Attualità sabato 16 gennaio 2016 ore 14:48
Villa delle Grotte, è corsa contro il tempo
Il nuovo segretario comunale dovrà firmare gli ultimi passaggi formali e c'è già un'associazione che si propone per la gestione del sito
PORTOFERRAIO — Quello appena iniziato potrebbe essere il nuovo anno zero per il più importante sito archeologico di Portoferraio, sarà infatti un processo a tappe forzate quello che dovrà portare l'amministrazione comunale alla riapertura della villa romana delle Grotte.
Lo stato delle cose parla di un triumvirato composto da Angelo Del Mastro (assessore alle attività produttive del Comune), Cecilia Pacini (presidente della sezione elbana di Italia Nostra) e Alessandro Pastorelli (presidente degli architetti elbani), nominato a guidare il cda della Fondazione Villa Romana che, nominato da oltre due mesi, non si è ancora riunito.
Colpa di alcuni passaggi formali che mancano all'appello fanno sapere dall'amministrazione, un ritardo aggravato dal cambio di segretario generale del Comune e che il segretario in pectore Pierluigi Acerbi dovrebbe completare nei primi giorni della sua attività in Biscotteria. A quel punto, espletate le formalità burocratiche, il direttorio dovrebbe passare al vaglio le varie ipotesi di gestione del sito archeologico.
Sarebbe questo il vero vulnus della vicenda: capire come e chi, in accordo con la proprietà, dovrà aprire e tenere attivo uno dei luoghi di maggiore interesse dell'Elba. Nel ventaglio delle ipotesi si va da una gestione diretta del Comune a una affidata alla fondazione stessa (che pare tuttavia più difficile) mentre si guarda anche alla partecipata comunale Cosimo De'Medici.
Quale sarà la scelta che la fondazione farà si tratta di una corsa contro il tempo per evitare che la prossima estate veda un'altra volta le file di turisti arrivare davanti ai cancelli chiusi e fare marcia indietro sconsolati. I tempi sono stretti: trovare la formula organizzativa e il soggetto, studiare un piano economico e culturale adeguato, promuoverlo e attuarlo entro i pochi mesi che rimangono da qui alla fine della primavera.
Dall'altra parte c'è già chi invece si propone per adempiere al compito: è la neonata associazione Archeologia diffusa che, se pur ampliata nei suoi membri e negli obiettivi, è emanazione dell'esperienza Archeocolor, cioè l'ultimo soggetto che aprì e fece funzionare la villa romana. "Certo, ci stiamo pensando - commenta la presidente Paola Piani - e avvieremo un dialogo con l'amministrazione comunale sperando di ricevere risposte positive".
L'idea dell'associazione è quella di fare del sito archeologico un luogo per eventi culturali aperti a tutta la cittadinanza "per far vedere alle persone che l'archeologia è molto più vicina di quanto si pensi - continua Piani - valorizzare il patrimonio elbano che è molto ricco. Non solo la villa delle Grotte ma ci sono anche altri siti su cui potremmo lavorare".
"Rispetto all'esperienza di Archeocolor abbiamo ampliato i nostri orizzonti, infatti nell'associazione abbiamo membri di Siena, Arezzo e da altre parti della Toscana, vogliamo raggiungere una dimensione regionale, l'idea è quella di aprirci un po' di più".
Luca Lunedì
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