Attualità domenica 10 novembre 2024 ore 09:22
"Uno studio sulla identità dei cittadini"
Giovanni Frangioni fa una riflessione sugli abitanti di Portoferraio, città che ha dato origine a eroi, poeti, artisti etc.
PORTOFERRAIO — "La lodevole iniziativa dal titolo “Radici, identità e futuro: l’“Archivio dellaMemoria”, svolta sabato 9 Novembre a Portoferraio, pone aspetti che nel mio libro “Quando in cielo c’erano le rondini”, hanno già trovato uno spicchio di dignità. L’iniziativa che ha riguardato l’Elba offrendo foto, narrazioni e immagini, è stata interessante.Tra passato e futuro c’è un circuito di risonanza, uno scambio vitale continuo e necessario, teso a far diventare una comunità più stimolata e consapevole a partecipare attivamente a quel rapporto. Restringendo però i confini dell’intera isola alla sola Portoferraio, penso che questa Città vada ancora profondamente studiata".
Lo scrive Giovanni Frangioni in una nota facendo una riflessione sulla situazione dei cittadini di Portoferraio e il loro rapporto con la città.
"Tra tutte le questioni che da “secoli”, a Portoferraio, non hanno trovato colpevolmente approfondimenti e idee, emergono quelle non visibili e non misurabili attraverso i soli numeri. Si dovrà auspicabilmente lavorare affinché l’aspetto economico di una Città non debba in eterno primeggiare nella classifica su tutto il resto. - prosegue Frangioni - Quali sono state le identità di Portoferraio nel tempo? Quanto e come hanno inciso i cittadini di questa città nei cambiamenti fisici avvenuti? Il passato va ricordato, ognuno di noi si dovrebbe sentire impegnato a farlo! Dobbiamo trovare la volontà per fare Memoria. Andando un po' oltre la Memoria, cioè nel profondo delle radici di Portoferraio, alla Città manca una ricerca sociologica e antropologica che considero importante, oltre che doverosamente per una comunità più informata e per le sue scelte di un futuro migliore".
"E ancora, una Città che è stata la culla di eroi, patrioti, scrittori, pittori e studiosi ha bisogno di un lavoro di ricerca teso a conoscere la condizione interiore di ogni singolo cittadino. - prosegue Frangioni - La dimensione umana ha bisogno di trovare la sua dignità. Questo è un nuovo dialogo da costruire. Portoferraio dove “tutti i venti ci soffiano” ha bisogno di vento nuovo, di una novità che rompa gli schemi classici su cui ci siamo, e per troppo tempo, esclusivamente misurati. Quale è il carattere degli abitanti di questa Città? Siamo individualisti nei rapporti con la Città, indifferenti ai problemi del nostro vivere nel nostro luogo, opportunisti o altro? Anche la felicità delle persone che abitano in questa Città, deve essere presa come un aspetto di ricerca per capirne quale aspetti la influenzano. Bisogna accompagnare oggi e nel futuro con uno sguardo doverosamente attento, allo star bene".
"Mi piacerebbe conoscere il codice d’affetto di ogni singolo cittadino e quanto è riconoscente o no verso la sua Città, - aggiunge Frangioni - accompagnato dagli immancabili motivi. In un tempo dove anche a Portoferraio il 40% dei cittadini non vota per eleggere il proprio sindaco bisogna andare a cercare i cittadini, non solo nei momenti elettorali, ma per intervistarli, ascoltarli, interloquirci per poi misurarsi su cosa pensano, per trovare le migliori e possibili soluzioni".
"C’è un bel pezzo di città depressa e indifferente e il futuro potrebbe far diventare la forbice tra eletti ed elettori sempre più larga", ha Frangioni.
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