
Elodie a Sanremo lancia il «diario del giorno»: oggi svegliata da una radio in strada che suona una sua canzone

Sport giovedì 21 marzo 2019 ore 15:37
Nasce la nazionale di calcio dell'isola d'Elba

Aderirà alla Conifa, federazione calcistica senza scopo di lucro che coinvolge 47 nazioni con un campionato nazionale giunto alla terza edizione
PORTOFERRAIO — Nasce la nazionale di calcio dell'isola D'Elba, nazionale che aderirà alla Conifa (Confederation of Independent Footbaal Association), federazione calcistica rivolta a tutte le associazioni al di fuori dell’egida della Fifa e non riconosciuta dalla Uefa.
Si tratta di un’organizzazione globale, che agisce senza scopo di lucro e che sostiene i rappresentanti delle squadre di calcio internazionali provenienti da nazioni, nazioni de facto, regioni, minoranze etniche e regioni con scarse possibilità di attività sportiva.
Conifa è stata fondata il 7 giugno 2013, e ha organizzato il suo primo Mondiale di calcio nel giugno 2014 a Ostersund, in Svezia.
Le adesioni stanno crescendo. Si tratta di un' iniziativa partita dalla resuscitata polisportiva di Rio Elba che poi confluirà in un' altra associazione con un direttivo e uno statuto proprio.
"Lo scopo è quello di allargare gli orizzonti, - spiega dal comitato organizzativo Gaetano D'Auria - sia sportivi ma anche turistici, basti pensare che appena qualche mese fa è nata la nazionale della Sardegna che va ad affiancare le altre nazionali sul continente come la nazionale della Padania o quella Santa di Città del Vaticano".
"I mondiali della Conifa sono arrivati alla terza edizione e aderiscono circa 47 nazioni non riconosciute, - spiega D'Auria - ma il nostro caso ripeto non vuole essere ne una provocazione né una ribellione verso qualcuno o qualcosa, ma un' apertura, una sfida non solo sportiva. In Europa, solo per fare qualche esempio, troviamo le rappresentative di Padania (seconda nel ranking Conifa), Abkhazia, Repubblica popolare di Donetsk, Monaco e Nagorno Karabakh. In Asia, di Panjab, Tibet e Rohingya; per l’Africa Darfur, Somaliland e Zanzibar; mentre arrivano dall’Oceania Kiribati e Tuvalu".
"Intanto c'è davvero tanto entusiasmo sull'idea di una nazionale di calcio Elbana che, - prosegue D'Auria - una volta costituitosi come associazione,dovrà procedere alla stesura di uno statuto. E saranno tanti i punti interrogativi. Chi potrà vestire la maglia con le tre api della nazionale elbana? Solamente i nativi? Oppure anche i residenti da almeno 10 anni? Oppure anche i nativi di tutta la toscana? L'ultima sarebbe una buona idea visto che sono tanti gli ex calciatori professionisti che giocano in alcune nazionali facendo la differenza e potrebbe essere una buona opportunità. Quest'anno i mondiali li ha vinti la Karpatalya, una minoranza ungherese che vive in Ucraina contro la Repubblica di Cipro del Nord per 3 a 2 mentre la Padania è arrivata terza. Insomma con tanti nostri ragazzi elbani e con qualche ex campione anche l'Elba potrebbe vincere il suo mondiale e non solo di calcio".
Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI