvvisati e rabberciati. L'assessore regionale alla salute e i vertici dell'ASL dimenticano che i Sindaci sono le prime e responsabili Istituzioni del territorio e il cittadino Italiano quando non riceve o gli si nega una cura adeguata per la sua salute non si rivolge alle alte cariche regionali o aziendali ma al suo sindaco che per legge è il primo responsabile della salute della comunità che Amministra. Rispettare chi indossa la fascia tricolore significa rispettare il cittadino Italiano e questo molto spesso chi sta nei palazzi alti lo dimentica".


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