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Attualità lunedì 06 dicembre 2021 ore 08:00

Sanità Elba, "promesse non mantenute"

Il due Comitari lanciano di nuovo l'allarme sulla situazione dell'ospedale di Portoferraio e chiama in causa il sindaco Zini e gli altri



PORTOFERRAIO — "Dopo aver letto il dietrofront del sindaco Zini su un quotidiano regionale e l’appello dello stesso Presidente della conferenza zonale dei Sindaci, indirizzato al Direttore dimissionario del Pronto Soccorso (P.S.) affinché ci ripensi e ritiri le dimissioni, che se confermate lascerebbero il P.S. senza il suo responsabile e specialista di grande professionalità dell’emergenza urgenza, ci viene da pensare: “Ma noi lo avevamo denunciato mesi fa, lanciando un appello accorato proprio all’istituzione di Portoferraio che invece era apparsa rassicurante e fiduciosa sulla situazione del P.S.”

È il Comitato Elba Salute insieme al gruppo Miglioriamo l'ospedale elbano e lanciare ancora ina volta un appello sulla situazione della sanità elbana.

"Allora viene spontaneo da porre una domanda: - proseguono i Comitati - caro sindaco ci chiediamo, ma la lettura del cronoprogramma inviatoci dall’ASL non doveva allarmare tutti i sindaci per come era stato studiato e presentato? Avevamo chiesto un monitoraggio proprio perché ci sembrava mal pensato, una presa per i fondelli ciclonica in un momento di disperazione e di angoscia". 

"Fino a oggi l’Azienda - commentano i Comitati - non è stata in grado di mandarci un solo medico fisso (ricordiamo che con il Direttore dimissionario i medici stanziali del P.S. sono solo due), figuriamoci come avrebbe fatto a mandarci non due medici, come chiedevano i Comitati, ma addirittura sei. Così come dato per certo che i sei infermieri che dovevano trasferirsi qui entro pochi giorni per permettere l’apertura del reparto dell’ospedale di Comunità si è rivelato un altro slogan di cattivo gusto. Mentre si leggeva questa propaganda, toglievano proprio un infermiere da un reparto di vitale importanza, il P.S. per non parlare della situazione paradossale che vede due infermieri pugliesi, pronti a trasferirso all'Elba per propria scelta, che sembra siano stati dirottati verdo l'ospedale di Lucca per l'apertura di altri posti di terapia intensiva".

"Una decisione, - commentano - che se confermata, rasenterebbe l’assurdo di un sistema che non funziona. Fino a quando dobbiamo tollerare tutto questo? Abbiamo mo fatto presente nella riunione con l’azienda che il nostro ospedale non dispone di Wi-Fi e che pertanto molte attrezzature, come quelle di una terapia sub intensiva, avrebbero difficoltà a funzionare. E vogliamo parlare della realtà?Aspettiamo la disponibilità di un anestesista per attivare la sub-intensiva e leggendo una recente delibera dove si cercano cinque anestesisti, uno dei quali da destinare proprio all’Elba gli si offre solo un anno di contratto?"

"Caro sindaco Zini, - proseguono - ci dice chi è disposto a lasciare una sistemazione definitiva per venire all’Elba per un anno di contratto? E sa che la mancata assegnazione di un anestesista comporta la “nullità” del progetto di assistenza domiciliare per i malati di SLA? Alla riabilitazione Elbana, tanto utile ma distante da chi ne ha bisogno, non servono parole e propaganda delle bontà del centro di Campiglia, ma un nuovo protocollo e una riorganizzazione del servizio Elbano che potrebbe migliorare moltissimo sia come numero di persone da assistere e riabilitare, sia come risparmio di risorse, tanto utili, se ritornasse nell’ambito del distretto sanitario".

"E vogliamo oparlare della “illuminante” idea di togliere un’ambulanza con medico a bordo, per destinarla al P.S.? - si legge nella nota  - Utilizzare un medico e un infermiere al P.S. che nel momento del bisogno devono rispondere a una chiamata urgente e lasciare un qualsiasi intervento a metà. Figuriamoci se l’intervento richiedesse una procedura d’urgenza. Ribadiamo: assurdo. Sindaco, oltre ad essere mortificati di quel cronoprogramma che più lo si legge e più si ha l’impressione che sia stato scritto per una fascia di popolazione di serie più bassa della “B”, quindi con pochi diritti sanitari, la informiamo, se non lo sapesse, che pochi giorni fa l’Elba è rimasta senza il medico legale. Tutti conoscono la necessità di avere una figura così importante sul territorio, vuoi per la parte relativa ai decessi (responsabilità, assicurazioni, autopsie, etc), vuoi per le pratiche legali e responsabilità sanitarie (commissioni di verifica per inabilità, patenti, e varie)".

"Sindaco Zini e Sindaci Elbani, poiché la Sanità è pubblica proprio perché dovrebbe essere di tutti, serve una vostra chiara e precisa presa di posizione perché non è più il tempo di mediare per avere qualche briciola che poi neanche arriva, serve un segnale forte che possa dare quella tutela e quella sicurezza sanitaria di cui la comunità Elbana ha diritto", concludono il Comitato Elba Salute e il gruppo Miglioriamo l'ospedale elbano.


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