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Attualità martedì 20 febbraio 2018 ore 00:45

Carnevale, la festa riscopre le sue origini

Immagini dal Carnevale di Porto Azzurro

La storia raccontata da Fabrizio Grazioso. Riconoscimenti per maschere e associazioni, assegnato il Premio Pesciatini. Successo della Coppa Carnevale



PORTO AZZURRO — Nell'ultimo giorno della festa più antica dell'isola d'Elba, il carnevale di Porto Azzurro, oltre a celebrare con i ringraziamenti tutti i suoi protagonisti, ha riscoperto le sue origini. E lo ha fatto attraverso il lavoro di Fabrizio Grazioso giovane ed appassionato ricercatore storico che è riuscito a risalire ai primordi di questa antica tradizione elbana.

"Il Carnevale di Longone - ci ha raccontato Fabrizio - è già attestato nella prima metà dell'ottocento, retaggio probabilmente della dominazione francese e addirittura della Firenze medicea. La festa di regola dovrebbe iniziare qualche domenica dopo l'Epifania, ma nel paese elbano, oggi Porto Azzurro, il primo giorno di Carnevale è tradizionalmente il 2 febbraio, la Candelora. Questo dagli anni 1917 / 1918, in cui il paese, come tutta Europa, fu investito dalla pandemia della Spagnola. Morirono anche a Longone molte persone, e così la gente ricorse, come sempre in queste contingenze, alla Madonna di Monserrato, facendo voto di posticipare l'amata festa , unico diversivo e momento di svago dell'anno, a dopo la Candelora qualora il morbo fosse scomparso. Da quel giorno , come è stato possibile accertare anche all'anagrafe, non ci furono più vittime, e la popolazione prese a festeggiare il Carnevale dal 2 febbraio in poi".

La storia del Carnevale di Porto Azzurro ha anche un'altra particolarità, legata alla possibilità d effettuare il ballo in maschera a viso completamente coperto, in deroga alle disposizioni di legge legate alla Pubblica Sicurezza. "Gli atti di cui siamo in possesso - ha raccontato ancora Fabrizio Grazioso - parlano di un Regio Decreto di fine '800 che concedeva questa deroga solo al Carnevale di Venezia e a quello di Porto Longone  , concedendo anche la possibilità di ballare tutti i giorni eccetto il lunedì. Quella deroga fu revocata nel periodo del Fascismo, ma nell'immediato dopoguerra il neonato comune di Porto Azzurro la chiese ed ottenne nuovamente dalla Questura di Livorno, fino ai giorni nostri. Il Carnevale di Porto Azzurro ha vissuto il suo periodo d'oro fra gli anni '80 e '90, soprattutto per quanto riguarda il ballo in maschera serale".

Tornando alla conclusione della festa di quest'anno, anche la sfilata dei carri allegorici e delle maschere di domenica 18 febbraio è stata un successo. Gli organizzatori del Comune di Porto Azzurro hanno consegnato riconoscimenti a tutti i partecipanti, dalla associazione Sole e Luna alla Pro Loco, agli ospiti della Pro Loco di Capoliveri, alla società Longone Bike. Riconoscimenti anche per le locali Pubblica Assistenza e Misericordia, oltre che per le associazioni Diversamente Sani e AVIS, che con i loro banchetti gastronomici hanno raccolto fondi per le proprie attività.

Sono state premiate le tre migliori maschere con il riconoscimento dedicato alla figura di Franca Maria Pesciatini, animatrice del Carnevale di Porto Azzurro del XX Secolo. Effettuate poi anche le premiazioni della Coppa Carnevale di Calcio Giovanile, che si è svolta nel fine settimana presso il Palazzetto dello Sport "Luigi Russo" sotto la organizzazione del Progetto Giovani Porto Azzurro, con la partecipazione di squadre giovanili provenienti da Rio Marina , Capoliveri, Marina di Campo, Marciana Marina e Portoferraio. Tre le categorie impegnate: fra i ragazzi del 2008 la vittoria è andata alla Academy Audace, mentre sia fra i 2009 che fra i 2010 ad imporsi è stata la squadra di casa, il Progetto Giovani Porto Azzurro.

La conclusione di questi tre fine settimana di festeggiamenti è arrivata con un auspicio per le prossime edizioni: "A partire dal 2019 - ha raccontato Franco Talento, uno dei presentatori storici del Carnevale di Porto Azzurro - sarebbe bello poter dedicare almeno una giornata ad ospitare quello che potrebbe tornare ad essere  il Carnevale dell'Isola d'Elba. Organizzare una sfilata di carri allegorici e di gruppi mascherati in rappresentanza dei sette comuni elbani. C'è da lavorare probabilmente tutto l'anno per un progetto del genere - ha concluso Franco Talento - ma sarebbe bello istituire una figura 'diplomatica', una specie di Ambasciatore del Carnevale, che curi i rapporti fra le varie Pro Loco dei paesi elbani per coordinarne ed incentivarne la partecipazione, mettendo tutti d'accordo". Un progetto ambizioso, ma Porto Azzurro ha dimostrato di poter avere tutte le carte in regola per riuscire nell'impresa.


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