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Politica martedì 10 maggio 2016 ore 15:43

La minoranza chiede l'annullamento della Tari 2016

​Secondo il gruppo Cosetta Pellegrini sindaco esisterebbero profili di illegittimità nella delibera che quantifica la Tari 2016



PORTOFERRAIO — Nell’ultima seduta del consiglio comunale si è proceduto all’approvazione della delibera TARI 2016, con il parere negativo del ragioniere capo Luca Donati. E' questo uno dei motivi che spingono la minoranza consiliare guidata da Cosetta Pellegrini a chiedere l'annullamento della delibera.

L'opposizione, in una lettera inviata a tutti i consiglieri, scrive: "Le controdeduzioni addotte dall’amministrazione appaiono agli scriventi consiglieri del tutto inconerenti e tautologiche per i seguenti motivi:

Proprio perché non è accertata (ed è impossibile accertare, vista la totale assenza dei dati necessari) la coerenza fra D.U.P. e deliberazione quest’ultima era improcedibile, ai sensi dell’art. 6 del vigente regolamento di contabilità secondo cui il parere di regolarità contabile non è rilasciato per le deliberazioni del consiglio comunale e della giunta comunale che non sono coerenti con le previsioni del Documento Unico di Programmazione e del bilancio di previsione finanziario annuale e pluriennale, eventualmente aggiornati anche con lo stesso atto. 

La coerenza fra i documenti deve essere dimostrata. Conseguentemente appaiono del tutto inopportune le pressioni degli amministratori per ottenere un parere che non poteva essere rilasciato. D’altro canto, visto che il ragioniere lo ha comunque rilasciato, in contrasto con la norma, se ne doveva almeno tener di conto. Essendo il parere negativo, si poteva non tener conto dello stesso nel solo caso che fosse palesemente errato, per contrasto con la vigente normativa contabile, caso che non è riscontrabile, poiché il parere spiega molto puntualmente l’oggettiva impossibilità di verificare la conformità obbligatoria della delibera al D.U.P. ed al bilancio.

Le controdeduzioni, peraltro, niente asseriscono nel merito delle puntuali motivazioni del parere negativo e paiono più espressione di una volontà politica di andare avanti a prescindere, che di una ragionata e motivata deduzione a contrario.

La delibera non poteva quindi essere portata all’approvazione del consiglio e, se portata, doveva essere rigettata. Essa è facilmente impugnabile in sede di contenzioso, con facile vittoria di chi impugnasse e conseguente caducazione degli atti derivanti e cioè le cartelle del tributo. Ciò potrebbe generare un evidente danno al comune, di cui potrebbero essere chiamati a rispondere i consiglieri che hanno approvato la delibera, nonostante un chiaro parere tecnico che evidenziava l’improcedibilità dell’atto e comunque, a salvezza di ogni dubbio ed incertezza, ne confermava l’illegittimità;

Niente si controdeduce in merito ai costi e ricavi comunali integrativi, di cui non è accertata la coerenza col D.U.P. e quindi col bilancio 2016/2018, mentre manca ogni e qualsiasi indicazione rispetto ai riflessi sul bilancio concernenti la TARI che fa carico al Comune con il rischio di generare debiti fuori bilancio, in violazione del principio contabile di integrale copertura del costo della TARI ed ancora una volta, quindi, con un potenziale danno al Comune.

A niente purtroppo rileva il fatto che la mancata approvazione della delibera entro il termine di legge avrebbe comportato l’impossibilità per l’ente di applicare nell’anno di riferimento le tariffe ai cittadini. A prescindere dal fatto che non sono tariffe, ma tasse (e la differenza è sostanziale), non è certamente possibile, se la giunta è arrivata lunga sui termini di approvazione, forzare il quadro fino a tal punto.

Sulla base delle suddette considerazioni, che rivolgiamo a tutti i colleghi consiglieri affinchè siano pienamente consapevoli dei rischi della situazione evidenziata e quindi con spirito assolutamente collaborativo, invitiamo il sindaco la giunta comunale ad adottare tutti gli atti necessari ad eliminare gli evidenti profili di illegittimità dell’atto, che possono comportare un palese rischio di danno all’erario del Comune. 

Restiamo in attesa di un urgente riscontro e ci dichiariamo fin da ora disponibili ad ogni costruttivo confronto".


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