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Politica giovedì 06 novembre 2025 ore 11:26

Comunità del Parco, cosa è emerso dalla seduta

Le priorità indicate dal Commissario straordinario Arcenni e la necessità di intervenire sull'emergenza ungulati



PORTOFERRAIO — Si è riunita ieri mattina, 5 Novembre, la Comunità del Parco Nazionale Arcipelago Toscano. All’ordine del giorno la presentazione del nuovo Commissario Straordinario del Parco, Matteo Arcenni, e l’espressione del parere sul Bilancio di Previsione dell’Ente per l’anno 2026.

Alla seduta - convocata con la partecipazione dei Sindaci, dei Presidenti delle Province di Grosseto, di Livorno e della Regione Toscana - erano presenti 9 membri su 13, con l’assenza della Regione Toscana e dei Comuni di Rio, di Capraia Isola e di Livorno.

Il Presidente della Comunità del Parco e Sindaco di Marciana, Simone Barbi, ha aperto i lavori rivolgendo un saluto istituzionale al Commissario Straordinario Arcenni e chiedendo indicazioni sulle sue prime impressioni e sulle linee programmatiche future dell'Ente, ricordando inoltre il ruolo della Comunità nella designazione di quattro componenti del prossimo Consiglio Direttivo.

Matteo Arcenni si è formalmente presentato alla Comunità del Parco, sottolineando di aver già avuto modo, nelle prime due settimane di mandato, di conoscere il territorio, gli uffici del Parco e diversi rappresentanti istituzionali e stakeholder locali, riscontrando con piacere un elevato livello di preparazione da parte del personale del Parco e un rinnovato entusiasmo tra gli attori imprenditoriali e commerciali dei vari territori. Elementi che fanno sentire forte ad Arcenni il senso di responsabilità nei confronti di questa sfida che deve essere una sfida collettiva finalizzata a uno sviluppo complessivo di ogni componente del parco, in un’ottica di sforzo condiviso e confronto costante.

Arcenni ha espresso apprezzamento per il lavoro svolto finora dall’Ente e per le significative potenzialità del territorio, affascinante anche nel periodo invernale e ricco di bellezza, evidenziando tuttavia alcune criticità riscontrate. Ha evidenziato di aver trovato un bilancio solido e una struttura amministrativa efficiente, base importante per programmare nuove azioni a favore della comunità e dell’ambiente.

Il Commissario ha indicato tra le sue priorità: affrontare con urgenza la gestione degli ungulati nell’Isola d’Elba, inclusa la problematica delle capre, con un piano operativo dedicato e condiviso; favorire nuove iniziative imprenditoriali e attività sostenibili per valorizzare il territorio; avviare l’iter di individuazione di aree di protezione a mare da inserire all’interno del perimetro del Parco Nazionale, con riferimento all’Elba e al Giglio, sulla base di un percorso partecipato, trasparente, privo di imposizioni e condiviso con le amministrazioni locali e con i diversi portatori di interessi; sviluppare un piano turistico sostenibile e sensoriale, orientato alla destagionalizzazione e al miglioramento dei servizi per residenti e visitatori, contrastando l’abbandono delle isole fuori stagione.

Arcenni ha inoltre invitato la Comunità del Parco a procedere, rapidamente e con attenzione alle quote rosa, nell’individuazione dei quattro designati per il nuovo Consiglio Direttivo, in vista della scadenza del suo mandato commissariale, prevista tra sei mesi.


Il Presidente Barbi ha richiamato l’attenzione sull’entità dell’emergenza ungulati, ricordando lo stanziamento annuale di oltre 300mila euro che l’Ente Parco intende assicurare e auspicando analoghi impegni economici da parte delle amministrazioni competenti nelle attività che saranno necessarie al di fuori del perimetro del Parco.


Il sindaco Nocentini ha informato che il centro di sosta richiesto dalla Regione Toscana è stato individuato nel Comune di Portoferraio, presso la sede dell’ex frantoio, ed è in attesa della conferma dei fondi della GAT, convocata per l’11 novembre, allo scopo di realizzare in tempi brevi gli interventi di sistemazione della struttura e renderla pienamente operativa. Tale struttura, insieme a quella già attiva a Campo nell’Elba e utilizzata dal Parco, potrà supportare efficacemente le attività di cattura condotte nell’isola.


È emersa inoltre la necessità che la Regione Toscana nomini un commissario straordinario per la gestione dell’emergenza ungulati all’Elba, al fine di garantire il coordinamento delle attività previste dal più volte citato piano di eradicazione, dentro e fuori dal Parco, e di assicurarne l’adeguato finanziamento e la successiva immediata esecutività. 

La Comunità del Parco ha successivamente espresso parere favorevole, all’unanimità dei presenti, sul Bilancio di Previsione 2026 del Parco, che concluderà l’iter di approvazione con il provvedimento finale a cura del Commissario Straordinario.


Il Sindaco di Porto Azzurro, Maurizio Papi, rivolgendosi al Commissario Arcenni, ha ricordato che fin dalla sua istituzione il Parco non è mai stato totalmente accettato dalla comunità locale in ragione dei vincoli e dell’imposizione dall’alto della sua perimetrazione, poiché si è ritenuto che il regime di tutela imposto dalla presenza dell’area protetta limiti le attività economiche dei cittadini e delle imprese, generando quindi diffidenza verso l’Ente Parco. Ha quindi richiesto un maggiore coinvolgimento della comunità locale nelle decisioni, con particolare riferimento all’ipotesi di istituzione dell’area marina protetta e alla revisione dei confini del Parco.


Il Direttore del Parco, Maurizio Burlando, fornendo un contributo alla discussione, ha ringraziato il Sindaco Papi per gli stimoli proposti e, impegnandosi come già affermato dal Commissario Straordinario a implementare e migliorare la comunicazione verso l’esterno, ha evidenziato come a ormai 30 anni dall’istituzione del Parco Nazionale il quadro regolamentare dell’area protetta sia ormai ben chiaro e noto, soprattutto a chi abbia inteso proporre iniziative o attività di varia natura e ha sottolineato che gli uffici dell’Ente Parco sono sempre stati e sempre saranno disponibili a fornire tutte le indicazioni e i chiarimenti del caso ai cittadini interessati.

Ha affermato che la revisione dei confini del Parco richiede una procedura complessa e impegnativa che deve essere poi formalizzata con un decreto a firma del Presidente della Repubblica. Il Direttore ha poi ricordato che nella recente predisposizione della variante al Piano del Parco, attualmente all’esame della Regione Toscana cui compete la definitiva approvazione, l’Ente Parco ha tenuto conto di tutte le istanze pervenute, comprese quelle proposte dal Comune di Porto Azzurro. 

Ha infine concluso richiamando un caso particolarmente significativo relativo proprio al Comune di Porto Azzurro in cui una nota e prestigiosa azienda agricola ha più volte evidenziato come il proprio successo sia stato positivamente condizionato anche dalla possibilità di utilizzare terreni collocati all’interno del Parco Nazionale e quindi non edificabili.


In chiusura, il Commissario Arcenni ha accolto le osservazioni e le sollecitazioni ricevute, ribadendo la volontà di adottare un approccio dialogante e trasparente e di promuovere un confronto costante e costruttivo con gli enti locali e la cittadinanza nella gestione delle sfide future.


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