Attualità lunedì 22 giugno 2020 ore 09:53
Un appello per salvare il lungomare del paese

Secondo il Cigno Verde serve "un grande progetto di ripristino e recupero" della passeggiata colpita dall'erosione costiera
MARCIANA MARINA — Da Legambente Arcipelago toscano arriva un appello per salvare il lungomare di Marciana Marina. Secondo l'associazione ambientalista infatti "gli ultimi interventi di posa in opera di massicciate a mare avvenuti nel corso delle due ultime amministrazioni, con finanziamenti della Regione Toscana, hanno creato ferite profonde al paesaggio unico e all’ambiente del lungomare di Marciana Marina, ferite che vanno sanate al più presto".
Legambiente dichiara inoltre: "Interventi 'spot' come questi non risolvono il gigantesco problema dell’erosione innescatosi, tra l'altro, con il prolungamento della originaria diga portuale, anzi non hanno altro effetto che allargare o spostare i danni nelle aree adiacenti. Quindi, procedendo con interventi di urgenza, alla fine ci troveremmo con il lungomare, dal Cotone fino alla Torre, la maggiore risorsa paesaggistica e storico-culturale di Marciana Marina, ricoperta da una massicciata di grosse pietre dal Cotone fino alla Torre".
"Questa sarebbe una situazione che non possiamo permetterci e che dobbiamo a ogni costo evitare, - spiega Legambiente - anche tenendo conto dei cambiamenti climatici e dell’innalzamento del livello del mare in corso che potranno solo acuire i velocissimi fenomeni erosivi già in corso e che hanno fatto abbassare di quasi 2 metri il livello della spiaggia della Marina, rendendo tutta la parte est già inutilizzabile per la balneazione".
Secondo Legambiente "la situazione è arrivata a un punto di non ritorno e il lungomare e la spiaggia di Marciana Marina – e con loro l’economia, la storia e la bellezza di un intero Paese che vive sul mare - non si difende e non si salva con interventi tampone quale quello appena attuato nella zona tra il Moletto del Pesce e il 'Capitanino'. Il lungomare simbolo e vanto del Paese ha certamente bisogno di un radicale intervento di ripristino che preservi e valorizzi l’originaria bellezza, ma questo deve avvenire a fronte di un progetto organico ed attentamente studiato, condiviso e partecipato – con il contributo di esperti in ingegneria idraulica e architettura dell’ambiente litoraneo e di estetica - per non perdere quello che, come hanno dimostrato anche recenti vicende politico-amministrative, i marinesi e i nostri affezionati ospiti ritengono un bene comune e una risorsa di tutti".
Perciò Legambiente ritiene necessario "avviare al più presto, con il contributo di tutte le amministrazioni pubbliche interessate e dalla Regione Toscana, un grande progetto per fermare l’erosione e ripristinare la naturalità perduta della costa urbana marinese, in particolare, ma che comprenda anche portualità e ciclo delle acque. Si tratta di un progetto, per quanto complesso, al quale tuttavia non possiamo rinunciare, se non vogliamo perdere la più preziosa risorsa economica e paesaggistica di Marciana Marina e mettere a serio rischio parte del paese. Per questo rivolgiamo un appello all’amministrazione comunale perché avvii da subito le necessarie procedure per attivare questo progetto".
"Niente è più urgente di questo per Il nostro paese: il magnifico lungomare di Marciana Marina ha bisogno più che mai di passare dall’emergenza alla rinascita", conclude Legambiente.
Primi firmatari dell'appello, promosso da Legambiente e rivolto all'amministrazione comunale di Marciana Marina, sono:
- Manrico Murzi, poeta, cittadino onorario di Marciana Marina;
- Pasquale Berti, ex sindaco di Marciana Marina;
- Alberto De Fusco, pediatra, ex sindaco di Marciana Marina;
- Francesco Gentili, ex consigliere comunale di Marciana Marina;
- Paolo Di Pirro, Ingegnere, già consigliere comunale di Marciana Marina;
- Riccardo Mazzei, artista;
- Umberto Mazzantini, Consiglio Nazionale Legambiente, Direttivo Parco Nazionale Arcipelago Toscano.
Per sottoscrivere l'appello è possibile scrivere alla seguente mail: legambientearcipelago@gmail.com.
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