Attualità giovedì 17 giugno 2021 ore 08:00
Danneggiata la panchina arcobaleno
La panchina simbolo contro l'omobitransfobia era stata inaugurata un mese fa dall'amministrazione comunale di Portoferraio con le associazioni
PORTOFERRAIO — "Un’altra panchina rainbow, dedicata specificatamente alla giornata contro l’omo-bi-transfobia è stata danneggiata. Era la prima in tutta l’Isola d’Elba!"
Lo ha scritto l'avvocato Matteo Mammini, in prima linea nella difesa dei diritti Lgbt, che è stato fra i promotori dell'iniziativa poi portata avanti dal Comune di Portoferraio (leggi qui l'articolo) che, grazie all'interessamento del consigliere Simone Meloni, ha anche aderito alla rete Ready. La panchina era stata inaugurata con la presenza del sindaco Zini, dell'assessora Marotti e di altri rappresentanti del Consiglio comunale di Portoferraio sia di maggioranza che di minoranza con Agedo Livorno-Toscana presente a Portoferraio con Punto Ascolto, e L.E.D. Arcigay Livorno.
"Inaugurata appena un mese fa, - ha scritto Mammini su Facebook- il 16 Maggio, oggi vede già una stecca spezzata. Chi se ne intende parla di un calcio ben assestato per provocarne la rottura. Come ho avuto modo di dire nel mio discorso proprio durante l’inaugurazione, all’Elba l’omo-bi-transfobia è ben radicata, permea molti strati socio-culturali della cittadinanza, è tanto nascosta dietro sorrisi di circostanza quanto assai presente e pronta ad agire. Una panchina color arcobaleno, un semplice messaggio di inclusione, vandalizzata per rimarcare un grave, quanto costante, messaggio d’odio.
Tutto proprio durante il mese del Pride".
Quanto accaduto è stato così commentato su Facebook anche da Piombino Rainbow gruppo Val di Cornia-Arcigay Livorno: "Con dispiacere e rabbia apprendiamo che la panchina arcobaleno di Portoferraio, inaugurata lo scorso 16 Maggio, è già stata danneggiata di proposito. Ignoranza? Banale vandalismo? Noia? O un gesto con un preciso messaggio di odio? Non importa. E' comunque un gesto grave, perché è stato colpito un simbolo e tutte le persone che quel simbolo rappresenta. Speriamo che i responsabili siano almeno identificati."
Questo invece il commento di Arcigay Livorno su Facebook: "Questo non è il primo atto di intolleranza che si è verificato sui nostri territori nei confronti della comunità LGBTQIA+, gesti del genere non solo sono condannabili sempre ma assumono ancora più significato deprecabile se fatti in un contesto come quello del mese del pride e in un periodo in cui si la discussione sul Ddl Zan è ancora aperta. Stiamo già prendendo contatti per ripristinare quanto prima la panchina e ci aspettiamo che gli autori di questo gesto infame capiscano che non rinunceremo mai alla nostra battaglia per i diritti e che i nostri simboli verranno difesi sempre".
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