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Cronaca sabato 21 dicembre 2024 ore 08:25
Carcere Elba, "scongiurata una tragedia"

Il sindacato di Polizia Penitenziaria chiede nuovamente che i detenuti con problemi siano presi in carico in strutture carcerarie adeguate
PORTO AZZURRO — "Giorni di angustie per le aggressioni verbali e fisiche subite e giorni in cui la Polizia penitenziaria si riscatta. Oltre che dal punto di vista della prevenzione e repressione dei reati che si sono consumati nel passato recente e lontano, anche sotto il profilo dell’umanità il reparto di Polizia penitenziaria della casa di reclusione “Pasquale De Santis” dimostra di essere presente, professionale e efficiente".
Il sindacato Uilpa Polizia Penitenziaria denuncia un altro grave episodio avvenuto nel carcere di Porto Azzurro.
"Poche ore fa – danno notizia dalla segreteria provinciale della Uilpa Polizia penitenziaria di Livorno - due agenti hanno salvato la vita a una persona detenuta di origini maghrebine, che aveva deciso di farla finita, la stessa che giorni addietro aveva messo a dura prova l’ordine e la sicurezza del penitenziario con l’allagamento di un reparto, un procurato incendio nella stanza in cui pernottava e l’aggressione di poliziotti".
"A uno dei due colleghi che vigilavano il reparto non è sfuggito lo stato d’animo del ristretto da poco rientrato da un colloquio con i familiari e ha allertato l’altro Poliziotto affinchè prestasse particolare attenzione. Da lì a poco c’è stato l’allarme".
Gli agenti hanno salvato il detenuto che nella sua cella aveva messo in atto un gesto estremo e poi lo hanno affidato alle cure dei sanitari.
"E’ la storia che si ripete. Gli eventi che si stanno intensificando nel carcere elbano hanno bisogno di attenzione, quella vera – sottolinea la Uilpa -. Non può essere più rinviato un monitoraggio dei trasferimenti di persone detenute con problemi psichiatrici fatto concretamente, perché la casa di reclusione insulare non è idonea a gestirli".
"Non ha gli strumenti essenziali alla cura di questa tipologia di persone private della libertà e, di conseguenza, non riesce neanche più a garantire al personale di svolgere appieno il mandato istituzionale che un Corpo di Polizia dello Stato è chiamato ad assolvere. Noi – conclude e lancia l’allarme il Sindacato – pensiamo che l’Amministrazione penitenziaria non può più continuare ad affidarsi al buon senso, all’onestà, alla lealtà, all’abnegazione degli operatori del penitenziario elbano, a cui va tutto il nostro compiacimento per il successo dell’attività, perché, nonostante tutto, dimostrare quotidianamente di essere un pezzo fondamentale, ma non di lunga durata, di un ingranaggio che rischia di bloccarsi irreparabilmente".
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