Perché in Italia è vietato inneggiare a una strage di ebrei (e il diritto al dissenso non c’entra nulla)
Cronaca mercoledì 03 maggio 2023 ore 18:30
Agente aggredito in carcere, lo denuncia il Sappe
Un detenuto all'interno del carcere di Porto Azzurro avrebbe tentato di strozzare un agente della Polizia penitenziaria
PORTO AZZURRO — "Nella giornata di ieri si è consumata l’ennesima aggressione ad un appartenente alla Polizia Penitenziaria il grave episodio è avvenuto nel carcere di Porto Azzurro e la denuncia è del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria".
Si legge in una nota del Sappe.
“Altra aggressione avvenuta negli Istituti penitenziari toscani. Questa volta ad essere coinvolto è stato il personale di Polizia Penitenziaria della Casa Reclusione di Porto Azzurro. Nella giornata di ieri un detenuto di origini tunisine, dopo aver chiesto di recarsi dal barbiere al pian terreno del reparto, appena giunto nel locale barberia non gradendo la presenza dell’agente ivi in servizio, lo aggrediva verbalmente e subito dopo cingendogli le mani al collo”, denuncia il segretario regionale del SAPPE Toscana Francesco Oliviero.
“Grazie al pronto intervento dell’ispettore di Reparto e di altro agente era scongiurata la tragedia. L’agente comunque, dapprima medicato, è stato successivamente inviato presso il nosocomio per le cure necessarie, dove gli sono state riscontrate delle escoriazioni e diagnosi di dieci giorni. Il carcere di Porto Azzurro, ormai da tempo, vive una cronica carenza di personale di tutti i ruoli. Da aggiungere la fatiscenza della struttura che necessita di una ristrutturazione non più rinviabile. Le carceri della Toscana stanno vivendo ormai da tempo momenti di grande difficoltà nella gestione dei detenuti. Sono continue le aggressioni al Personale che si verificano senza che vi sia un intervento da parte degli organi superiori”.
Impietosa la denuncia di Oliviero: “Siamo sconcertati dall’assenza di provvedimenti in merito contro chi si rende responsabile di queste inaccettabili violenze, determinando quasi un effetto emulazione per gli altri ristretti violenti. Aggressioni, colluttazioni, ferimenti contro il personale, così come le risse ed i tentati suicidi, sono purtroppo all’ordine del giorno”.
Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, esprime solidarietà al poliziotto ferito ed ha parole di apprezzamento per la professionalità, il coraggio e lo spirito di servizio dimostrati dai poliziotti penitenziari di Porto Azzurro: “Tutti i giorni i poliziotti penitenziari devono fare i conti con le criticità e le problematiche che rendono sempre più difficoltoso lavorare nella prima linea delle sezioni delle detentive delle carceri, per adulti e minori. Servono soluzioni politiche: espellere gli stranieri detenuti in Italia, per fare scontare loro la pena nelle carceri dei Paesi di origine, potrebbe già essere una soluzione, come anche prevedere la riapertura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari dove mettere i detenuti con problemi psichiatrici, sempre più numerosi, oggi presenti nel circuito detentivo ordinario. La Polizia Penitenziaria è veramente stanca di subire quotidianamente gratuite violenze per l'incapacità di una Amministrazione che non riesce neppure a garantire la dotazione di strumenti indispensabili, come corsi di formazione e aggiornamento professionale, nuovi strumenti di operatività come il taser, kit anti-aggressioni, guanti antitaglio, telecamere portatili, promessi da mesi dai vertici ministeriali ma di cui non c’è traccia alcuna in periferia”.
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