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Politica lunedì 05 maggio 2025 ore 08:00

Emergenze nel riese, proposte del Pd

Strada del Piano, spiagge, giovani, riqualificazione e partecipazione: l'intervento di Fabrizio Ania, segretario del Pd di Rio



RIO — "È vero, le conseguenze dell’ultimo sinkhole e, ancor prima, dell’alluvione che hanno interessato Bagnaia, Nisporto e Nisportino ci fanno capire quanto siamo fragili di fronte a un’emergenza. Ci hanno anche insegnato che l’errore più grave sarebbe quello di abituarsi, magari confidando nell’arte di arrangiarsi. Tutte le istituzioni devono invece impegnarsi seriamente nell’investire in prevenzione e sviluppo sostenibile, integrando questi strumenti in un governo efficace di riduzione dei rischi. Il banco di prova sarà la capacità di realizzare quanto indicato dagli esperti per mettere in sicurezza il Piano di Rio, attraverso gli interventi ritenuti necessari. Parallelamente, è indispensabile disporre di un cronoprogramma chiaro per la realizzazione del secondo lotto della Sp26, che preveda la consegna dell’opera nei tempi stabiliti, senza ulteriori slittamenti: non ce lo possiamo permettere".

Fabrizio Ania, segretario del circolo Pd di Rio, interviene su alcune priorità che riguardano il territorio riese.

"Non voglio tornare su questi temi, bensì parlare della risposta data dalla nostra gente di fronte alle varie emergenze che stiamo vivendo. La mancanza di spazi di aggregazione: la rigenerazione urbana dei nostri paesi, a partire da Rio Elba: rigenerazione intesa anche come recupero di immobili comunali o pubblici in disuso, da destinare ad aggregazione sociale e culturale. L’occasione ghiotta è offerta dal bando “La Toscana Diffusa” della Regione Toscana, che finanzia progetti fino a 600.000 euro. In questi giorni, l’Associazione Giovani di Rio ha promosso una petizione a sostegno della proposta per la creazione di un centro giovani unico o “diffuso” a Rio: uno o più spazi in cui i nostri ragazzi possano sperimentare sinergie tra generazioni. Un centro giovani non è solo un luogo fisico, ma un laboratorio di idee, un motore di innovazione sociale capace di promuovere coesione, creatività e senso di appartenenza, catalizzando energie positive per la rinascita dei nostri paesi. Spero che l’amministrazione faccia propria questa iniziativa, ne avvii la progettazione e la presenti ufficialmente come proposta del Comune".

"La difesa e la salvaguardia delle nostre spiagge: - prosegue Ania - il 26 Aprile, duecento persone si sono ritrovate alle Fornacelle per il ripristino del tratto che conduce alla spiaggia. Era presente anche il “popolo della rete”, che ha sostenuto il flash mob e una petizione che ha raccolto quasi 1.000 firme. La recente sentenza del Tribunale di Livorno, che rispetto ma non condivido, non frena la nostra determinazione: anzi, rafforza la richiesta di una soluzione rapida. Sia chiaro a tutti che non molleremo mai. La Giunta onori l’impegno preso in Consiglio comunale e convochi senza ulteriori ritardi le parti pubbliche e private interessate. Rio non può permettersi di iniziare l’estate privando i più fragili dell’accesso alla spiaggia e, ancor più grave, ostacolando i mezzi di soccorso in caso di emergenza". 

"La partecipazione attiva dei cittadini alle scelte: - aggiunge Ania - nei giorni successivi alla chiusura della SP 26, famiglie e imprese si sono mobilitate. Hanno chiesto non solo di essere informate correttamente, ma anche di essere coinvolte nella valutazione del rischio e della sicurezza del territorio. Alcuni hanno costituito il Comitato “Noi Rio” e attivato una chat per confrontarsi. Hanno portato al centro dell’attenzione il bisogno di partecipazione attiva della comunità. In molte realtà italiane, i Comuni hanno approvato statuti e regolamenti per forme strutturate di partecipazione civica: consigli di quartiere, consulte tematiche, bilanci partecipativi, regolamenti per l’amministrazione condivisa dei beni comuni. Qui, invece, registriamo inaccettabili ritardi. È tempo di liberare energie e valorizzare le capability del nostro territorio: la sfida è riconoscere e integrare tutte le intelligenze, anche quelle finora lontane o deluse, coinvolgendole pienamente nelle decisioni che disegneranno il futuro della nostra comunità. Per fare un esempio concreto: non basta il project financing per recuperare i Voltoni. Sarebbe stato necessario, fin dall’inizio, un percorso di partecipazione estesa, coinvolgendo cittadini e giovani per definire insieme gli obiettivi strategici, non solo urbanistici, ma soprattutto culturali. La messa in sicurezza del Piano di Rio, di Bagnaia, Nisporto e Nisportino, il ripristino dell’accesso alle Fornacelle e la creazione di un centro giovani come volano di rigenerazione urbana sono tre priorità assolute".

"Ad esse ne aggiungo un’altra: la messa in sicurezza e il recupero dell’area Costa dei Barbari, insieme a un piano straordinario per la cura del territorio e la valorizzazione del nostro patrimonio. Su questi temi non mancheranno il mio contributo personale e quello del PD; non saranno tollerati errori, immobilismi o ulteriori ritardi da parte della Giunta o di altre Istituzioni. Concludo con un evento a cui ho partecipato ieri a Cavo: la presentazione del progetto di riqualificazione del nostro approdo turistico. Oltre alla qualità della soluzione, che migliora servizi e spazi urbani, vedo altro: ragazzi ventenni scelgono di restare e di investire il proprio futuro professionale nel loro paese. Spero ne seguano altri, mettendo in campo capacità imprenditoriale, idee e progetti. Per me, tutto ciò che è accaduto in questi mesi è il nuovo che avanza. Né una scarsa capacità della politica né un’amministrazione vomunale inadeguata potranno mai fermarlo. È come un’onda: non si può arrestare con un calcio", conclude Ania.


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