Attualità martedì 30 settembre 2025 ore 13:00
"Città spugna", convegno a Portoferraio

Organizzato dall’Istituto Nazionale di Bioarchitettura in collaborazione di Legambiente Arcipelago Toscano l'evento propone un progetto di resilienza
PORTOFERRAIO — “Città Spugna – L’acqua come infrastruttura ambientale per città e territori resilienti”: è questo il titolo del convegno che si terrà a Portoferraio, sabato 4 Ottobre 2025, presso il Teatro dei Vigilanti Renato Cioni, organizzato dell’Istituto Nazionale di Bioarchitettura (INBAR) con il patrocinio del Comune e in collaborazione di Legambiente Arcipelago Toscano.
L’evento vedrà la partecipazione di rappresentanti istituzionali, esperti, professionisti e associazioni impegnati sul tema della resilienza urbana e della gestione sostenibile dell’acqua, con un programma di relazioni, tavole rotonde e momenti di confronto.
"Viviamo in un tempo in cui i cambiamenti climatici non sono più un tema astratto, ma una realtà quotidiana. Ondate di calore, allagamenti, consumo di suolo: i territori ci chiedono nuove risposte. Ed è da Portoferraio, cuore dell’Arcipelago Toscano, che l’Istituto Nazionale di Bioarchitettura (INBAR) lancia una proposta culturale e progettuale: “Città spugna – Visioni e strategie per territori resilienti”", si legge in una nota.
Sabato 4 Ottobre 2025 dalle ore 9 alle ore 17,30, il Teatro dei Vigilanti Renato Cioni ospiterà il convegno nazionale con Esperti INBAR sui temi della bioarchitettura, ecologia urbana, risorse idriche e istituzioni.
Alle 17,30 presso Torre della Linguella, si inaugurerà la mostra tematica "Architetture spugna" a cura dei Soci Esperti INBAR nell'applicazione delle buone pratiche e casi studio.
La mostra è visitabile fino al 12 Ottobre: un percorso immersivo tra piazze drenanti, rain garden, infrastrutture verdi, alberature urbane.
Il progetto “Città Spugna” nasce con un obiettivo preciso: trasformare l’acqua da minaccia in risorsa, da emergenza in infrastruttura vitale; ripensare l’acqua come infrastruttura ambientale; rendere le città più resilienti e vivibili; unire progettazione, ecologia e responsabilità sociale.
L’acqua diventa maestra di progetto: non più elemento da contenere con argini rigidi, ma principio generativo che plasma spazi urbani, paesaggi, relazioni (si veda il programma completo in pdf in fondo all'articolo).
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