Cronaca giovedì 09 gennaio 2020 ore 15:30
Lavoro nero in un'azienda agricola, anche tre minori
Su nove persone trovate al lavoro, sette erano a nero e due fanno parte di famiglie che percepiscono il reddito di cittadinanza. Segnalazione all'Inps
PORTOFERRAIO — Un’impresa di viticoltura del territorio elbano è finita nella rete dei controlli della Guardia di finanza della Compagnia di Portoferraio. Il giorno del sopralluogo, come si legge in una nota della Guardia di finanza, delle nove persone, tutte italiane, trovate intente a prestare la propria opera in azienda, sette erano a nero. Di questi, tre sono risultati minorenni (si tratta di due ragazzi di 17 anni e uno di 15), mentre gli altri sono uomini adulti, rispettivamente di 62, 57, 45 e 31 anni.
Uno dei tre minori e uno dei quattro dipendenti in nero inoltre fanno parte di nuclei familiari che percepiscono il reddito di cittadinanza. Beneficiari del contributo in particolare erano la madre del primo e la consorte del secondo. Le due donne sono state segnalate all'Inps per la decadenza del contributo e il recupero del denaro indebitamente ricevuto, 4.668 euro in tutto. Anche l'autorità giudiziaria è stata informata in merito al reato di omessa comunicazione di variazioni reddituali o patrimoniali in materia di reddito di cittadinanza: secondo la ricostruzione della Finanza, le due donne non hanno comunicato la variazione dell'Isee anche se un membro delle loro famiglia lavorava.
Nei confronti dell’azienda sono scattate le sanzioni amministrative per le violazioni della normativa sul lavoro per 40mila euro, mentre il 69enne rappresentante legale della società è stato denunciato alla procura della Repubblica di Livorno per “somministrazione e utilizzazione illecita di manodopera con accertamento di irregolare assunzione di bambini e adolescenti”.
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